Ombre nella notte

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MADISON

La musica vibra attraverso il pavimento, rimbalzando sulle pareti della grande sala. Sophie ha decisamente superato se stessa questa volta: la festa è enorme, piena di luci scintillanti, drink infiniti, e una quantità di persone che non conosco.

Sto in un angolo, osservando il caos davanti a me. La mia migliore amica è al centro della pista da ballo, con Ethan al suo fianco. Non posso fare a meno di sorridere vedendoli così affiatati. Lei ride, libera e felice, mentre lui la osserva con uno sguardo che non avevo mai visto prima.

Io, invece, mi sento fuori posto. Non so nemmeno perché sono qui. Forse perché Sophie mi ha praticamente costretta. Forse perché, per un attimo, volevo fingere di essere normale.

Ma non è facile quando so che Jake è qui.

L'ho visto appena sono entrata. Era accanto a Ethan, con il suo solito atteggiamento sicuro e quel maledetto sorriso che non riesco a ignorare. Indossava una giacca di pelle nera, ovviamente, e i suoi capelli erano ancora più disordinati del solito. Era bello, in un modo che mi irritava.

Non so come riesca sempre a far sembrare tutto più difficile.

Dopo un'ora, il mio livello di sopportazione è arrivato al limite. Non sono brava a fingere, e stasera non ho alcuna intenzione di provarci. Mentre Sophie è occupata con Ethan, mi dirigo verso il bagno al piano superiore.

Chiudo la porta dietro di me, appoggiandomi al lavandino. Guardo il mio riflesso nello specchio e cerco di respirare profondamente.

Non pensare a lui. Non pensare a lui.

La porta si apre di colpo, e quando alzo lo sguardo, lo vedo. Jake è lì, appoggiato allo stipite della porta con un sorriso ironico che mi fa ribollire il sangue.

"Stai bene, principessa?" chiede, con quel tono che sa sempre di sfida.

"Che diavolo vuoi?" rispondo, cercando di mantenere la calma.

Lui chiude la porta dietro di sé, bloccandola con il pollice. "Voglio sapere perché sei scappata dalla festa. Non mi sembravi proprio nel tuo elemento."

"Non è affar tuo."

Lui ride, un suono basso e sarcastico. "Sei sempre così testarda, eh?"

Mi giro verso di lui, cercando di ignorare la vicinanza tra noi. "E tu sei sempre così irritante."

Jake fa un passo avanti, e istintivamente mi ritraggo fino a sentire il muro freddo contro la schiena. Lui si ferma a pochi centimetri da me, le mani infilate nelle tasche della giacca.

"Dimmi, Madison," mormora, inclinando leggermente la testa. "Perché fai così tanto sforzo per evitarmi?"

"Non ti sto evitando," mento, incrociando le braccia.

"Certo," dice lui, avvicinandosi ancora. La sua voce è un sussurro quando parla di nuovo. "Lo sai che non mi convinci, vero?"

La tensione tra noi è quasi palpabile. Posso sentire il calore del suo corpo e l'odore del fumo che si mescola al suo profumo. È un mix pericoloso, che mi fa girare la testa.

"Non provo niente per te, Jake," dico, ma la mia voce tradisce la sicurezza che cerco di trasmettere.

Lui sorride, un sorriso lento e provocante. "Sei sicura?"

Le sue mani si appoggiano al muro, una su ogni lato del mio viso, intrappolandomi completamente. "Perché non mi sembra che sia così."

"Vai al diavolo," sibilo, cercando di mantenere il controllo.

Shadows of UsWhere stories live. Discover now