Sono a dir poco sgomenta... Ma è possibile che Mary non capisca quando è il momento di tenere la bocca chiusa per non rivelare i fatti altrui ai quattro venti?!Eppure, quante volte gliel'ho detto! Mi sono raccomandata un'infinità di volte, arrivando persino a rimproverarla per il suo modo di essere così... leggera? Espansiva? Soprattutto quando si tratta di questioni altrui, o meglio, delle mie questioni.
Ma niente, non ci riesce...
No, non c'è nulla da fare, accidenti! Mi mette in certe situazioni imbarazzanti, come ora, in cui non so più che fare e mi irrigidisco... E poi si chiede perché divento una iena!Sfido io...
«Già...» riprendo la carica e torno dritta a sparare contro Diego. «Ma dimmi un po' di te: studi, lavori, o sei il classico bischero viziato figlio di papà?»
Mary si gira di scatto e mi fissa con i suoi occhi azzurri, sorpresa.
Lui, invece, risponde alla mia frecciatina con una risata sonora e sensuale, che mi innervosisce più delle sue domande.
Trattengo il fiato, incrocio le braccia al petto e continuo a fissarlo male.«Ops», mormora smettendo di ridere. «Scusa, non pensavo di essere invadente.»
Scuoto la testa, alzando un sopracciglio. Tengo il punto.
Mary sbuffa. «Dai... Non ti ha chiesto nulla di che, e...»
Ma lui non le lascia finire la frase, intervenendo: «Mary, tranquilla, è tutto a posto...» Fa una pausa, e sembra davvero dispiaciuto.
«Non sono proprio un nullafacente», dice con uno sguardo divertito nel retrovisore. «Forse do questa impressione, non so... ma non è così. Sto lavorando sulla tesi per Artificial Intelligence and Automation Engineering e nel frattempo faccio il DJ a Radio Siena.»Ecco... come non detto: colpita e affondata!
Mi faccio ancora più piccola di quanto già sia...
Vorrei solo sparire...«Va bene», bofonchio cercando di minimizzare la figuraccia appena fatta. «Dai, scusa...Ok, ricominciamo da capo. Oggi sono un po' nervosa e ho dormito male questa notte.»
Riprendo fiato, con la faccia in fiamme.
Dal suo finestrino leggermente abbassato, una folata d'aria improvvisa mi porta dritto sotto il naso il suo profumo...
Le Male di J. P. G. Non ci posso credere... è il mio preferito!
È raro trovare un ragazzo che lo indossi, almeno a me non è mai capitato: troppo dolce e intrigante per i gusti maschili... Sì, tranne che per Diego, accidenti!Sono senza parole.
Meglio tornare a guardare fuori dal finestrino, ma appena lo faccio, mi accorgo che abbiamo appena svoltato per Monteriggioni e sobbalzo: «Ti sei sbagliato! Per Firenze era dritto...»
Diego fa un sorrisetto e Mary si gira all'indietro per guardarmi. «Facciamo una piccola sosta da mia zia Amelia... Le devo portare quello.» E mi indica un pacchetto accanto a me, a cui non avevo minimamente fatto caso.
«Mm...» mi lamento, leggermente seccata. «Ma proprio oggi dovevi portarglielo?»
«Chiedilo a mia madre! Ma ti prometto che ci metteremo pochissimo.»
«Ci metteremo?!»
«Beh, sì... tu mi accompagni. Così te la presento.»
«Stupendo... E Diego?»
«Forse è un po' presto... Sai, per la zia rimango la piccola di casa e... beh, la questione 'fidanzati' è ancora un tabù per lei.»
Cavolo. Fidanzato?! Fa proprio sul serio! Non riesco a non alzare gli occhi al cielo.
Diego è molto, forse troppo, tranquillo. Chissà cos'altro hanno pianificato questi due per oggi... Spero davvero che la sosta sia breve; non voglio perdere altro tempo prezioso.
«Giulia, ti prometto che ti porterò a Firenze entro le dieci.» afferma Diego con una strana luce negli occhi che mi coglie alla sprovvista, facendo partire il mio cuore in quarta.
«Sì, beh, grazie.»
Lui mi strizza l'occhio, la 'ciliegina sulla torta', e all'istante sento le guance prendere nuovamente fuoco. Uffa! Ho il presentimento che da ora in poi dovrò condividere la mia amica con lui, e me ne devo fare una ragione.
Ma mi confonde. Troppo.
«Non ringraziarmi, lo faccio con piacere.»
Mary lo guarda come se fosse un supereroe, e lui le dà un buffetto affettuoso sulla guancia...
Mi sento come il terzo incomodo e abbasso gli occhi sulle mani che tengo in grembo.
C'è qualcosa di insolito in questo ragazzo che mi mette profondamente a disagio; non so esattamente cosa sia, ma di una cosa sono sicura: avrei fatto meglio a non accettare questo passaggio da lui.
STAI LEGGENDO
Il Gioco del Male
ParanormalCaro lettore, hai abbandonato il Regno Oscuro libro II nel tumulto della tragica morte di Catherine Small, alias la Principessa di Monoii. Mida, tormentato dal dolore, si avventura nell'ignoto, accettando l'audace proposta di Alice: morire per rinas...