Capitolo 23: Pozioni avanzate

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Elizabeth entrò nell'aula di pozioni. Era molto diversa da come la ricordava: era tutto molto più ordinato e... femminile.
Gli scaffali erano disposti in maniera differente e l'arredamento era cambiato. Al posto dei mobili antiquati del professore ora c'erano una meravigliosa scrivania in legno massiccio e una poltrona blu notte. Vicino alle pareti c'erano una decina di calderoni e, in due di questi, bollivano delle pozioni.

Una donna comparve da dietro lo scaffale. Era bassa e magrolina, con folti capelli ricci castani e grandi occhi nocciola. Non somigliava per niente al loro vecchio professore di pozioni.
Il professor Lumacorno era una di quelle persone che si portavano dietro un'aura di prestigio, che incuteva quel timore reverenziale che ti faceva sentire un po' a disagio.
La donna che aveva di fronte invece ispirava fiducia, calore... amore. Una di quelle persone che quando ti vede ti sorride, man non con un sorriso qualsiasi, con uno di quei sorrisi che ti scaldano il cuore.

E infatti quando la vide sulla porta la accolse con un gran sorriso: "Eccoti cara! Vieni qui, accomodati" con un rapido movimento di bacchetta fece apparire un'altra poltrona di fronte alla scrivania.

La ragazza si avvicinò e si sedette.

"Buongiorno professoressa. Come mai voleva vedermi?"

"Beh, ho saputo della tua... passione"

Elizabeth la guardò senza capire. Evidentemente la donna lo comprese perché specificò: "Si, con le spade, le asce e cose simili"

"Ah" Ecco, ramanzina in arrivo. Meglio mettere le mani avanti:

"Si ecco professoressa, io, non è che..."

"No no no, tranquilla. Ammiro la tua passione. In certo senso è anche la mia."

"A lei piacciono le armi?" dovette avere un'espressione davvero perplessa nel dirlo perché la professoressa si mise a ridere

"Beh, le trovo molto affascinanti, ma non è quella la mia passione. Sai, da ragazza amavo i libri fantasy, però, venendo da una famiglia di pozionisti ero affascinata dai veleni e dai vari intrugli magici"

"A lei piacciono i Fantasy?!"

"Beh, a chi non piacciono?"

Per un attimo le tornò alla mente l'immagine di un libro che si infrangeva contro un divano. Se la dimenticò in fretta e sospirò: "Purtroppo quasi a tutti..."

"Ti riferisci a qualcosa in particolare?"

Ma era lei ad essere stata troppo esplicita o la professoressa era una legiliments?

"No, niente"

La donna la guardò per un po' poi proseguì "Comunque non ci siamo ancora presentate: piacere, Maggie Lumacorno"

La ragazza ebbe un attimo di esitazione. Una professoressa che si presentava così agli studenti non si era mai vista...
Alla fine strinse le strinse la mano 

"Ma tornando all'argomento di prima... per cosa ti ho convocato?"

Ma guardi, se non lo sa lei... questo però, alla donna, non lo disse.

"Diciamo che volevo proporti un... corso aggiuntivo"

Oh no! Il doppio delle ore di pozioni no!  Tentando di non mostrare il proprio disappunto rispose: "E in cosa consisterebbe?"

"Beh, in realtà era un corso che avevo proposto per tutti gli studenti, ma non posso farlo nelle mie ore perché devo seguire un programma e mi hanno chiaramente detto che non posso metterlo come materia facoltativa e rubare ore agli altri. In compenso però, la nostra cara preside, che è sempre molto carina con noi, mi ha concesso di proporlo a te."

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