44- MY TRUE JOB

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Alle anime che ogni giorno ci guardano e ci proteggono, Alle anime buone e quelle cattive.

♟️♣️♦️

Alyssa

Ogni giorno che passava mi sentivo morire dentro, dopo quella lettera.
Non gliel'ho spedita. È ancora dentro al mio cassetto che aspetta che io trovi la forza e il coraggio per mandarla.
Avevo scritto tutto quello che pensavo, parole brutte e belle, ma soprattutto ho esternato per la prima volta i miei sentimenti.

Non gli avevo ancora detto ti amo.
Lui l'aveva già fatto, io non avevo il coraggio di rispondere con un "Anche io" o di nuovo con un "Ti amo".
Ryan era arrivato nella mia vita in modo frenetico, come il caos che si è creato nella mia testa quando ho capito di provare qualcosa per lui.

Ma la paura era tanta. Avete presente quando per esempio vi innamorate di una persona talmente tanto, ma essa preferisce un'altra persona? ecco.
Quella era la mia più grande paura, di quei giorni.

Paura che lui avesse già trovato un'altra con cui sostituirmi, o molto semplicemente, che stesse con me solo per i suo sensi di colpa, e venisse a sbattermelo in faccia come una porta chiusa per dispetto.

Avrei voluto urlargli addosso i peggio insulti esistenti sulla faccia della terra, ma allo stesso tempo baciarlo come se fosse l'ultima volta.
Forse, e dico forse, non l'ho mai odiato per davvero, o forse si.
Non ero ben a conoscenza di quello che facevo ormai un anno fa.

In un anno ho cambiato la mia vita due santissime volte:
La prima, da Miami alla California, a Longbeach.
La seconda adesso, il contrario.

Se ci pensavo intensamente però, non mi faceva paura un cazzo di trasloco.
Avevo anche paura di essere scoperta in vesti di capo mafioso, da chi è nuovo in questa "famiglia" oltre alla cerchia.

Si, parlo proprio di Dylan.
Lui era l'ultima persona che avrebbe dovuto sapere una cosa del genere.
Eppure adesso siamo nel club, i miei documenti e scartoffie della cerchia nelle sue mani.

<E queste cosa cazzo significano?>

mi urla addosso.
Tremo leggermente per la paura, ma dura un soffio di vento prima che io mi risvegli e tiri fuori il mio caratteraccio.

<Quel che a te non cazzo interessa? capito>

Mi allungo per cercare di riprendermi i miei documenti, ma senza successo poiché lui ritrae la mano e li nasconde dietro la schiena.

<Ridammeli. Sono cose importanti> sbatto il piede sul pavimento in segno di protesta, mentre con l'altra mi tolgo i capelli dal viso.

<Cose importanti? stai giocando a fare la mafiosa>

Una risata gli esce dalla bocca mentre lo fisso, così decido di tirare fuori la mia arma peggiore. La verità.

<Giocare a fare la mafiosa? ma ti sei visto? tutto fumo e niente arrosto.>

Dico mentre mi avvicino a lui e comincio a camminare in cerchio intorno a lui.

<Caro Dylan, sai cos'è che conta nel mio mondo?> chiedo con tono arrogante.

Vedo che alza un sopracciglio, ma ne alza uno solo.
Segno di curiosità, ma anche di sfida.

<Cos'è che conta?> domanda lui impaziente mentre con la testa segue ogni mio minimo movimento a cerchio.

<Lealtà, Soldi, Verità.  Sono le tre parole chiave di questo mondo. Se non puoi offrire queste tre qualità vieni fatto fuori.>
Mi fermo dietro di lui e gli appoggio una mano sulla spalla, mentre scendo ad accarezzargli la schiena con movimenti lenti e ben controllati.

Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro piano

<Vieni fatto fuori, senza che tu venga risparmiato> lasciando subito dopo un bacio sotto al lobo.

Volevo solo togliermelo dai coglioni, da affari che non lo riguardano.

<Se devo essere fatto fuori, voglio che lo faccia tu. Voglio che tu lo faccia e mi dica che avrei dovuto darmi gli affari miei, che avrei dovuto starti lontano, perché questa cosa mi eccita>

Estraggo la pistola da sotto al cappotto e gliela punto contro.
Dylan trattiene il respiro per qualche secondo, quando poi vede che la sto abbassando riprende a respirare regolarmente.

<Non ti ucciderò. Potresti tornarmi utile> dico sedendomi sulla sedia girevole del mio ufficio, dove poco prima vi era seduto Dylan con i documenti in mano che mi aspettava.

<Dovrei esserne onorato, invece avrei preferito vederti sfoggiare quel tuo lato selvaggio. Sei sexy quando ti arrabbi. Ci si vede>

dice, e poi esce dall'ufficio lasciandomi da sola seduta a rimuginare su quello che avrei dovuto fare con lui.

beh, un'idea ce l'avevo...


ANGOLO AUTRICE♟️♣️♦️

Ciao stelle come va? capitolo corto oggi eh? beh, si avevo in mente di farlo anche più corto ma meglio così dai.

Penso che per partorire un bambino sia più semplice che scrivere libri.
Prossimamente Alessia la presta ovaie.

Ok non fa ridere, scherzo.

Come sempre mi trovate su ig come sallystoriess e su tik tok come sallyyynaaa🫶💀

Hasta El Fuegos🔥🔥💃💃💃



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⏰ Ultimo aggiornamento: a day ago ⏰

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