~Il sogno e il fato~

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Riuscì ad addormentarmi ma non fu una notte tranquilla, feci un sogno strano e mi sentivo strana...
Nel mio sogno predominava una luna piena e un cielo limpido e brillante dalla luce inebriante delle stelle ma sopratutto di quella meravigliosa luna che mi eccitava e contemporaneamente preoccupava, mi sentivo piena di energie, ma anche sola.
Senza un gruppo, o in questo caso...BRANCO!
Ecco chi sono.

Mi chiamo Jane McBennet e faccio parte di un branco di lupi mannari dell'Inghilterra, I BlackBrothers purtroppo sono rimasta sola senza saperne il motivo, l'amnesia dell'altra notte mi tormenta.
Non so come poter reagire.

Non conosco le motivazioni del mio giro nel bosco e del perché fossi sola, fatto sta che ero riuscita a sopravvivere, ma non so per quanto ancora ne sarei stata in grado.

Mi svegliai di soprassalto, avevo sentito un ululato, ciò mi preoccupava, forse avevo sbagliato a sotterrare la testa di lupo vicino alla casa, magari l'odore così forte attirava ancora i predatori.

Guardai fuori dalla finestra e notai che continuava a nevicare anche se più lievemente, mi cadde l'occhio su delle orme di animale che infastidivano la vista della soffice neve.
Uscii e un brivido mi sopraggiunse, faceva freddo ma non era quello che mi fece rabbrividire, era la scia di sangue che vedevo scomparire oltre l'orizzonte e che sulla neve sembrava un sacrilegio a crearmi nausea e la pelle d'oca dal terrore.

Mi osservai intorno, all'erta e sull'attenti per difendermi o attaccare quando notai che degli sgraffi profondi avevano frastagliato e distrutto la corteccia di alcuni alberi, sembravano proprio quelli di un lupo.

Ora un dubbio mi ronzava nella testa, se seguivo la scia di sangue avrei abbastanza probabilmente trovato del cibo visto che i lupi stanno sempre vicino alla loro carcassa ma avrei potuto anche trovare un degno avversario con cui contendermi la colazione, se invece fossi rientrata o fossi andata a cercare da altre parti era più che certo che sarei morta o dal freddo o dalla fame, anche se era più probabile che sarei morta di fame visto che se mi trasformo ho una coltre di pelo a coprirmi.

L'istinto mi disse di seguire la scia, mi trasformai e corsi cosi veloce da sentire il vento nelle orecchie.
Arrivai ad un bivio e la scia continuava da entrambe le parti, i predatori ora erano diventati due ma non riuscivo a capire se la preda era stata separata o se uno dei predatori si era ferito lottando.
In ogni caso dovevo stare attenta non sapevo chi o cosa mi sarei potuta trovare davanti.

La luna della luna ancora presente nel cielo nuvoloso mi stava guidando.

~La rosa rosso sangue~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora