Maybe we got lost in translation
Maybe I asked for too much
But maybe this thing was a masterpiece
'Til you tore it all up
You know I didn't mean to ruin you- Taylor Swift -
Fui sempre la seconda scelta di qualcuno, sempre. Lo sapevo, lo sapevo fin da quando ero bambina, quando mi facevano sentire che, se solo ci fosse stato qualcuno migliore, mi avrebbero lasciata per lui. Pensai di aver finalmente trovato qualcuno che non mi usasse, che non mi trattasse come una riserva. Ma mi sbagliai. Fui sempre la seconda scelta. La riserva. Quella persona che c'era quando non c'era altro da fare. Mi chiesi spesso se la colpa fosse mia o degli altri, ma non riuscì mai a dare una risposta definitiva. Mi trovai sempre a fare delle domande, ma mai a trovare le risposte.
A volte ci rimasi male, ma altre volte mi convinsi che forse mi ci ero abituata. In fondo, la vita ti insegnò a fare i conti con ciò che ti capitava, giusto? Negli anni, permisi a poche persone di entrare nel mio cuore, ed è stato come costruire una fortezza impenetrabile attorno a me. Uno scudo che mi proteggeva, ma che alla fine non fece altro che distruggermi. L'unica persona che riuscii a far entrare nel mio cuore mi fece a pezzi. Eppure, ogni volta che ci pensai, mi chiesi: perché l'avevo fatto entrare? Perché avevo deciso di fidarmi? Lo feci consapevolmente, con gli occhi ben aperti, eppure mi distrusse.
Ormai furono giorni che mi sentivo così, e nessuno sembrò accorgersene. Neanche mio fratello, che mi conosceva come nessun altro. Ogni mattina, quando mi svegliavo, mi trovavo a indossare una maschera, una faccia che non era la mia, una persona che non esisteva più. Mi svegliavo e ogni giorno interpretavo una Allison che era morta, una persona che aveva perso se stessa lungo il cammino. E mi faceva male, faceva male vedere che nessuno se ne accorgeva, che nessuno si fermava a guardarmi davvero. Come avrebbero potuto capire cosa stavo vivendo, se nemmeno io ero in grado di esprimere a parole cosa mi stava succedendo dentro?
Avrei voluto urlare, gridare a tutti la verità, ma non ebbi la forza. Mi tenni tutto dentro e soffrii in silenzio. Poi, quando il peso diventò insopportabile, esplosi. Mi sentii come se stessi affogando, come se il mondo stesse premendo su di me.
Stavo per farlo, lo sapevo. La lametta era lì, fredda e silenziosa, pronta a togliere tutto il dolore che mi stava soffocando. Ogni volta che pensavo a quanto fosse insopportabile, quanto pesasse il mio cuore, sentivo che non c'era altro modo per fermarlo. Non c'era più via di scampo. Avevo perso tutto: me stessa, lui, ogni speranza di trovare una via d'uscita.
Poi, improvvisamente, un rumore. Un suono proveniente dalla cucina, flebile, ma abbastanza forte da distogliere la mia attenzione. La lametta cadde sul lavandino e mi ritrovai a correre, a correre senza pensare, senza sapere nemmeno cosa stesse succedendo. Ogni passo, più pesante del precedente, mi avvicinava a quel suono. Mi fermai nel corridoio, con il cuore in gola.
Quando vidi mio fratello, steso lì, immobile, con il volto pallido come la neve, tutto il resto si fermò. Il mondo intero cessò di esistere. Mi avvicinai, tremante, con il respiro bloccato in gola. Lo toccai, cercando di percepire il minimo segno di vita, ma non c'era nulla. Niente. Il suo corpo era gelido, senza vita. "Adam!" urlai, ma la mia voce si spense nel nulla. Lo chiamai di nuovo, ma non rispose. Non poteva rispondere.
Il panico mi assalì in un attimo. Il mondo sembrò crollarmi addosso. Corsi al telefono, le mani tremanti, cercando di comporre il numero dell'ambulanza, ma la mia mente non riusciva a concentrarsi. Finalmente, dopo quello che mi sembrò un'eternità, riuscì a chiamare. "Aiuto! Mio fratello! È steso a terra! Non respira!" Strillai, mentre il fiato mi veniva meno.
L'ambulanza arrivò, ma il tempo sembrò dilatarsi. Ogni secondo che passava, la mia speranza svaniva, lasciandomi con il vuoto. Mi portarono in ospedale, ma anche se la corsa era frenetica, sentivo che la mia vita stava già finendo. Mio fratello era tutto per me, ed ora… era come se l'universo stesso mi avesse strappato via l'ultima cosa che avevo.
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The Storm In Her Eyes
Storie d'amoreAllison Parker è una ragazza apparentemente perfetta: una studentessa diligente, un'amica leale e una figlia modello. Ma dentro di sé nasconde segreti oscuri e tormentati, un'anima lacerata da un passato che nessuno conosce. Da anni, il suo cuore è...