1. Il ballo in maschera

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La prima volta che incontrai Elizabeth pensai fosse la ragazza del mio migliore amico Thomas. Era un ballo scolastico, di quel genere stupido in cui le ragazze devono indossare una maschera senza un vero motivo se non quello di fare scena. Era il ballo di natale e un sottile strato di cotone era applicato ovunque a scuola per riprodurre la neve, che era rara nel nostro stato e soprattutto nella nostra città. Nei giorni precedenti io e Thomas ci eravamo impegnati molto a trovare qualcuno da portare al ballo e io qualche ragazza l'avevo anche trovata ma, quando poi lui mi aveva detto che era solo, avevo deciso di andarci facendo la stesso, un po' per non farlo sentire l'unico idiota, un po' perché non avevo intenzione di andare con ragazze che sarebbero venute con me solo per avere un accompagnatore con cui vantarsi con le amiche. La sera prima Thomas mi chiamò e iniziò a raccontare di come ora aveva una ragazza. "Perfetto" mi dissi "ora farò il terzo incomodo tutta la serata" tanto valeva non andare.
E invece andai. Potrei descrivere ancora quella sera come se la stessi vivendo ora perché è da quel ballo che iniziò il periodo più bello e brutto della mia vita.

Quando la sera del ballo arrivai davanti alla palestra della scuola, mi sembrò di vedere Thomas entrare e iniziai ad innervosirmi. Misi un piede dopo l'altro e, con un sospiro, aprii la porta. Il rumore della musica iniziò a rimbombarmi nelle orecchie, le luci colorate a entrarmi negli occhi, davanti a me una moltitudine di gente si dimenava al buio. Strabuzzai gli occhi per abituarmi alla nuova luce e iniziai a dirigermi al posto di incontro. Non appena mi vide, Thomas mi salutò con la mano. Di fianco a lui c'era una ragazza girata di spalle, era molto minuta e portava un ampio vestito che, per colpa delle luci, inizialmente parve di mille colori, in realtà era bianco con delle righe oro sui bordi. I capelli biondi erano legati sulla testa, lasciando cadere dei boccoli sul collo. Quando si girò e mi sorrise rimasi senza fiato, indossava una maschera che si intonata perfettamente al vestito: sembrava una dea.
Come aveva fatto Thomas a trovare una ragazza bella come quella?
- Ciao! - urlò Thomas per sovrastare la musica.
- Sono Matthew, ma mi chiamano tutti Matt - mi presentai alla ragazza.
- Lo sa. Lei è Elizabeth! - si voltò verso la pista. - Balliamo?
Elizabeth fece segno di si e Thomas mi lanciò uno sguardo che significava "scusa amico".

