Capitolo 15

568 49 6
                                    

"Dio appena usciró da qui tu andrai dritto in prigione." Provai a dimenarmi ma senza risultati,stringeva di più la presa.
"Se ne uscirai..." mi guardó provando a terrorizzarmi, estraendo dalla sua tasca un coltellino. Alla vista cominciai a dimenarmi di più preoccupata. "Lasciami ti prego..." mormoro per poi sentire la lama avvicinarsi alla mia guancia. E come un flash tutte le scene con Ty mi passarono davanti...si ripete tutto.
"Ti prego,Ti prego,Ti prego" mormorai debolmente troppo veloce...fu un trauma quello che provai,se non fosse stato per Michael.
Sentii la lama bruciarmi appena sullo zigomo,menomale non era un taglio profondo.
Poi mi trascino di sopea e buttandosi sul letto mi puntó il coltello contro.
"Fa una mossa sbagliata e ti taglio la gola." disse serio. Dove cazzo era il mio Cameron...cristo santo.
Deglutii mentre sentivo gli occhi iniziare ad inondarsi di lacrime...cazzo.
Con il coltellino mi strappó la maglia e abbassó il mio jeans insieme ai miei slip.
Non era la nostra prima volta...ma era la prima con Joshua.
"Ti prego basta." Mormorai disperata fra le lacrime che ormai uscivano senza controllo.
Come se non mi sentisse prese il preservativo e mi rialzó i pantaloni.
"Prima voglio sentire la tua bocca" Sorride stronzo posando la bustina argento avvicinandosi al suo viso mentre cercavo di tenere le labbra più serrate possibile.
#Luke'sPov

Ero in camera mia,mentre guardavo il soffitto annoiandomi a morte. Dopo un po sentii la porta aprirsi,e vidi Calum avvicinarsi e sedersi sul bordo del mio letto.
Girai lo sguardo verso di lui aspettando che parlasse,ma non lo fece.
"Mh?" Lo guardai aspettando e lui si giró verso di me facendo spallucce.
"Avevo solo voglia di venire a romperti" sorrise appena,sospirai e mi alzai andando verso la porta,colto da una strana sensazione allo stomaco...quindi uscii di casa e iniziai a fare una passeggiata prendendo aria fresca,solo allor quella sensazione era svanita...che cazzo.

#Ashley'sPov
Riuscivo a fare resistenza o almeno e perdere tempo alla sua richiesta,mentre il trucco scuro mi colava ancora dagli occhi.
Venni presa quasi dall'idea di fargli un bel calcio a quella sottospece di pinzetta per capelli che aveva fra le gambe...ma avrebbe peggiorato le cose.
Sperai allora solo di fargli cambiare idea.
"C-Joshua...non hai bisogno di fare questo..I-io non diró nulla." Mormorai debolmente non riuscendo a guardarlo.
"Ma piccola...primo,non sono così idiota. Secondo,voglio divertirmi." Sorrise tirandomi per i capelli mi avvicinó a lui. No...i capelli no,ti prego. Ricominciai a piangere,singhiozzando silenziosamente mentre portava lasua bocca viscida verso la mia bagnata di lacrime. Dimenavo il viso,no.
Non lo baceró mai più.
Così peró mi afferró con forza il viso sentendolo così bruciare,anche per il taglio..e cacciai un'urlo abbastanza disperato che mi regaló uno schiaffo altrettanto pesante che accentuó le lacrime.
Sentii la porta spalancarsi. Non era idiota,no..ad aver lasciato le porte aperte con l'intento di torturare una persona a casa della vittima.
"Ashley" Non riuscii a riconoscere la voce per via della testa che pulsava,e ormai non capivo piu' nulla.
Guardai Joshua allontanarsi impugnando il coltellino e guardai ad occhi gonfi la figura.
"Luke..." sussurrai debole e preoccuoata per lui che era a mani nude.
Luke guardandomi si scaglió contro Joshua che lo spinse violentemente contro la porta,si capiva il suo dolore dalla sua espressione.
Subito gli puntó il coltellp contro.
"E con lui che mi tradivi? mh...carino,sei una brava puttana." Dice tenendo lo sguardo su Luke e la punta del coltello sotto il suo mento.
Sentii la rabbia crescermi dentro e sovrastare di poco il terrore. Mi alzai debolmente e presi la prima cosa a portata di mano.. -Un piccolo ventilatore portatile- e lo feci scontrare violentemente dietro la sua nuca,e mentre si girava aveva praticamente ferito Luke alla spalla,involontariamente con quello stupido coltello.
Mentre luke si teneva la spalla sanguinante Joshua si avvicinava a me. "coraggiosa e stupida..tanto stupida.." mi guardó avvicinandosi pericolosamente. "Si..troppo."Mormorai al pensare di non aver scoperto prima tutto questo. "Fermo." Disse all'improvviso Luke cn il cellulare in mano. "Ho chiamato la polizia,arriverà a momenti,farai bene a non fare cazzate." Lo guarda...e no,non l'aveva chiamata.
Subito Joshua corse fuori la camera e sparì praticamente,la polizia doveva essere il suo punto dolente.
Deglutii sentendo le dita tremare...ancora sotto shock dalla situazione. "Ashley...stai bene?" Mi si avvicina guardandomi per bene il viso e il corpo,no. Non stavo bene.
In silenzio lui sospiró e mi guardó con i suoi occhi davvero azzurri. "Ti porto a casa...potrebbe tornare qui." Disse e prendendomi dolcemente per il braccio mi portó giu,arrivando fino a fuori casa vicino la mia auto,gli passai le mie chiavi ed entrammo.
"Grazie..." sussurrai guardando il vuoto. "Non ringraziarmi...ero passato per parlarti,la porta era aperta e ti ho sentita urlare.." Dice mettendo in moto,senza pemsare alla sua spalla che apparentemente lo sta uccidendo,ma non ci pensa probabilmente per non preouccuparmi.
Dopo minuti che sembravano ore arrivammo a casa sua,e di Calum....e di Michael. Mi chiesi automaticamente se ci fosse..
"Scusa per l'accaduto.."lo guardai debolmente riferendomi alla sua spalla. "sto bene...é okay."Disse uscendo dalla mia auto arrivando alla mia portiera aiutandomi a scendere e ad entrare. Appena dentro Calum ci si piazzó davanti guardando prima stranito Luke...per poi sgranare gli occhi e guardare me. "Cos'é successo?" Chiese e io guardai supplicante Luke per del riposo. "ti racconto dopo" Disse per poi portarmi di sopra,dove Michael probabilmente aveva sentito la conversazione ed era uscito di camera. "Ashley" Si avvicinó velocemente posando le mani sulle mie spalle guardandomi. "Che cazzo?" Guardó Luke e la sua spalla in cerca di risposte. "Falla solo rilassare e riposare.." Lo guardó Luke."Sempre se ti va." Spostó lo sguardo su di me,non sapendo se stare con Michael mi avrebbe dato fastidio o no. Era quello che aspettavo.
Annuii in silenzio e Michael mi portó dolcemente in camera sua.
"Siediti.." Disse indicandomi il duo letto,e mentre mi guardava la maglia andata in brandelli si morse il labbro e cercò nel suo armadio una maglia grigia abbastanza lunga. "Metti questa."Me la passò e subito sentii il suo profumo,e quasi il suo calore. "Grazie." mormorai appena e mentre era girato mi levai la maglia strappata e misi la sua leggermente calda.
Andó in bagno e tornó con dell'ovatta bagnata,sedendosi difronte a me. "Dimmi se ti fa troppo male."Posó l'ovatta sul piccolo taglio sullo zigomo,levando così il sangue asciutto. Sentivo quasi il suo respiro sulla pelle...e piccoli brividi mi attraversarono,sperando di non arrossire.
"Ne hai altri?" Scossi la testa mordendomi il labbro. Sospiró e dopo che buttó l'ovatta sporca,mi distesi in posizione fetale,si stese affianco a me senza toccarmi. "cos'é successo?" Mi guardó mordendosi il labbro. "Joshua.." pronunciai quel nome con disgusto,mentre lui aveva capito tutto.
"Mi dispiace..." Disse per poi continuare. "É solo il filo debole di un burattino..." Aggrottai la fronte sentendolo. "Cioé...il burattino é la sua vita...e lui,il filo..che ormai si é spezzato,facendo precipitare il burattino senza importarsene di procurarsi un altro filo. E quando iniziano a rompersi tutti i fili vuol dire che non ci sono speranze...forse il burattino é troppo pesante,e alla fine si rinuncia a tenerlo su."
Rimasi sorpresa dalle sue parole...e lo fui ancora di più quando un suo braccio mi riscaldó,portandomi al suo petto. Sorrisi appena.
"Forse i suoi fili sono rotti.." Mormorai io. "I Tuoi fili?" Alzali lo sguardo a lui come una bambina.
"Li ho rotti tempo fa...ma ho imparato una cosa. Li ho sostituiti con delle corde. Più difficili da spezzarsi. Abbastanza per più burattini." Passó quasi senza accorgersene una manonfra i miei capelli. Non so se fra quelli c'eri anche io...o solo io,o magari non c'ero proprio..
"I miei sono rotti...credo." Mormoro contro il suo petto. "No...io ci sono sempre per dartene nuovi,dipende da te." Continuó ad accarezzarmi i capelli. "Grazie..." Mi rannicchiai al suo petto. Mi sentivo al sicuro,li con lui.
Rimase in silenzio tenendomi fra le sue braccia. Rialzai quindi il viso guardandogli le labbra,gonfie e perfette.
Mi morsi il labbro solo immaginando al loro sapore,e quella solita sensazione di quando guardo Michael torna a farsi sentire. Basta Ashley...basta...ma vaffanculo.
Mi avvicinai lentamente alle sue labbra toccandole con le mie. E ad occhi chiusinfui grata che stesse
ricambiando.
Mossi lentamente le mie labbra sulle sue tenendo una mano sulla sua guancia. Dio...quelle labbra che solo lui ha. Sono il paradiso.
Sentii le sue labbra tramutarsi in un piccolo sorriso contro le mie,e fu inevitabilennon fare lo stesso,mentre giocavo poi con la sua lingua dolcemente.
"Mi mancava indossare tue maglie.." sussurrai sulle sue labbra,dicendo tutt'altro che su quello che stava accadendo.
"Anche a me era mancato vedertele indossare..."

Too Late||Michael Clifford~Sequel of Amnesia~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora