Cat si mosse nel sonno, bofonchiando il nome di Mida. Era giunta alla casa della dea Selene sull'Olimpo, confusa e terrorizzata, non riuscendo a spiegare alla dea cosa le fosse accaduto.
Selene l'aveva abbracciata per un tempo indefinito, confortandola, e Cat, a poco a poco, si era addormentata sul suo grembo rassicurante. Tuttavia, anche nel sonno, continuava ad agitarsi come se stesse fuggendo da qualcuno o qualcosa, al punto da urlare, e suscitare l'allarme della dea.
«Cat, figlia mia, stai tranquilla. Qui nessuno ti farà del male...»sussurrò dolcemente Selene, accarezzandole il capo.
Sentendo la voce melodiosa della dea, Cat aprì lentamente gli occhi e smise di agitarsi, rivolgendo un sorriso. «Dea Selene... cosa... perché siete qui?»
Selene le sorrise a sua volta radiosamente. «Speravo che fossi tu a dirmelo. Non ricordi nulla?»
Cat si alzò a sedere, prese un respiro profondo cercando di fare mente locale. Improvvisamente, un ricordo terribile le tornò in mente e saltò su. «Ommioddio! No, non può essere...io...»balbettò debolmente.
Selene le strinse amorevolmente le mani. «Cosa ricordi di preciso, cara?»
Cat scosse la testa, con gli occhi pieni di paura. «Ricordo che la Tenebra è venuta da me e.... e mi ha minacciata ma sono riuscita a fuggire lontano...»
Solo allora sembrò guardarsi intorno e sussultare. «Ma questa è la tua casa!» Scattò in piedi.
Con un gesto di Selene, l'interno della stanza svanì, e inaspettatamente Cat si ritrovò sull'orlo di un precipizio, in cima a una montagna immensa così profonda che non si vedeva il fondo. Il sole sorgeva davanti a loro, e il cielo era un caleidoscopio di viola, rosa e azzurro di una nuova splendida giornata.
Con la coda dell'occhio, Cat colse un movimento e si girò in quella direzione. Una moltitudine infinita di luci scintillanti come stelle si tuffava giù per il burrone, illuminandolo d'immenso.
«Cosa sono?» chiese Cat, visibilmente scioccata.
«Anime.»
Cat girò di scatto il viso verso la dea. «Questo vuol dire che anch'io sono morta?»
«Un po'. Diciamo solo nel corpo,»replicò la dea con un sorriso caldo.
Cat parve capire, e la sua espressione si intristì. «Quindi non posso tornare a Monoii, giusto?»
Selene scosse delicatamente il capo. «Non proprio, cara.»
«Posso rimanere allora qui con te?»
Selene si intenerì per quella richiesta così genuina e l'abbracciò stretta. «Sì, se è questo che vuoi. Dipende solo da te.»
Cat tornò a guardare quelle sfere luminose che formavano quasi una cascata lungo la parete a strapiombo della montagna. «E loro dove vanno?»
«Rinascono, tornano al regno mortale... e se vuoi anche tu puoi farlo.»
Cat parve trattenere il respiro, continuando a fissare le migliaia di luci che rotolavano giù. «Potrò rinascere? Tornare dalla mia famiglia?»
Selene, a quelle parole, prese delicatamente Cat per le spalle in modo che le rivolgesse tutta l'attenzione necessaria. «Figliola, sì, rinasceresti, ma sappi che il luogo e la tua famiglia rimarrebbe una incognita lasciata al destino.»
Cat rimase in silenzio, meditabonda.
«Prima che tu prenda la tua decisione finale, c'è una cosa che devi comprendere: tu non saresti più la giovane che conosci. Catherine non ci sarà più. Rimarrà la tua anima, non i tuoi ricordi. Potresti benissimo scegliere la via della Tenebra.»Cat meravigliata scosse il capo e stringendo un pugno sul cuore, disse: «Questo non accadrà mai.»
«Oppure...», continuò Selene, «puoi decidere di rimanere qui, con me e gli altri dèi... saresti al sicuro e saresti spensierata assieme a tutti noi e alle altre mie figlie.»
«E Mida...cosa sarà di lui?»
La dea scosse la testa. «Non conosco il destino... Posso solo dirti che un giorno incontrerai di nuovo la sua anima gemella.»
Sentite quelle parole, Cat non ebbe più incertezze e tutto d'un fiato, disse: «Okay. Voglio tornare sulla terra. Devo ritrovarlo...deve sapere...»
«Va bene, Catherine. Se hai deciso di voler rinascere ti prometto che, come essere umana, ritroverai l'anima del tuo Mida. Non so quando né dove, ma succederà.»
La dea posò un bacio sulla fronte di Cat e poi prese qualcosa dall'aria sopra di sé, qualcosa che a Cat sembrò un filo dorato, così luminoso e splendido da farla rimanere senza fiato. Sotto il tocco delle dita di Selene, il filo si avvolse intorno al corpo di Cat facendola risplendere di una luce antica e speciale fino a riempire i suoi occhi, accecandola con la sua luce magica e facendola barcollare all'indietro.
All'improvviso, la giovane si accorse di star scivolando oltre l'orlo del dirupo, precipitando giù sempre più giù...
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Il rombo assordante di un tuono squarcia l'aria quieta dell'alba imminente, mentre una pioggia fitta, simile a lacrime cadenti dal cielo, inizia a inzuppare i vecchi tegoli sbiaditi delle case.
Il profumo avvolgente della pioggia, un mix di terra bagnata e muffa, si diffonde nell'aria, trasformandosi subito in poesia. Parole silenziose e serene che toccano l'anima, liberando ricordi di un passato ormai dimenticato.
Tic. Tic.
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Il Gioco del Male
ParanormalCaro lettore, hai abbandonato il Regno Oscuro libro II nel tumulto della tragica morte di Catherine Small, alias la Principessa di Monoii. Mida, tormentato dal dolore, si avventura nell'ignoto, accettando l'audace proposta di Alice: morire per rinas...