Capitolo 3: Lupetta

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La mattina dopo la prima a svegliarsi fu Elizabeth, le ci volle un po' per capire che era a scuola. Si diresse in bagno cercando di non svegliare le sue amiche. Si sciacquò il viso e indossò la divisa da Corvonero poi si guardò un momento allo specchio. Si soffermò sui capelli viola che tanto adorava, poi fece un respiro profondo, non avrebbe permesso a nessuno di rovinarle il primo giorno di scuola. E con questa convinzione uscì dal bagno fiera e felice.

Appena scesero le scale del dormitorio trovarono ad aspettarle un ragazzo con la divisa da Tassorosso e i capelli azzurri. I due fratelli si abbracciarono mentre Katie per poco non urlava dalla gioia di avere davanti agli occhi i due ragazzi che ammirava di più in assoluto. Perfino più di Silente. Dopo averlo abbracciato Elizabeth fece due passi indietro e squadrò il fratello poi disse "Per fortuna non sei finito a Grifondoro!" Lui la guardò stupito: "Perché?"

"Perché i tuoi capelli avrebbero fatto a pugni con la divisa rossa e oro!" Lui mise su un finto broncio e disse: "Mi sento offeso sorellina! Che poi parli tu con quei capelli viola!" Lei sorrise: "Infatti! Il mio viola sta bene con qualsiasi colore!" Teddy rimase senza parole. E così, ridendo a come la ragazza lo avesse battuto si avviarono in sala grande.

§ § §

"Nooo!!! Ma perché?" Isabelle prese l'orario che aveva in mano Elizabeth e lo lesse: "Allora incantesimi con Tassorosso, beh, che problema c'è?"

"Mio fratello! Proprio alla prima lezione lo dovevo vedere?"

"Vabbè poi...ah. Ok, la seconda lezione ci va decisamente peggio. Pozioni con i Serpeverde"

Appena finito di mangiare si avviarono con riluttanza verso l'aula di incantesimi. Lì c'erano già i Tassorosso ad aspettarli. Mentre entrava Elizabeth passò di fianco al fratello e gli disse: "Siediti lontano da me, non ho nessuna intenzione di dover passare la lezione a farti ripetizioni e soprattutto non lanciarmi niente o giuro che ti stappo i cappelli a uno a uno!" Lui alzò le mani in segno di resa e andò a sedersi nell'ultimo banco in fondo a destra mentre lei si sedeva con Isabelle in prima fila tutto a sinistra, tanto per essere sicura di essere fuori tiro. La lazione trascorse tranquilla con il professore che elogiava quanto lei fosse più brava di suo fratello e di tutta la classe. Davanti all'aula di pozioni però le cose degenerarono. Le si avvicinò una ragazza di Serpeverde che, se non sbagliava, si chiamava Rose Lestrange e guardando con aria schifata Isabelle disse: "Tu devi essere la Black traditrice vero? Ho sentito parlare di te. Dovresti vergognarti, e non poco. Porti in nome di una traditrice e disonori la tua famiglia così, finendo a Corvonero."

"Lasciala stare" si intromise Elizabeth. Rose laguardo ancora peggio e disse: "Chi abbiamo qua? Ah tu sei la figlia del lupomannaro, speriamo che tu non morda! Non vorrei mai contaminare il mio sangue! Aquelli come te e tuo fratello non dovrebbe neanche essere permesso di viverenel mondo magico, figuriamo frequentare Hogwarts! E ora sparisci dalla miavista Lupetta!!!" Isabelle si girò verso l'amica che era rimasta inpiedi in corridoio con lo sguardo fisso sul pavimento. Non sapeva cosa dire,era colpa sua se Elizabeth era stata presa in giro da quella schifosaSerpeverde. Stava per dire qualcosa per consolarla quando questa si girò edentrò in classe andando a sedersi nell'ultimo banco in fondo, quello piùisolato e nascosto. A fine lezione Isabelle cercò di avvicinarsi all'amica perparlarle ma questa uscì dalla classe ancora prima che potesse arrivare al suobanco. Fece alcuni tentativi all'ora seguente ma alla fine decise che forseaveva solo bisogno di stare sola. Si sentiva in colpa come non mai, Elizabethnon aveva esitato a difenderla nonostante la conoscesse appena e per colpa suaera stata umiliata e offesa, ma nonostante tutto non se l'era neanche presa conlei. Era colpa sua se il suo primo giorno di scuola era stato rovinato. Apranzo non la videro. Si era letteralmente volatilizzata. "Ha solo bisogno diun po' di tempo. Vedrai che domani sarà di nuovo la solita." La rassicurò Emilymentre mangiavano. Ma Isabelle era tutto fuorché tranquilla.

§ § §

Ilcuore di Isabelle quasi si sciolse quando vide Elizabeth correrle in contro con ilsorriso sulle labbra e l'aria colpevole. La prese per un braccio e la trascinòper i corridoi ridendo. Quando si fermarono la ragazza dovette riprendere fiatoprima di poter chiedere: "Cosa succede?" L'amica rise: "Potrei averaccidentalmente tirato in boccino sul naso di mio fratello, e lui potrebbeessersi leggermente arrabbiato" risero. Era incredibile come suo fratelloriuscisse sempre a farle tornare il buonumore. Passarono diversi minuti poiElizabeth sbirciò nel corridoio e disse: "Via libera. Possiamo andare alezione". Si avviarono verso l'aula di trasfigurazione con il sorriso.  

Il resto della giornata trascorse tranquilla fino a quando un furente Teddy Lupin non li raggiunse in cortile e per poco non picchiò sua sorella

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Il resto della giornata trascorse tranquilla fino a quando un furente Teddy Lupin non li raggiunse in cortile e per poco non picchiò sua sorella. Questa però era decisamente più abile a correre, schivare e colpire. L'incontro finì con un pugno ben assestato di Elizabeth. Isabelle non ebbe il coraggio di parlare all'amica di cosa era successo fuori dall'aula di pozioni. Non voleva guastare la sua felicità. A cena parlarono animatamente delle proprie famiglie. Katie in particolare volle sapere praticamente ogni dettaglio della vita pubblica e privata dei gemelli e ascoltò rapita tutto ciò che l'amica le raccontava su lei e suo fratello, neanche stesse narrando la storia del più grande mago del mondo.

Quando Isabelle uscì dal bagno trovò Elizabeth seduta alla scrivania che chiudeva una busta e la legava alla zampa di un grade gufo blu. Ma non per scherzo. Era proprio blu, scuro, quasi nero, ma pur sempre con dei magnifici riflessi blu. Quando il gufo fu partito Isabelle fece un respiro profondo e poi iniziò a parlare: "Ascolta... mi dispiace per quello che è successo oggi, non avresti dovuto intrometterti..."

"Ah, non avrei dovuto? Voglio dire questa ti prende in giro e io avrei dovuto stare zitta? Non penso proprio!!!"

"Si ma hai visto cosa è successo. A te ha detto di peggio!"

"Ah, quindi per te "traditrice" e "ti dovresti vergognare" non significano niente? Perché per me significano molto"

"Si ma non è niente in confronto a..." Isabelle non osava neanche dirlo

"Lupetta? Puoi dirlo, ci sono abituata!"

"Ascolta, tu non capisci, non voglio che ti prendano in giro!"

"E invece capisco eccome, perché è proprio per questo motivo che mi sono intromessa! Ascolta, non parliamone più va bene?" Isabelle annuì. Elizabeth sorrise e la abbracciò. Per la ragazza fu un vero shock, non era mai stata abbracciata da nessuno a parte i sui genitori. Veniva sempre guardata con paura perché avevano tutti paura che tirasse fuori il suo lato Black di cui però a quanto pare, a insaputa di tutti, era completamente sprovvista. E fu proprio in quel momento che capì di aver trovato una vera amica, che non l'avrebbe mai abbandonata.


Angolo autrice:

Allora... iniziamo finalmente a capire che essere i figli di un lupo mannaro non è proprio facile. Ma neanche essere una Black in Corvonero. 

Spero che la storia vi sia piaciuta!!!

Buona lettura

E se poi volete mettere una stellina... beh, nessuno si lamenta!

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