20 capitolo.

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Audrey POV.

Mangio tutto in fretta, e inizio a pensare di non aver mai mangiato niente di meglio. È la prima volta che mangio crepes ma a Jase non lo dirò, ovviamente. Parliamo del più e del meno e anche quando ci capita di restare in silenzio non c'è imbarazzo tra di noi. È tutto così naturale, spontaneo e rilassato. Ogni tanto ci perdiamo a guardarci e la parola perdere è la più adatta perché è questo che succede, io ci annego in quell'abbisso profondo che ha al posto degli occhi. Quando vediamo che inizia a far sera ci alziamo dal tavolo e andiamo a salutare Mary che è seduta ad un tavolo a chiacchierare con una cliente.
<< Grazie Mary, ti prometto che verrò a trovarti presto >> dice Jase abbracciandola.
<< Lo spero per te bambino mio >> Mary si stacca dall'abbraccio e gli passa una mano tra i capelli mettendoli tutti in disordine. È adorabile.
<< Cara questo ragazzaccio lo raccomando a te, sono sicura che hai la testa sulle spalle >> ridacchia e mi abbraccia ma riesco a vedere Jase che alza gli occhi al cielo. Ehi è un vizio mio quello.
<< Tranquilla Mary, Jase se la cava bene, anche se non sembra >> gli strizzo l'occhio e lui mi fa la linguaccia. Dopo altri abbracci e aver quasi litigato per pagare il conto -che alla fine ha pagato Jase- saliamo in macchina per tornare al college ,anche se in realtà è l'ultima cosa che voglio.
<< Allora, quando ammetterai di amare la mia auto? >> Avrà notato come la guardo, senza dubbio.
<< Mai, inizieresti a dire che sei il Re delle auto e sarebbe troppo per me da sopportare >> cerco di sembrare annoiata.
<< Oh ma certo, troppa maestosità può farti abbassare l'autostima piccoletta>> che idiota.
<< Attento, perché non mi faccio tanti scrupoli a dire a Mary di darti una bella lezione, ragazzaccio >> lui finge uno sguardo terrorizzato.
<< Che crudeltà, come puoi far questo ad un adorabile simpaticone come me? >> si volta a guardarmi con un espressione da cucciolo ed io scoppio a ridere seguita dalla sua risata roca e profonda. Non vi ho ancora parlato del fatto che adoro anche la sua risata sexy? Beh l'ho fatto adesso. Passiamo un quarto d'ora a parlare di musica,auto, sport e scuola e mi accorgo che vorrei averlo con me nella quotidianità, a parlare di stupidaggini,a mangiare porcherie. Quando arriviamo davanti al college Jase fa il giro dell'auto mi apre lo sportello ed io scendo in silenzio. È fermo ad un passo da me.
<< Grazie Jase. >> lui alza gli occhi e incontra i miei.
<< Per cosa? >> mi chiede sorpreso.
<< Per aver condiviso tutto questo con me. >> vorrei abbracciarlo in questo momento.
<< Grazie a te, perché sei stata la persona migliore con cui condividere tutto questo. >> la sua mano mi tocca la guancia ed io ho già smesso di respirare quando le sue parole sono state le carezze più belle, perché mi hanno toccata dentro. Si avvicina quando ad un tratto il suo telefono squilla, mi sorride e dopo lo estrae dalla tasca. Ma quando il suo sguardo vede il monitor il sorriso svanisce. Senza rispondere al telefono fa il giro dell'auto e mi dice semplicemente.
<< Scusa devo scappare.>> mi guarda con gli occhi velati di tristezza mentre è già dentro col telefono all'orecchio. Non posso fare a meno di pensare a questo pomeriggio ma soprattutto a come sia finito e a come mi sia rimasto una specie di macigno sullo stomaco.

Tadaaan! Eccomi qua. Mi scuso con chi legge costantemente la storia ma ho avuto un sacco di cose da fare . Chi sarà al telefono? Nel prossimo capitolo ve lo dirò. Grazie mille care, un bacio ❤

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