Il rossetto scorre liscio sulle labbra di Cecilia, contornate da una precisissima linea di matita più scura.
Pietro, da un angolino del letto, fissa il volto concentrato di Cecilia mentre si sistema allo specchio. Tutto ciò senza capire nulla di ciò che sta facendo.
"Ti stai truccando da un'ora" nota lui standosene lì tranquillo ma estremamente ammaliato dal fascino di lei.
"Esagerato, sarà una mezz'oretta massimo" risponde Cecilia staccando lo sguardo dalla sua figura allo specchio. Solo in quel momento fa caso al suo volto naturale, così come i capelli. Strano da un tipo come lui.
"Non ti sei stancata?" le domanda mentre comincia a sistemarsi il ciuffo ribelle.
"No" si limita a replicare lei. Quando é così concentrata, purtroppo, non ha nemmeno la capacità di formulare un discorso. Tantomeno per rispondere alle provocazioni di Pietro.
"Dai su basta, non mi calcoli da tutto il giorno" afferma con un'espressione supplichevole in volto, tanto che Cecilia é costretta ad interrompere la sua preparazione per qualche secondo.
Solo ora Pietro nota quanto sia bella e curata nei minimi dettagli. Dai capelli tirati in una coda alta al trucco, per poi passare a come é vestita. É tutto così perfetto e accurato ai suoi occhi. E gli mette rabbia che qualcuno possa pensare lo stesso di lei.
"Poi é colpa tua se in puntata faccio schifo" scherza Cecilia quando ha ormai concluso il suo make-up.
"Me ne assumerò le responsabilità" continua beffardo nel mentre che passa con lo sguardo su ogni parte immaginabile del suo corpo. Come a farle uno scanner.
Cecilia dal suo canto corruccia le sopracciglia e si volta nella direzione opposta a lui, giusto per fargli capire che non era proprio quello che voleva sentirsi dire.
"Che succede?" mette il dito nella piaga. Farla innervosire é decisamente uno dei suoi hobby preferiti. Vederla infastidita a causa sua lo fa sentire come se avesse un certo potere sulle sue emozioni, e ciò lo rende felice.
Quello che non sa é che a volte non é necessario esagerare i discorsi o strafare perché con lei non ne ha bisogno. In Cecilia si scombussola tutto anche solo dopo un semplice sguardo.
"Sei stupenda e non farai mai schifo. Va bene così?" si sistema meglio sul letto sorridendole come un fesso.
Cecilia si limita a fare una smorfia strana come per dire meglio poi si volta nuovamente verso lo specchio per aggiungere un altro pò di gel sulla sua coda tirata.
"Mi metti la matita?" le domanda lui tutto d'un tratto e lo fa più per attirare la sua attenzione che per altro. Cecilia lo ha capito. É chiaro che per mettere un filo di matita sotto agli occhi non ci voglia una laurea, ma avere la possibilità di starle vicino supera ogni evidenza.
"No" dichiara seria. O meglio, cercando di rimanere seria.
"Tutto no oggi?" si domanda retorico.
"Dai su zitto, alza gli occhi e stai fermo" continua decisa e delicata allo stesso tempo.
Dopo aver stappato una delle sue matite nere, gli afferra sicura il mento e ne accarezza il leggero strato di barba che sta crescendo. Le unghie di lei solleticano la pelle candida di lui, così come le dita di lui sfiorano le gambe di lei.
Lì seduto Pietro osserva l'espressione concentrata e seria di Cecilia mentre con entrambe le mani fa su e giù lungo tutte le sue gambe scoperte. Quel contatto lascia poco a desiderare, tanto che Pietro sembra quasi rimanere scottato da quella pelle liscia.
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Malpensandoti - Trigno
FanfictionBisogna sempre dare una seconda chance all'amore, no?