Capitolo 19

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"Tae ti va se ci vediamo per fare colazione insieme?, i miei hanno di nuovo litigato per cui ho lasciato che risolvessero i loro problemi da soli" spiego tenendo il vivavoce nel telefono mentre cammino dirigendomi verso scuola.

"Jimin io sono già uscito di casa, lo sai che Jungkook arriva sempre prima a scuola, lo volevo raggiungere"

Certo, ovvio.

"Se ti sbrighi magari facciamo colazione tutti e tre insieme" propone frettoloso

Era proprio quello che volevo fare..

"Provo a fare il più veloce possibile.."

"Grande" mi butta giù la chiamata facendomi sospirare

Sempre lui, sempre Jungkook.

Dopo quella mattina che hanno passato insieme sembrano essersi avvicinati molto e lo so che Jungkook non può essere una minaccia per me perché è etero, ma non riesco comunque a digerirlo.

Ieri avevo ascoltato attentamente tae mentre mi raccontava tutto ciò che era successo con il corvino, ma non riuscivo a smettere di pensare che è stata per colpa mia se si sono avvicinati e me ne pento tantissimo.

Non capisco nemmeno la sua insistenza nel voler inserire una terza persona al nostro duo, serve proprio?, io non gli basto più?.

Sono esausto da questa situazione e non mi rendo nemmeno conto di aver aumentato il passo, le mie gambe stavano andando da sole conoscendo a memoria la strada da percorrere.

Ci metto quasi dieci minuti ad arrivare davanti a scuola e ci metto altri due secondi a trovare le loro figure.

Taehyung gli sta parlando e dice qualcosa che fa ridere il più piccolo.

Non lo avevo mai visto ridere, ne tantomeno sorridere e mi infastidisce il fatto che sia aperto con taehyung, il mio Taehyung.

Allora è vero che Jungkook non lo odia più, è vero che sta valutando di averlo come amico, è tutto vero.

"Hey Jimin!" Il biondo mi nota e io deglutisco fingendo un sorriso

"Ciao!" Li raggiungo mettendomi tra di loro

"Come va qui?" Chiedo continuando a mantenere un finto sorriso amichevole e abbraccio il mio migliore amico che ricambia calorosamente facendomi venire voglia di sciogliermi tra le sue braccia.

"Ehm ciao jungkook, mi dispiace per ieri" sussurro cercando il suo sguardo che quest'ultimo cerca di evitare a tutti i costi.

"Mi dispiace tantissimo" sussurro ancora e riesco ad attirare la sua attenzione

"Non fa niente" mi scansa

"Hey jungkook vuoi fare colazione con noi?" Tae lo richiama

"No, non ne ho voglia" scansa pure lui

"Eddai" fa il labbruccio

"Tae non insistere, se non vuo-"

"Offro io la colazione!" mi parla sopra e Jungkook alza un sopracciglio guardandolo mezzo convinto.

"Ci stai?" sorride e il corvino non risponde.

"Vabbè tae, tanto sarebbe una colazione veloc-"

"Shh, jimin per favore!" Il biondo brontola facendomi sgranare gli occhi.

Vedo lo sguardo del più piccolo spostarsi da Taehyung a me, e deglutisco vedendo che non ha intenzione di guardare altrove.

"Io in realtà mi sono ricordato che ho una cosa da fare"

"Non riesco ad unirmi a voi per questa colazione, mi dispiace" sussurro e li saluto andandomene via da lì

"Jimin daiii!" Tae mi urla dietro e mi viene da piangere.

Non mi aveva mai trattato così davanti ad altre persone, Jungkook ha davvero tutto questo potere su di lui?

Avrei dovuto convincerlo a seguirmi in un'altra scuola, almeno così non lo avrebbe mai conosciuto.

"Oh, ciao Jimin buongiorno!"

Ci manca solo lui adesso.

Il rosso corre verso di me fermandosi una volta che mi ha raggiunto.

"Chan" sussurro

"Stai bene?" Mi chiede preoccupato

"No. Ti va di farmi stare meglio?" Mi mordo il labbro osservandolo.

"Certo!, farei qualsiasi cos-"

Mi butto tra le sue braccia baciandolo immediatamente, lui sembra sorpreso e non si fa perdere l'occasione di ricambiare.

"Andiamo in bagno?" Propongo e lui subito annuisce seguendomi come un cane dopo che l'ho sorpassato.

YOU WILL BE MINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora