MADISONIl sole mattutino penetra dalla finestra della mia camera, tingendo le pareti di un arancio tenue. Mi giro e rigiro sotto le coperte, cercando di soffocare i pensieri che continuano a tormentarmi dalla sera precedente. Il suo volto. La sua voce. Il modo in cui mi ha guardata sulla terrazza.
Jake.
Non posso credere di averlo rivisto dopo tutto questo tempo. E non posso credere che non sia cambiato per niente. Quel suo sguardo freddo, quasi distaccato... eppure, sotto la superficie, c'era qualcosa di familiare. Qualcosa che mi ha colpita nel profondo.
Mi alzo controvoglia, trascinandomi in bagno. Il mio riflesso nello specchio non è dei migliori. Ho le occhiaie scure e i capelli arruffati, ma non è solo questo. È il peso di quello che è successo tra me e Jake.
Rientro in camera e mi siedo sul letto, stringendo le mani attorno alle ginocchia. Mi sento come se fossi intrappolata in un e vortice di emozioni contrastanti, e l'unico modo per liberarmi è affrontare i ricordi che cerco di seppellire da anni.
Jake era il mio migliore amico. Quando ero bambina, lui era il mio mondo. Passavamo ogni momento insieme, dal giocare nei parchi alla costruzione di fortini fatti di cuscini e coperte. Lui era la mia roccia, la mia sicurezza, il mio confidente.
Ma tutto è cambiato il giorno in cui mi sono messa con Ryan. Era un ragazzo carino, dolce, che sembrava avere tutto ciò che una ragazza poteva desiderare. Avevo quindici anni e mi sentivo al settimo cielo... almeno fino a quando Jake non è intervenuto.
Non dimenticherò mai quella scena. Jake aveva scoperto che io e Ryan eravamo insieme e si era presentato a casa sua, furioso come non l'avevo mai visto. Aveva spintonato Ryan contro il muro, accusandolo di non essere abbastanza per me. Poi, senza preavviso, l'aveva colpito.
"Jake, smettila!" avevo urlato, cercando di separarli. "Che diavolo stai facendo?"
Ma lui non mi aveva ascoltata. Era come se qualcosa dentro di lui fosse esploso, una rabbia che non riusciva a controllare. Alla fine, ero riuscita a trascinarlo fuori dalla casa di Ryan, ma quando ci eravamo trovati da soli, le cose erano peggiorate.
"Perché l'hai fatto?" gli avevo chiesto, la voce spezzata. "Cosa ti prende?"
Mi aveva guardata con quegli occhi verdi, pieni di emozione. "Perché lo fai? Perché stai con lui?"
"Perché mi piace," avevo risposto, frustrata. "E tu non hai il diritto di intrometterti nella mia vita!"
Lui aveva scosso la testa, passandosi una mano tra i capelli spettinati. "Non capisci, vero?"
"Capire cosa?"
"Che ti amo."
Quelle parole mi avevano colpita come un pugno. Non sapevo cosa dire, come reagire. E prima che potessi rispondere, lui aveva continuato.
"Ho sempre saputo di amarti, Madison. Ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo. Non dopo quello che è successo con i miei genitori. Non dopo tutto quello che ho passato."
Era la prima volta che accennava a ciò che era successo nella sua famiglia. Suo padre era un alcolizzato, sempre arrabbiato, sempre violento. E sua madre... be', lei era praticamente assente, persa nei suoi stessi problemi. Jake aveva vissuto un inferno, e lo sapevo, ma non avevo mai pensato che lo avesse cambiato così tanto.
"Non puoi dirmi queste cose ora," avevo detto, la voce tremante. "Non è giusto."
"Giusto?" aveva ribattuto, amaro. "E stare con Ryan è giusto?"
Non avevo saputo cosa rispondere. Alla fine, lui se n'era andato, lasciandomi sola con i miei pensieri e un cuore spezzato. Da quel giorno, le cose non erano mai più state le stesse tra di noi.
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Shadows of Us
RomanceMadison, una ragazza di 17 anni, ha sempre vissuto una vita tranquilla a New York, lontana dalle luci della ribalta e dai drammi tipici delle sue coetanee. È una ragazza introversa, che preferisce leggere a casa piuttosto che uscire con gli amici o...