Era una calda giornata di luglio e Elizabeth si trovava nella sua stanza a Villa Verde a lucidare le proprie armi.
La sua stanza era molto grande, come il resto della villa. Al contrario delle dimore storiche delle famiglie purosangue casa loro era molto recente. Era infatti stata fatta costruire dal suo padrino dopo la battaglia di Hogwarts.
Harry, dopo aver riscoperto e rimesso in sesto l'antica Villa Potter aveva deciso che i figli di due grandi maghi che avevano combattuto per la pace non potessero vivere in una piccola casa, e così, a pochi chilometri dalla dimora dei Potter era sorta Villa Verde, così chiamata perché, su ordine di Andromeda, tetto, balconi e porte erano stati dipinti del colore preferito della strega: il verde.
La casa era circondata da un ampio giardino pieno delle piante che a loro nonna piaceva coltivare.
Solitamente a Elizabeth piaceva stare fuori, ma quel pomeriggio si era categoricamente rifiutata di uscire per il semplice motivo (che per lei tanto semplice non era) che suo fratello aveva invitato un amico a casa.
Il che di per sé non era un problema. Gli amici Tassorosso di Teddy, fedeli alla loro casa, erano tranquilli e alla ragazza non dispiaceva passare del tempo con loro. Il problema era che tra tutti i ragazzi che giravano per Hogwarts suo fratello doveva proprio diventare il migliore amico di Andrew Nott e invitarlo da loro per qualche giorno.
Una qualsiasi ragazza sarebbe stata felicissima di avere Nott a casa, infatti quasi tutte quelle del primo anno avrebbero dato una mano per uscire con lui.
Tutte, tranne lei, che piuttosto si buttava nel lago nero.
Non perché non fosse bello, nulla da dire, ma perché lo riteneva infantile e superfluo, due caratteristiche che proprio non sopportava.
Dopo circa una mezz'ora lo vide comparire in giardino insieme al suo elfo domestico. Ebbe appena qualche secondo per osservarlo prima che la creatura si smaterializzasse lasciando solo il ragazzo.
Da quello che aveva visto l'elfo non aveva nessun abito, solo stracci. Brutto segno, voleva dire che era ancora uno schiavo. Perché si, da quando Hermione era entrata al ministero il CREPA era diventato un'associazione ufficiale e molte famiglie avevano aderito. Loro stessi avevano un Elfo domestico libero.
In realtà non erano stati loro a volerlo, ma un giorno, durante una delle ispezioni della maga nelle cucine di Hogwarts, Evy, la loro elfa, si era confidata dicendo che in suo più grande sogno era lavorare per una famiglia di maghi con dei ragazzi da accudire. E così Hermione l'aveva proposta ad Andromeda, che aveva accettato di buon grado un aiuto in casa.
Elizabeth era ancora con il naso appiccicato alla finestra a rimuginare sulle condizioni degli elfi quando Andrew alzò lo sguardo verso la sua finestra. Lei però fu più svelta e chiuse la tenda, poi si buttò sul letto sconsolata. Sarebbe stata una luuunga giornata.
§ § §
La porta si aprì di scatto e sulla soglia comparve un ciuffo di capelli azzurri "Sorellina cara!"
"No non te la presto"
"Ma non ti ho neanche chiesto cosa volevo!" poi si girò verso il suo amico, rimasto fuori: "E tu entra, mica morde" e con enorme dispiacere della ragazza sulla soglia comparve Nott, che per poco non prese un colpo quando la vide con un arco in mano, pericolosamente puntato su di lui. Teddy lo guardò, poi spostò lo sguardo sulla sorella e disse: "Dai sorellina, non fargli prendere paura così, che poi non torna più! Stavamo dicendo..."
"No, non te la presto, mi serve"
"Ma non ho neanche detto cosa volevo!"
"La scopa. No, non te la do, stasera mi serve. E dovresti saperlo"
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Viola & Azzurro
FanficSono passati 11 anni dalla Battaglia di Hogwarts, i figli gemelli di Remus Lupin e Ninfadora Tonks sono cresciuti e ora frequentano la scuola di magia e stregoneria inglese. Essere i figli di un lupo mannaro però non è semplice, tanto più se si è ci...