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ay.udamee__

Espectadoresjosie4friendss, gomez_spamm, soyyunbebe y más personas

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Espectadores
josie4friendss, gomez_spamm, soyyunbebe y más personas.

lamineyamal ha respondido a tu historia

è mio fratello

non più

me lo rubo

GUARDA CHE OCCHIONI😻😻

ho perso le speranze...
Visto






















⚡︎⚡︎⚡︎





















LAMINE

   Il grande giorno era finalmente arrivato e sentivo l'adrenalina scorrere in tutto il corpo. Mi sentivo carico ma anche pieno di tensione. Stasera, io e la squadra avremmo affrontato il Bayern in una partita che significava tutto. Non era solo un match di Champions: era una di quelle partite che possono cambiare il corso della stagione, la partita che tutti noi aspettavamo e temevamo, sapevamo che non sarebbe stata facile. L'ansia era palpabile nell'aria, tra i ragazzi e l'allenatore. L'obiettivo era chiaro: vincere.

E poi, oltre alla partita, c'era lei. Ayda. Non solo i miei genitori e il mio fratellino sarebbero stati sugli spalti quella sera, ma c'era anche lei, che avevo convinto a venire. Da quando avevamo chiarito, mi sentivo come se fossi finalmente libero. Mi sentivo più sicuro, più sereno. Era come se aver risolto le incomprensioni con lei, mi avesse liberato da un peso che avevo portato per troppo tempo. Prima mi bloccavo spesso, temendo di fare un passo falso o di dire la cosa sbagliata, ma ora era diverso. Avevo capito che ci fosse qualcosa di profondo tra noi, anche se nessuno di noi due aveva mai messo un'etichetta su quello che provavamo.

Dopo essermi cambiato, andai in campo per il riscaldamento con i ragazzi.Ad un certo punto, Pau si girò e salutò sua sorella Irene, che stava già seduta. Seguii il suo sguardo, e lì, accanto a Irene, c'era Ayda. Mi bastò un secondo per riconoscerla.

Lei era seduta accanto a mio padre e parlavano animatamente, con quel modo naturale che aveva, gesticolando mentre spiegava qualcosa. E lì, quasi come un dettaglio che nessuno avrebbe notato ma che per me significava tutto, vidi la mia maglia indossata da lei. Il mio numero addosso a lei, il mio nome scritto sulle sue spalle.

Fu un momento speciale. Era una semplice maglia come tante, ma indossata da lei aveva un altro significato. Era come se, senza dire nulla, lei mi avesse voluto mostrare il suo supporto. E io lo sentii come una spinta in più, una motivazione in più. Non potevo perdermi neanche un secondo, non potevo permettermi di fare meno del massimo, perché sapevo che lei mi stava guardando, con quella maglia che portava il mio nome.

𝐅𝐢𝐞𝐛𝐫𝐞 || Lamine Yamal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora