Don't know

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E Michael era lì, immobile, continuando a sentire i lamenti di Luke, che stavano riempendo non solo la stanza dove era chiuso, ma il cuore del ragazzo più grande di malinconia.
Non sapeva cosa fare, se far finta di niente, sapendo di non potersi avvicinare più di tanto al ragazzo dagli occhi color ghiaccio, per paura che potesse rompersi ad un improvviso "attacco", o se urlare Anchetumipiacietroppo, tutto d'un fiato.

Eh già, il ragazzo che sembrava forte e convinto era in preda alla confusione più totale, soprattutto per queste nuove sensazioni che solo Luke riusciva a trasmettergli.

Il suo primo bacio non voleva nemmeno ricordarlo. Voleva cancellarlo dalla mente, ma tutto questo glielo fa riportare a galla.

Solo poche parole, Alcool, Bottiglia Vuota, Gioco.
E così che lui, ingenuamente, fece scontrare le sue labbra con quelle di una ragazza, anche lei ubriaca.
Ricorda ancora il sapore tremendo del whisky che "contrastava" con il martini.

Non vuole considerarlo tale, ma le altre persone lo sanno. Tutti sanno tutto di Michael Clifford. E questa cosa lo infastidiva.
Ma adesso, gli importava solo di tenere stretto a se il ragazzo dai capelli come il sole, come le stelle che brillano nel buio, come i capelli dell'altro.

Prese un grosso respiro, e bussò lievemente sulla porta di legno, nella speranza che essa si aprisse. E così successe.

Questa porta rivelò un ragazzo, il ragazzo, con due occhi gonfi, con ancora il velo di lacrime che coprivano l'azzurro, che sembrava esser blu, delle sue iridi.
Le sue guance erano bagnate, i suoi capelli arruffati che sparavano ovunque, contrastavano con il sorriso falso che spuntava sulle sue labbra.

E il ragazzo dai capelli color pece non capiva quel suo cambio di umore.
Voleva dire qualcosa, doveva dirlo, quel silenzio stava uccidendo entrambi.

Ma decise di provare a soffocare.
Solo un passo, divideva il biondo dal tinto, e il secondo si sporse in avanti, facendo unire le loro labbra in un vero bacio.

Ora era Luke ad essere pietrificato dal gesto insolito che Michael stava compiendo, ma non si mosse, preferendo chiudere gli occhi lasciando che le farfalle nello stomaco esplodessero in mille fuochi d'artificio.
E anche Michael finalmente si sentiva completo. Quel pezzo di puzzle che di solito viene perso, lasciando il buco al centro del disegno, rendendolo incompleto, venne riempito da una copia dello stesso puzzle, che incastrati insieme tendevano tutto unito.

Fu lo stesso Michael a sciogliere quella magia che aveva incantato entrambi, arrossendo violentemente.
Forse Luke non voleva (ma che in realtà desiderava parecchio) e si maledì mentalmente per aver compiuto quell'atto così...frettoloso.

Ma il biondo sorrise, contagiando anche l'altro, in questo loro nuovo piccolo mondo. Solo lui, Luke e... Tré.

Gentaglia
ALLORA IO ZONO VIVO, ZONO UN RAGAZZO HAPPY E SONO IN RITARDO AD AGGIORNARE :(
(Ho un ragazzo rompicoglioni, ma é troppo smzhzkavaksniz.)
E PER FINIRE, VI RINGRAZIO TUTTI E VI AMOH.
ADDIUEEUE

The Cat • MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora