Dopo l'attacco dei troll, il castello non fu più lo stesso. La paura si diffondeva nell'aria, come se l'ombra di un pericolo imminente si stesse estendendo su ogni angolo di Eldralore. La regina, tuttavia, non sembrava turbata. Anzi, sembrava quasi che avesse previsto tutto. La sua calma inquietante e il suo sguardo distante non facevano altro che alimentare la mia sensazione che stesse nascondendo qualcosa di terribile.
Louis ed io avevamo parlato a lungo quella notte, cercando di mettere insieme i frammenti di informazioni che avevamo raccolto. Il vampiro, che si era fatto chiamare Alaric, aveva detto che c'era ancora tempo per fermare ciò che stava per succedere, ma non ci aveva dato molte risposte. Solo pochi indizi criptici.
La mattina seguente, fu Louis a proporre un piano. "Dobbiamo andare nella cripta. È l'unico posto dove mia madre non può mentire. Lì, forse troveremo qualcosa che ci aiuti a capire cosa sta accadendo davvero."
La cripta. Un luogo che avevamo sempre considerato sacro, un luogo dove la famiglia reale veniva sepolta. Ma Louis parlava di un passaggio segreto, un corridoio nascosto che avrebbe potuto condurci a informazioni che nessun altro conosceva.
Sapevo che sarebbe stata una missione pericolosa. Ma non avevamo scelta. Le forze oscure che si stavano svegliando non avevano intenzione di fermarsi, e se mia madre era coinvolta, dovevamo scoprirlo prima che fosse troppo tardi.
Ci dirigemmo verso le catacombe del castello, un labirinto di passaggi bui e stretti, avvolti dall'umidità e dal mistero. La cripta era un posto che avevamo visitato solo da bambini, ma mai da soli. Nessuno osava avventurarsi lì, neppure i guardiani. La regina aveva sempre detto che quei luoghi erano sacri e che dovevano rimanere intoccati. Ma io ero diversa ora. I miei poteri si stavano risvegliando, e ogni passo che facevo sembrava un richiamo a qualcosa di profondo e antico.
Ci fermammo davanti a una porta di pietra, antica e ricoperta di muschio. "Questo è il posto giusto," disse Louis, con la voce bassa. "Da qui possiamo entrare nel corridoio segreto."
Spinsi la porta con forza, e il suo rumore cupo riecheggiò nel silenzio delle catacombe. La luce delle torce tremolava, ma non eravamo soli. Da qualche parte nelle tenebre, c'era una presenza. Un'ombra che sembrava osservare ogni nostro movimento.
Con un gesto impercettibile, Louis mi fece segno di stare in guardia. Avanzammo lentamente, il pavimento di pietra scricchiolava sotto i nostri passi, e il respiro sembrava pesante, come se l'aria stessa fosse impregnata di storia e segreti.
Finalmente, arrivammo davanti a un'antica porta di ferro, adornata con strani simboli che non avevamo mai visto prima. Erano rune incise nella superficie, e quando Louis le toccò, la porta si aprì senza un rumore.
La stanza che ci accoglieva era una sala segreta, piena di vecchi libri, pergamene e oggetti di valore. Ma non era solo la ricchezza a catturare la nostra attenzione. Al centro della stanza, su un altare di pietra, c'era una grande cassa di legno, sigillata da un incantesimo. La cassa emetteva una leggera vibrazione, come se contenesse qualcosa di vivo, qualcosa che non avrebbe dovuto essere disturbato.
"Siamo arrivati," disse Louis, con una notevole intensità nella voce. "Se la regina ha nascosto qualcosa, è qui."
Mi avvicinai all'altare, il mio cuore batteva forte. Sentivo il potere emanare dalla cassa, ma non riuscivo a capire cosa fosse. Era un potere antico, eppure familiare. La stessa sensazione che avevo provato quando avevo risvegliato i miei poteri.
Con un gesto, posai la mano sulla cassa. Immediatamente, le rune si illuminarono di un rosso vivido. Il sigillo si spezzò, e la cassa si aprì da sola, rivelando il suo contenuto.
Dentro, c'era un antico libro, con una copertura di pelle nera e decorato con rune simili a quelle che avevamo visto nel castello. Non appena toccai il libro, un'ondata di calore mi avvolse, e una visione improvvisa si fece strada nella mia mente.
La visione mostrava una figura oscura, un'ombra che camminava tra le fiamme. Un'immensa foresta bruciava, e nel mezzo, una giovane ragazza con capelli neri come la notte, proprio come me, stava combattendo contro una forza che sembrava provenire da un altro mondo. La visione si fece più chiara: la ragazza era destinata a scegliere il destino del regno, ma solo se fosse riuscita a domare il fuoco e la natura che albergavano dentro di lei.
E poi, nella visione, apparve un volto che non avevo mai visto prima: la regina. Ma non era lei. Era una versione più giovane, con gli occhi pieni di una brama inconfessabile, e le mani macchiate di sangue.
La visione svanì, lasciandomi senza fiato.
"Cos'è questo?" chiese Louis, vedendo il mio viso impallidito.
Non riuscivo a rispondere subito. Le parole della visione mi giravano nella testa, ma una cosa era chiara: mia madre sapeva tutto. Il destino che mi aspettava non era solo un richiamo della natura, ma una lotta per il controllo del regno. E la regina... la regina era pronta a sacrificare tutto per il suo potere.
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La fiamma e la foresta
ActionIl regno di Eldralore è sull'orlo del caos. Un'antica profezia parla di un potere capace di unire la natura e la distruzione, incarnato in un'erede del sangue reale. Quando Anna scopre i suoi poteri legati al fuoco e alla natura, diventa il fulcro d...