Capitolo 14

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"Sto morendo di caldo" kim si lamenta ancora

"E togliti la felpa" brontolo esasperato

Non lo sopporto più, è da ormai un'ora che lo sento lamentarsi per qualsiasi cosa.

Lui fa quello che gli ho detto e mi guarda come se gli avessi trovato la soluzione alle soluzioni.

Tira giù la cerniera della divisa scolastica e fa scivolare via le braccia dalle maniche, prima una e poi l'altra, è impacciato nei gesti, sembra che stia facendo una cosa davvero troppo complicata.

Quando la sfila definitivamente si alza in piedi preoccupandosi di rigirare correttamente le maniche prima di legarsele in vita.

"Mi brucerò le braccia" ridacchia guardandomi da in piedi e, in quel frangente, con il sole che gli illumina il viso e quella risata che riecheggia in uno spazio così ampio mi perdo ad osservarlo.

È alto e slanciato ma è una capra negli sport, è chiaro che questo non sia il suo mondo, lo vedrei più nel settore della moda, nelle vesti di modello, lì potrebbe essere notato per davvero.

Non capisco perché ha deciso di frequentare una scuola scientifica sportiva, probabilmente l'avrà fatto per seguire il suo amico, quello con cui passa sempre il tempo insieme ed è anche colui che mi ha distrutto la caviglia..

sembrano conoscersi da molto tempo e forse magari tra loro c'è pure stato qualcosa.

Continuo a guardarlo attentamente cercando in lui una qualche imperfezione, ma nulla.

Il sul viso è liscio e abbastanza simmetrico, non presenta nulla di negativo e lo noterei siccome io sono una persona che sta particolarmente attenta ai dettagli.

Nonostante si trovi sotto al sole il suo aspetto pare perfetto, e si sa che quella palla di fuoco ha la capacità di mettere in risalto tutti i difetti di una persona, ma non i suoi.

Kim alla fine dei conti è un bel ragazzo e non l'avevo mai notato prima di oggi.

"Farebbero compagnia al tuo cervello bruciato così" commento rispondendogli

"Cattivo!" Fa il labbruccio comportandosi come un bambino e mi viene quasi da ridere davanti a questa sua stranezza.

Appena si risiede al suo posto afferra il telefono, un iPhone sedici plus, l'ultimo modello uscito, mi chiedo quanti soldi possa avere per essere riuscito a permettersi un dispositivo così inutile e costoso.

Apre la telecamera e inquadra la sua figura in un selfie, penso che lo voglia mandare al suo amico per fargli vedere che è vivo e che ha solo bossato scuola oggi.

Sono così legati loro due..

"Secondo te è venuta bene?, voglio fare una storia su Instagram" mi chiede

"Mm" mi avvicino per vedere, ma essendoci il sole che picchia lo schermo rimane scuro e anche se la luminosità pare essere al massimo l'immagine non si riesce a vedere.

Sono così vicino al suo corpo che sento il suo profumo, un profumo buono ma talmente dolce da dare la nausea.

In due cerchiamo di capire com'è venuto quello scatto ma lui tiene il telefono troppo attaccato al suo viso assottigliando gli occhi per riuscire a metterla a fuoco.

Ho il suo respiro adosso e stranamente non mi dà fastidio, senza saperne il motivo finisco per guardarlo, vederlo così vicino conferma il fatto che sia un bel ragazzo e che forse pure lui stesso si piace.

Proprio in quel frangente Kim si volta verso di me sentendosi probabilmente osservato.

E infatti..

"Ma cosa fai mi guardi?" Ridacchia facendomi sgranare gli occhi

YOU WILL BE MINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora