Capitolo 19

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I giorni passarono, Mattia come al suo solito torno la mattina dopo il lavoro a casa. C'era Clara, che era indaffarata con le sue faccende domestiche, la sua casa, doveva essere perfetta, in ogni angolo impeccabile, ogni superficie lucida. Le tende dovevano ondeggiare in modo perfetto. Ogni cosa aveva il suo posto. Non doveva esserci mai qualcosa fuori posto. Mattia la guardava da lontano, fermo sull'uscio della porta, incuriosito e affascinato dalla frenesia con cui Clara si muoveva per casa. Comminò verso di lei facendo pochi passi, lo guardo con un sorriso perplesso, ancora intenta a sistemare gli ultimi dettagli. "Amore?" Disse lui con una voce più calma del solito "fermati un attimo e siediti" lei lo guardo ancora una volta con aria confusa, dandole un bacio sulle labbra. "Perché che cosa e successo?" Chiese lei sempre un po' sorpresa. Mattia la guardo negli occhi, i suoi occhi pieni di luce che Clara non aveva mai visto prima. Con un gesto deciso, prese la sua mano, e la guido delicatamente verso il divano. Si sedettero insieme, il suo sguardo non si distolse da lei. Clara, ora un po' più calma, lo osservava, ancora ignara di quello che stava succedendo. "Amore,c'è qualcosa che devo dirti, qualcosa che non posso più tenere dentro" disse, con una voce piena di emozione. "Mattia, che cosa succede? Perché sei cosi strano?" Continuo lei, guardando la mano che ancora intrisa nella mano di Mattia. Lui ispiro profondamente, come se stesse cercando il coraggio. Le sussurro quella domanda che da tempo si era portato dentro, ma che oggi sentiva di dover finalmente pronunciare.

"Clara.. Mi vuoi sposare?"

Il mondo sembro fermarsi, eppure, in quel silenzio, c'era una risposta non detta, che riempieva la stanza più di ogni altra parola. Clara lo guardava incredula, il cuore che le batteva forte nel petto. Poi, senza più esitazione, sorrise. Quel sorriso che parlava più di mille parole. "S-si" disse, con voce tremante ma chiara, "Si, Mattia, voglio sposarti". Era un momento che avrebbero ricordato per sempre, un inizio che si integrava perfettamente nella loro attesa, l'attesa del piccolo Nicolò. La felicita di entrambi era cosi palpabile, si abbracciarono appassionatamente, scoppiando entrambi in un pianto di felicita. La prima cosa che fece Clara, era scendere giu dai suoi genitori e annunciargli la notizia. "Mamma, mamma, io e mattia presto ci sposeremo" disse con voce squillante, ancora incredula di tutto questo. Insieme a Maria, che era in giardino c'era anche suo padre. Lui infatti andò verso di lei e l'abbraccio, felice della notizia che la figlia stesse per sposarsi. Maria invece, resto sulle sue. "Sono contenta per te" proclamo, con molta indifferenza, non provo neanche un minimo di entusiasmo per quella notizia. Clara, divento seria, quella felicita, svanì con uno schiocco di dita. In cuor suo, sapeva che suo mamma non avrebbe avuto nessuna reazione per quella notizia, ma la speranza che, magari si potesse sbagliare, che sarebbe stata felice per lei, anche solo attraverso un abbraccio, senza dire niente. Ma niente, fu impassibile svanendo poi, dietro le mura di casa.

I preparativi del matrimonio, iniziarono dopo due settimane dalla proposta di Mattia, un tempo breve, ma sufficiente per seminare in Clara un'inquietudine che cresceva giorno dopo giorno. Non riusciva a scrollarsi di dosso un dubbio, che si era insinuato nella sua mente.
Aveva paura che le avesse chiesto di sposarla per via di Maria, che tempo fa, aveva detto in una conversazione; che non risultava bello, agli occhi della gente, che era incinta, senza essere sposati. Così, mentre erano fuori insieme, per visitare alcuni negozi di abiti, e ricevere preventivi per il ricevimento, il suo sguardo spesso si perdeva nell'incertezza. Mattia al contrario, sembrava sereno, entusiasta di ogni dettaglio. Ma Clara non riusciva a non porsi delle domande, mentre camminavano mano nella mano. "Mi sta scegliendo perché mi ama davvero, o perché è quello che si aspettano le persone?". Mattia era assorbito, dalla ricerca di idee per l'evento, non accorgeva il peso dei pensieri che le attraversavano la mente.
Discutevano, della lista degli invitati, delle possibili location. Ma Clara avvertiva una strana distanza emotiva tra di loro, come se il futuro che stavano progettando non fosse proprio il suo.

Una volta tornati a casa. Clara ancora un po' scombussolata da quel pensiero, che l'accompagno per tutto il giorno, decise cosi, di parlare con Mattia. La sera mentre preparava la cena, e lui preparo la tavola, Clara esordi. "Mattia? Posso farti una domanda?" Disse, con un velo di paura in quella domanda. Doveva sapere realmente, cosa ne pensava a riguardo, doveva avere chiarezza dentro di lei. "Dimmi tutto certo" disse indaffarato, nell'apparecchiare la tavola "mi hai chiesto di sposarti perché mi ami davvero? O solo per l'insinuazione di mia madre?" Mattia, alzo la testa guardando fisso davanti a lui, per poi girarsi verso Clara. Fece pochi passi, ritrovandosi dietro di lei, per poi girarla con un piccolo gesto toccando la sua pancia da dietro. "Mi consoci troppo bene, sai che non farei mai una cosa non sentita. Ho fatto questo passo perché, ti amo con tutto me stesso, e voglio che diventi mia moglie" la sua voce era cosi sincera mentre pronunciava quelle parole, e carica di certezza e emozioni, che i dubbi di Clara svanirono proprio in quell'esatto momento. "Voglio anche un giorno, andare via di qui, ed essere solo io te e il nostro bambino, solo noi, proprio come una vera e propria famiglia" continuo a spiegargli, con un sorriso che armeggiava sul suo viso. Certo e sicuro di quello che voleva nella sua vita. "Che significa? Non vuoi più vivere dentro questa casa?" Continuo Clara, mentre lo guardava un po' perplessa, dell' affermazione appena fatta dal suo futuro marito. "Non ringrazierò i tuoi, mai abbastanza, per l'opportunità che ci hanno dato, di vivere qui. Ma e giusto, che anche noi dovremmo vivere per conto nostro. Non dico subito ma presto o tardi vorrei, solo stare con voi senza terze persone in mezzo" confesso Mattia.
Si rese conto, che la presenza dei suoi genitori, stava offuscando un po' anche Clara. Con il carattere che aveva Maria, se la ritrovavano per casa senza preavviso, senza chiedere permesso, entrava nel loro piccolo spazio senza nessuna esitazione di chiedere. E questo a Mattia, diede un po' fastidio, ma non lo fece pesare a lei, ne tanto meno ai suoi genitori. Infondo, quella era pur sempre casa loro.

Quindici inverni sotto lo stesso cielo ( quel legame che ci unisce)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora