4 Capitolo.

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Come vi ho già detto non ho un debole per la chimica , ma quando la mia mente torna a ieri sera, inizio a distaccarmi letteralmente dalla lezione. Non so perché quell'incontro mi turba tanto. Sarà stata la domanda strana. Da stamattina penso se abbia fatto bene a rispondergli. Magari quella ragazza stava scappando da lui e io l'ho messa nei casini. Nonostante cercavo di capire cosa mi turbasse tanto, in realtà lo sapevo già. Sapevo, che a lasciarmi perplessa fu quello sguardo, quello che mi fece provare quello sguardo. Avevo smesso di respirare. Era come se il mondo si fosse fermato. Dovevo smetterla, quella sensazione era dovuta alla giornata stancante e alla voglia di andarmene. Si sarà stato sicuramente così. O forse sto soltanto cercando di convincere me stessa. Comunque sia devo iniziare a concentrarmi sui miei obiettivi : massacrarmi di studio, trovare nuovi amici e tornare dai miei genitori con una laurea che mi permetterà di fare il lavoro che tanto amo. No, non c'è lo spazio per un ragazzo. Così a fine lezione decido che è meglio non pensarci più, vado a posare i libri e mi incammino per andare a pranzare, quando inizio a sentire lo sguardo di qualcuno puntato su di me, e così mi giro. Lo vedo lì, di fronte a me, con un gruppo di amici che gli rivolgono animatamente la parola, ma lui sta in silenzio e si limita ad incendiarmi con lo sguardo. Io non riesco a trattenermi e faccio lo stesso, con la stessa intensità. Chissà se prova quello che provo io. O magari ha semplicemente l'abitudine di fissare così le ragazze nella speranza che cadano ai suoi piedi. Conosco i tipi così, convinti di poter avere tutto ciò che vogliono. Il pensiero che lui sia tra questi idioti inizia a farmi male. D'un tratto ci pensa Bree a riscuotermi dallo stato in cui mi trovavo.
<< Ma che fine hai fatto? Sei uscita di corsa a fine lezione e ancora devi arrivare a mensa >> salto in aria e rispondo<< Stavo arrivando, mi ero solo distratta mentre posavo le mie cose >> gli occhi ancora puntati sulla mia distrazione.
<< Ok ma adesso muoviti, sai che quando non mangio rischio di diventare insopportabile! >> alzo gli occhi al cielo e finalmente riesco a spostare lo sguardo su di lei << Solo quando non mangi? >> le dico prendendola per il braccio e iniziando a camminare più velocemente di quanto vorrei. Solo che non vedo l'ora di allontanarmi da lì, da lui, o rischio di mandare tutti i miei obbiettivi a quel paese.

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