Sky of a million stars - capitolo 19

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Who cares if one more light goes out?
In the sky of a million stars
It flickers, flickers
Who cares when someone's time runs out?
If a moment is all we are
We're quicker, quicker
Who cares if one more light goes out?
Well I do

- Linkin Park -


Nonostante tutto lui era l'unico che si fosse ricordato di farmi gli auguri per il mio compleanno.
Nemmeno i miei genitori si erano ricordati di questa data...
Il biglietto mi aveva fatta piangere non solo per gli auguri ma anche per il suo contenuto.
Non avrei mai pensato che Jacob scrivesse delle cose 'dolci'.
Quando stavamo insieme l'unica cosa che mi aveva scritto era una lettera ma poi mi aveva confidato che lo aveva aiutato Kate quindi non potevo considerarlo pienamente un suo lavoro.

"Piccola, anche se le cose sono cambiate, spero che tu possa trovare ogni felicità che meriti. Sei una persona speciale e ti auguro che la vita ti sorrida sempre. Ti amo.
Jacob."

Leggevo e rileggevo il biglietto cercando di comprenderne il significato.
Cercavo di capire cosa intendesse con "spero che tu possa trovare ogni felicità che meriti".
Per tornare ad essere felice e quindi ritrovare quell'emozione che tutti chiamano gioia o felicità avevo bisogno di lui.

Sapevo che poteva suonare in modo bizzarro ma io avevo bisogno del sole che portava via tutte le nuvole che creavano una tempesta nel mio cuore.
Lui in pochi mesi aveva eliminato tutte le mie insicurezze, le mie paure.
Mi aveva ridato la calma che mi era stata tolta qualche anno prima.

Quando ho visto quel ti amo scritto nel bigliettino ero felice.
Teoricamente il ti amo non si dice a caso ma ha un significato più profondo.
Io speravo con tutto il mio cuore che lui mi amasse ancora e che non lo avesse scritto per sprecare dell'inchiostro.

Avevo le mani che tramavano ma decisi di farlo lo stesso.
Presi il telefono, misi la password, andai su contatti e lo chiamai.
All'inizio non rispose ma quando ormai avevo già perso le speranze sentì una voce parlare.

Chiamata tra Jacob e Allison.
J. "Tutto bene?"
A. "Si, te?"
J. "Anche io, perchè mi hai chiamato?"
A. "Ho visto il biglietto che hai lasciato devanti a casa mia e volevo ringraziarti"
J. "Non ti ho lasciato nessun biglietto"
A. "Non sai mentire. La calligrafia era la tua, la riconoscerei tra mille"
J. "E quindi? Mi hai chiamato solo per ringraziarmi?"
A. "Si"
J. "Ciao Allison, ed elimina il mio numero dalla rubrica. Non ti voglio più sentire ne vedere"
Fine chiamata.

Non ci credevo. Jacob mi aveva detto seriamente quelle cose?
Io pensavo che mi ammasse ancora. Un lato di me voleva credere che un giorno saremmo tornati insieme.

Non lo capivo...
Prima mi scriveva un biglietto dove mi faceva gli auguri e mi diceva che mi amava.
Poi, quando lo chiamai mi trattò male. Lui doveva per forza comportarsi in questo modo?
Quanto desideravo tornare a qualche mese o anno prima...
Jacob aveva sempre avuto due personalità ma quella da persona arrogante e maleducata non me la mostrava da un po' di tempo.
Io mi ero innamorata di lui. Mi piaceva il suo lato dolce e a volte anche quello da persona strana e arrogante ma, come una ragazza normale, volevo che ci fosse un limite.

Ormai eravamo tornati a qualche mese prima e mi faceva male.
Ormai dovevo andare avanti per entrambi.
Per me perchè non volevo più soffrire e per lui perchè doveva coostruirsi una sua vita dove io non ero inclusa.

Pensai a quando ero a New York.
Se non fosse accaduta la litigata con Kate e Taylor proabilmente sarei rimasta lì.
Dopo tanto tempo ero di nuovo felice ma come sempre mi ero fidata delle persone e ho sofferto.

Perchè mi sono fidata di loro?
Dopo quello che era successo con Liam facevo fatica a relazionarmi con le persone ma con loro era diverso.
Kate la conoscevo da quando ero piccola e di lei mi fidavo ciecamente ma sbagliavo.
Taylor la conoscevo solo da qualche mese ma volevo fiarmi e appena ho inziato mi ha 'tradita'.
Jacob era il ragazzo che mi aveva rubato il cuore, colui che si era impossessato dei miei sentimenti e che mi aveva guarita.
Lui era il ragazzo che veniva definito da tutti come lo stronzo e io non posso dare torto a queste voci.
Quando lo avevo conosciuto lo era ma poi era diventato dolce e gentile.
Mi mancava questo suo lato di quando stavamo insieme.
Edward era il mio migliore amico, ma potevo fidarmi?
Ormai facevo fatica anche solo a credere che il mio vero nome fosse Allison.
Le bugie ormai facevano parte della mia vita.
Tutti le persone che conoscevo mi avevano mentito almeno una volta nella mia vita.

Mi sedetti sul divano e mi resi conto di avere le guance bagnate.
Avevo pianto?
Io ero una ragazza forte, cosa mi stava succedendo?
Non potevo stare male per certe persone ma soffrivo lo stesso.
Volevo riuscire ad odiarlo ma come facevo ad odiare una persona che amavo con tutta me stessa?

Piansi non so per quanto tempo ma, alla fine, decisi di alzarmi e chiamare Edward.
Non lo avevo avvisato che me n'ero andata da casa sua.
Quando accesi il telefono vidi tre messaggi.
Due erano di Edward e l'altro era di mia mamma.
Come mai mi aveva scritto?

Decisi di rispondere prima ad Edward che mi aveva scritto.

"Nana, dove sei?"
"Nana preparati che ti devo portare in un posto"

Il primo messaggio me lo aveva mandato un'ora prima. Il secondo, invece, lo aveva mandato un quarto d'ora fa.
Decisi di rispondergli:

"Ok, come mi devo vestire?"
"Comuque sono a casa mia"

Ero in crisi perchè non sapevo cosa mettermi.
Fortunatamente rispose dopo 5 minuti.

"Mettiti qualcosa di semplice"
"Passo a prenderti tra mezz'ora"

Cosa intendeva con qualcosa di semplice? un vestito o una mglietta e dei jeans? dove voleva portarmi?

Mentre pensavo a tutto questo decisi di andare in camera e scegliere cosa indossare.
Fuori non faceva molto freddo ma c'era un po' di vento quindi optai per un paio di jeans semplici e una felpa grigia.
Presi le mie amate Air Force bianche e le indossai.

Stavo andando in bagno per truccarmi quando sentì il citofono.
All'inzio pensai che fosse Edward così scesi ad aprirgli.

Quando aprì la porta mi cadde il telefono che avevo in mano.

Cosa ci faceva qui?

- Spazio Autrice -

Ciaooo, come state?
Vi è piaciuto il capitolo?

Chi è la persona che si è presentata sotto casa di Allison?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo.

(CONSIGLIO PER IL PROSSIMO CAPITOLO: preparate una tisana rilassante e i fazzoletti)

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The Storm In Her EyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora