~Un salto nel passato~

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"Vede signorina...in questa foto ci siete voi e vostro padre...avete preso il colore dei capelli da lui...quel magnifico rosso/arancione e quelle onde ribelli...ora sembrate lui in versione femminile...mentre nel comportamento siete proprio uguali a vostra madre...non avete peli sulla lingua..."
Quest'uomo...mi raccontava la mia vita passata...con un caldo sorriso sulle labbra...mi faceva sentire a casa...forse con lui avevo legato molto da bambina...forse lui sapeva come approcciarsi a me...
"Mi ricordo anche quella volta che in un pomeriggio fresco d'autunno voi tre siete usciti e avete fatto una lunga passeggiata...dopo un po' quando stavate tornando voi eravate mano nella mano con vostra madre che come sempre era vestita con un lungo vestito bianco e un cappotto fino alle ginocchia rosso con i capelli neri tirati su in una crocchia, mentre voi avevate un vestito rosso con una giacca marroncina lunga e quei meravigliosi capelli al vento...vostro padre signorina vi voleva un gran bene e si notava da come vi guardava pure quando era trasformato in lupo...eravate una famiglia bellissima..."
Ma tutto d'un tratto il sorriso dell'uomo si spense e la lucentezza dei suoi occhi si trasformò in tenebra...sentivo che qualcosa di tutto quello che era successo non andava bene...
"Ma quella stessa sera...una tragedia avvenne...due persone...più precisamente un uomo e una donna entrarono nel castello...non erano ne vampiri ne licantropi...erano persone normali perciò il patto che avevamo fatto con il re a quel tempo...era che potevamo vivere in quel luogo, ma anche se fossi stati attaccati da umani...non avremmo potuto difenderci come lupi...dovevamo difenderci come persone normali...e ciò per noi era alquanto impossibile perché non eravamo abituati...mentre l'uomo cercava di attaccarci la donna salì le scale e entrò nella camera vostra e dei vostri genitori...e li..."
Un silenzio terribilmente pungente si fece strada tra le parole piene di paura, rabbia, disprezzo e odio...ma sopratutto...malinconia...ciò che, anche se non ricordavo molto della mia infanzia e della mia adolescenza fino ai 18 anni, provavo anche io...ed era orribile provare quel tipo di emozione...non ne ero abituata...e speravo di non abituarmici mai...
"E li sentimmo delle urla di sofferenza strazianti...e dopo completo silenzio...fino a che il rumore di un vetro rotto ci fece sobbalzare...e l'uomo riprese a correre sparendo nell'ombra...mentre io e un'altra cameriera salivamo su e vedemmo l'orrore più spaventoso di tutti...i vostri genitori erano stati uccisi...e voi eravate scomparsa..."
In quel momento il mondo mi cadde addosso...ma volevo sapere anche se ero a conoscenza del fatto che mi avrebbe fatto male...
"Ti prego continua se sai altro...devo rimediare alla mia amnesia..." Dissi con tono comprensivo e triste...ma guardandolo negli occhi piena di speranza...
"La cercammo in lungo e in largo ma ovviamente non potevamo andare ovunque...quando un giorno d'inverno notai una piccola casetta sepolta dalla neve...aveva le luci accese e un piccolo sentierino davanti alla porta...guardai dalla finestra e la vidi a giocare davanti al camino con un uomo...quello dell'aggressione...e una donna rideva seduta su una sedia a fare vestitini in lana...si notava che era felice...in quel momento scelsi una cosa che pensavo di non essere in grado di fare...la lasciai con quella famiglia anche se erano i vostri rapitori...ma io l'avrei controllata giorno e notte...era sempre sotto il mio occhio vigile...fino a che non andò a scuola...e li non potevo controllata...quindi chiesi se potevo avere un lavoro da bidello per starle più vicino...cominciai a lavorare e li ogni tanto ci mettevamo a parlare...notai che stava crescendo bene...e continuava a diventare sempre più intelligente e bella...circondata da amiche e amici...poi qualche giorno prima del suo sedicesimo compleanno sentiste i vostri genitori adottivi parlare del giorno in cui vi hanno rapita e lei si arrabbiò tantissimo...passarono giorni e non si calmò...fino a che arrivò il giorno del vostro compleanno e diceste a loro che volevate sapere se loro erano i vostri veri genitori...anche perché non gli assomigliavate per niente...ma voi sapevate già la verità...volevate dargli un'opportunità in più...ma la sprecarono..."
Ancora una volta il silenzio sopraggiunse...
"E mentre voi stavate per esplodere di rabbia, per la prima volta in tutta la vostra vita vi trasformaste davanti agli occhi increduli e impauriti di quelle persone...essendo la prima volta non avevate ancora il controllo di ciò che facevate...e quindi gli uccideste...appena ve ne rendeste conto scappaste e vi nascondeste nel bosco per ben due anni...ma la gente vi vedeva perché non eravate cauta nell'andare in giro trasformata...e quindi cominciò una terribile caccia al lupo mannaro...che finì col ferirvi gravemente e a quanto pare a farvi perdere completamente la memoria...mentre eravate svenuta e sanguinavate mi stavo per precipitare da voi quando altri lupi mannari vi accerchiarono e vi presero portandovi lontano da me...lontano dai posti in cui io potevo arrivare...ma a quanto pare hanno fatto un buon lavoro...sono fiero di come siete diventata signorina...siete una donna forte e coraggiosa..."
Lo disse con un sorriso contagioso...tanto che non mi accorsi che stavo sorridendo anche io...ma poi scoppiai a piangere...ora non avevo neanche più I BlackBrothers perché ero voluta scappare io...dovevo trovarmi un altro posto in cui andare e per ora il castello sarebbe stato un ottimo nascondiglio...

~La rosa rosso sangue~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora