Sette

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11 ANNI PRIMA

Elia's pov

Oggi la signorina Clara ci ha portati al parco, ha detto che siamo stati tutti quanti bravi e che ce lo siamo meritati.

Sto spingendo Annabelle sull'altalena e, nel frattempo, osservo il cielo. È pieno di nuvole grigie, sembrano molto arrabbiate.

«No! Andrea ridammelo subito!»le urla di una bambina attirano la mia attenzione.

La osservo mentre litiga con un altro bambino, che nel frattempo tiene sollevato un annaffiatoio. Sembra che non voglia che lei lo prenda.

«Papà ha detto che dobbiamo andare a casa, domani io e la mamma dobbiamo partire e non possiamo fare tardi»le dice mentre fa di tutto per non farle prendere l'annaffiatoio.

Decido di avvicinarmi perché curioso di sapere come andrà a finire.

«Annabelle spingiti da sola, io devo fare una cosa»avviso la mia amica mentre mi avvicino sempre di più ai due bambini.

«Ci metto due minuti, ti prego ridammelo»dice piagnucolando la bambina.

Il bambino sbuffa e le porge l'annaffiatoio. Lei lo prende e inizia ad annaffiare qualcosa che non riesco a vedere.

Mi avvicino ancora, fino ad essere di fianco a lei. Sta annaffiando un tulipano rosa.

«Perchè lo fai? Tanto tra un po' inizierà a piovere»le chiedo.
Lei si gira a guardarmi e sembra sorpresa che qualcuno le rivolga la parola.

«Lo annaffio solo un po', ho paura che non piova e che lui muoia»

La guardo, stupito dal suo gesto.
«Ti piacciono tanto i fiori?»

Annuisce.
«Si, in particolare i tulipani rosa, sono i miei preferiti»mi risponde sorridendo e noto che le manca un dentino.

«Va bene, ora andiamo Aria, è tardi»le dice il bambino, prendendola per mano.

Quindi si chiama Aria. Che bel nome.

Lei mi saluta con la manina, poi si gira e si lascia trasportare fuori dal parco. Rimango fermo sul mio posto fino a quando non riesco più a vederla, poi torno di nuovo da Annabelle.

«Ho conosciuto una bambina, si chiama Aria»le dico mentre riprendo a spingerla.

«Era carina?»

Sospiro. Era la bambina più bella del mondo.

«Si, era carina»

PRESENTE

Aria's diary

Della mia infanzia non ricordo niente, se non qualche evento traumatico.
Ricordo quando mio padre mi diede la brutta notizia mentre lacrime salate gli rigavano il viso. Ricordo la totale assenza di mia madre e i litigi tra lei e mio padre che mi tenevano sveglia fino a tarda notte. Ricordo il giorno in cui mi hanno allontanata da mio fratello, che si era appena svegliato dal coma.
Ricordo tutto questo ma non i momenti felici e spensierati che ogni bambino vive durante la propria infanzia.
Tutto ciò che mi rimane di quei momenti sono le foto che ogni tanto mio padre mi scattava, e gliene sono grata. Grazie papà per non aver smesso di credere in un futuro migliore per la nostra famiglia, non te l'ho mai detto ma per me tu sei il supereroe più forte di tutti. Sappi che a volte mi sento ancora una bambina ferma nel passato e, nonostante io di quel passato non mi ricordi nulla, grazie per averlo reso meno triste e più felice. Ti voglio bene, per sempre la tua orsacchiotta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 05 ⏰

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