Li guardai ballare per un po', o meglio, guardai lei ballare per un po'. Era così bella, appena l'avevo vista mi era sembrata irraggiungibile e ora io volevo raggiungerla più di ogni altra ragazza al mondo, ma non potevo, se le avessi chiesto di ballare Thomas ce l'avrebbe avuta a morte con me per sempre. Dopo qualche minuto mi accorsi che il mio amico continuava a guardare la porta della palestra, nel disperato desiderio di vedere qualcuno entrare. Mi appoggiai al tavolo che avevano messo per la festa e presi un po' di punch, un'altra cosa tipica da ballo scolastico. Passò qualche minuto e poi una nuova voce mi chiamò da dietro: - Ehi! Me ne passeresti un po'? -
Era lei. Rimasi a fissarla con il bicchiere a mezz'aria.
- Il punch intendo. - Indicò la ciotola che ne era piena, altra cosa che in diciassette anni della mia vita non avevo mai capito: perché non usavano una bottiglia?
- Si certo. - Le passai un bicchiere pieno.
- Grazie! - Lo bevve tutto in un sorso e quando alzò la testa Thomas era dietro di lei, che si lamentava.
- Lil, mi dispiace, odio ballare. Te l'ho chiesto perché sapevo avresti voluto, ma non chiedermelo di nuovo.
In tutta risposta Elizabeth sbuffò. - Sei noioso. - Si voltò verso di me e fece uno strano sorriso - Matthew, ti va di ballare?
- Io? Ma - Lanciai un'occhiata a Thomas - non ti offendi se ballo con la tua ragazza?
- Solo per questo ballo! - Elizabeth fece una risata. - Non mi metterei mai con questo idiota.
Non stavo più capendo niente ma lei, senza lasciarmi chiedere, si avviò alla pista da ballo.
Iniziò a ballarmi davanti e io rimasi imbambolato a guardarla, poi mi accorsi che stava parlando ma la musica la sovrastava.
- Credevo fossi la sua ragazza.
- No! Thomas non te l'ha detto apposta. In realtà per stasera devo fingere di esserlo. - Si lasciò sfuggire una risata, che bel sorriso aveva - Sono sua cugina!
Sua cugina. Non stavano insieme. Non avrebbero potuto, erano cugini. Thomas non si sarebbe arrabbiato.
Sospirai, felice e lei se ne accorse, mi lanciò uno sguardo che riassumeva perfettamente le sue parole: - Voi maschi siete tutti uguali. - Mi sembrò che pronunciasse quelle parole come se le avesse sentite troppe volte, come se i ragazzi fossero da evitare, come se tutti noi le avessimo fatto del male. Appena si accorse di quello che aveva detto tornò a sorridere e pensai di essermi sbagliato, che avevo frainteso quello sguardo e quelle parole.
Vidi una ragazza dai capelli rossi farsi strada tra mille adolescenti che ballavano e, nonostante la maschera che le copriva gli occhi, la riconobbi subito.
- Iris - mormorai.
- Cosa? - mi chiese Elizabeth che non aveva capito a causa del rumore.
- Iris - urlai cercando di farmi trovare dalla mia amica.
Appena si accorse che la chiamavo me la trovai davanti. Aveva un enorme sorriso sul volto. Indossava un vestito blu, dello stesso colore della maschera, da cui risaltavano i suoi magnifici occhi azzurri.
- Stai benissimo Iris! - esclamai.
- Oh non fare il leccapiedi, lo so che lo dici solo perché vuoi che ti passo le risposte della verifica di storia che c'è quando si torna dalle vacanze. - Mi guardò di sottecchi e mi ringraziò, sincera. Poi guardò Elizabeth. - Hai una ragazza! Credevo non ce l'avessi!
- Simpatica...comunque no è la ragazza di Thomas. - Appena ebbi finito di dire quella frase Thomas, come invocato, mi comparve dietro.
Iris cominciò a ridere e lui la guardò male.
- Sei sicura che vuoi questo qui? - chiese a Elizabeth indicando Thomas.
- Non lo voglio infatti - disse Elisabeth - È mio cugino.
Iris lo prese in giro. - Se eri così disperato da rivolgerti a tua cugina non oso pensare a Matthew.
- Che vuoi? Sono solo per scelta io.
- Ah, già. Ragazze superficiali.
- Sempre meglio di venire con Charles - Thomas pronunciò quel nome con ribrezzo, in effetti non lo biasimavo. Charles era uno dei ragazzi peggiori dalla scuola dal nostro punto di vista anche se qualcuno lo considerava fantastico.
- Mi sono accontentata. Se me lo aveste detto prima sarei venuta con uno di voi! - Ma scherzava.
Thomas in effetti avrebbe voluto chiederglielo, sempre meglio con un'amica che da soli, ma quando entrambi ci eravamo ricordati di questo ballo per lei era già tardi, così come per tutte. Anche per quel motivo avevamo faticato tanto a trovare qualcuno.
Io e Thomas eravamo diventati amici di Iris quando la sua migliore amica si era trasferita a Washington. Era sola e senza amiche, si trovava in uno dei corsi che frequentavamo entrambi, nel banco dietro al nostro, e ad una battuta di Thomas aveva riso da matti, attirando su di se l'attenzione di tutti. La settimana dopo si era seduta vicino a noi per sentire altre battute e da quel giorno eravamo diventati amici. Non era una di quelle storie di amicizia dopo aver condiviso avventure straordinarie ma ero felice di averla conosciuta. Era sempre così simpatica e solare.
- Thomas, perché non ho mai conosciuto tua cugina? Che, fra parentesi, non ti assomiglia per niente - disse Iris.
- Si! Abbiamo gli stessi capelli biondi! - si toccò la testa.
- Credevo fossi tinto - dicemmo io e Iris all'unisono.
- No, no. Nessuno dei due si tinge - disse Elizabeth.
- Credevate davvero che lo facessi?
Io e Iris ci scambiammo uno sguardo complice.
Amavo i miei amici e fino a quella sera le uniche persone a cui pensavo con un sorriso sulle labbra erano loro. Fino a quella sera. Tante cose cambiarono da lì, tante verità. Forse la mia vita si stava via via rovinando. Avrei perso tanto.

Angolino dell'autrice: Salve a tutti e grazie per essere arrivati fin qui.
In realtà avevo già pubblicato questa storia qui con il titolo Quattro Famiglie, ma poi avevo deciso di sposartarla su Efp dove la potete trovare ancora, ma ora rieccomi.
Tengo davvero tanto a questa storia e a questi personaggi e mi piacerebbe tanto se mi faceste sapere cosa ne pensate.
Il prossimo capitolo arriverà presto.

Ringrazio @Selenasvoicex per la copertina, senza di lei non avrei mai trovato questa immagine ♥

Elizabeth Lane  [sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora