11: l'alleanza tradita

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Non appena il custode ci svelò la verità sulla chiave, sentii che qualcosa stava cambiando dentro di me. Non era solo il potere che gli Antichi avevano lasciato nel nostro mondo; era la consapevolezza che il nostro destino fosse ormai intrecciato con quello di forze che non avremmo mai potuto comprendere appieno.

Il custode si avvicinò a Louis e mi fissò con occhi pieni di segreti. "Non pensate che sia finita. Il potere che cercate di distruggere non si lascia fermare facilmente. La regina non è l'unica con cui dovete fare i conti. C'è qualcuno che sta osservando, pronto a tradirvi."

Prima che potessi rispondere, una fitta oscurità calò sulla caverna, come se il cielo stesso stesse rispondendo alle sue parole. Una figura si materializzò nella penombra, una figura che riconobbi all'istante.

"Alaric!" gridai, incredula. Non c'era più il volto che avevo imparato a conoscere. I suoi occhi, normalmente pieni di saggezza, erano ora pieni di gelo e malizia.

"Mi scuso per il ritardo," disse, la sua voce trasformata in un sussurro velenoso. "Ho aspettato troppo a lungo, ma adesso è il momento di restituire il favore."

Louis cercò di estrarre la spada, ma Alaric l'afferrò con una velocità sorprendente, bloccandola facilmente con un solo gesto. "Pensavate davvero che un uomo come me fosse vostro alleato?" ridacchiò, mentre l'aria intorno a noi sembrava stringersi. "Io sono sempre stato uno degli Antichi, ragazzi. La regina non è l'unica a volere il dominio su questo mondo."

Il tradimento di Alaric ci colpì come un fulmine. Non avevamo scampo, e il custode, che ora sembrava confuso, ci osservava impotente. Alaric fece un passo indietro, e il muro di pietra si richiuse dietro di lui, lasciandoci nell'oscurità.

La fiamma e la forestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora