5: La profezia perduta

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L'aria nella cripta era densa di mistero, eppure, mentre mi allontanavo dall'altare, un peso più grande gravava su di me. Non era solo il libro che tenevo nelle mani, né la visione che mi aveva attraversato come un lampo. Era la consapevolezza che la mia vita, il mio destino, erano legati a qualcosa di molto più grande di quanto avessi mai immaginato. La regina non era solo la madre che conoscevo, ma una donna che nascondeva il cuore di un impero che si sarebbe presto spezzato.

Louis mi guardava con ansia. "Cosa hai visto, Anna?"

Non riuscivo a parlare subito. Le parole mi sfuggivano. La figura che avevo visto nella visione, la giovane me, così simile a ciò che ero, eppure così distante... era come se una parte di me fosse già stata preparata per quel futuro, un futuro in cui il fuoco e la natura non sarebbero stati solo poteri da controllare, ma strumenti di guerra. E mia madre, quella versione più giovane e crudele, aveva avuto un ruolo in tutto questo. Ma qual era il suo obiettivo?

Mi girai verso Louis, il cuore pesante. "Mia madre... lei lo sapeva, Louis. Tutto. La visione... era una profezia."

Louis non sembrava sorpreso, ma la sua espressione si fece più seria. "E cosa diceva questa profezia?"

Il libro tremava leggermente tra le mie mani, come se anche lui avvertisse il peso delle rivelazioni che avevo appena ricevuto. "La profezia parla di una ragazza con il potere di dominare il fuoco e la natura, destinata a decidere il destino del regno. Ma non è tutto. La ragazza deve scegliere tra due cammini: uno che la porterà alla salvezza, e uno che la condurrà alla distruzione. E mia madre, in qualche modo, è coinvolta."

Un brivido mi percorse la schiena. "Lei ha cercato di distruggere il regno, Louis. Non solo per il suo potere, ma per qualcosa di molto più grande. Per qualcosa che non ha mai voluto che io scoprissi."

Louis si avvicinò, il suo sguardo pieno di preoccupazione. "E cosa intendi fare ora?"

Per un momento, non sapevo cosa rispondere. Le forze in gioco erano enormi, e io mi sentivo come se fossi intrappolata in un gioco di potere che non comprendevo appieno. La mia madre, la regina, la donna che mi aveva cresciuta e protetta, ora era una figura oscura, un enigma da decifrare. Ma non potevo fermarmi. Non più.

"Devo confrontarmi con lei," risposi, la voce determinata. "Devo sapere la verità. Se lei è coinvolta in questa profezia, se ha nascosto qualcosa, allora non possiamo continuare a ignorarlo. Dobbiamo scoprire cosa sta facendo, e se necessario, fermarla."

Louis mi guardò a lungo, come se stesse cercando di capire se fossi davvero pronta. Alla fine, annuì. "Ci aiuterò, Anna. Dobbiamo farlo insieme."

Non ci fu altro da dire. Sapevamo entrambi che il nostro futuro sarebbe stato segnato da quella decisione. Ma qualcosa dentro di me mi diceva che non sarebbe stato facile. La regina non sarebbe stata così facilmente sconfitta. E c'erano forze più oscure che stavano già preparando la loro mossa.

Quando uscimmo dalla cripta, il castello sembrava diverso. Più silenzioso, più minaccioso. Le mura che avevo conosciuto per tutta la mia vita ora sembravano nascondere segreti, come se le stesse respirando insieme a me. Il mio cuore batteva forte. Non avevamo molto tempo.

Improvvisamente, un rumore sordo provenne dal corridoio. Una figura alta e sinistra emerse dalle ombre. Era il vampiro Alaric, che ci aveva avvertito. Ma ora il suo aspetto era cambiato. I suoi occhi rossi brillavano in modo innaturale, e il suo passo era più pesante, come se portasse il peso di una conoscenza che noi non avevamo ancora.

"Se state cercando risposte," disse Alaric con voce bassa, "siete venuti nel posto giusto. Ma dovrete essere pronti a fare sacrifici."

Louis si mise subito in guardia. "Che tipo di sacrifici?"

Alaric sorrise, ma non c'era nulla di amichevole in quel sorriso. "La regina ha cercato di manipolare il destino per secoli. Ma non è la sola. Ci sono altri, più antichi di lei, che ora cercano di riscrivere le leggi della magia e della vita stessa. La tua lotta, Anna, non è solo con tua madre. È con quelli che sono venuti prima di lei."

"Chi sono questi 'altri'?" chiesi, cercando di non tremare davanti a lui.

Alaric si avvicinò, la sua voce un sussurro. "Li chiamano gli Antichi. Creature che una volta dominavano questo mondo, e ora cercano di risorgere. La tua connessione con la natura e il fuoco è più potente di quanto tu pensi. Ma se non ti preparerai, se non accetterai ciò che sei destinata a diventare, non sopravviverai."

Il vampiro si voltò e scomparve nell'ombra, lasciandoci soli, ancora una volta, a riflettere sulle sue parole.

La fiamma e la forestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora