Il ragazzo dai capelli color pece camminava per le strade affollate di Sidney, sotto il sole che illuminava sulla sua pelle diafana, che faceva brillare I suoi smeraldi.
Teneva le mani nelle tasche dei suoi amati skinny jeans rigorosamente neri, e qualcuno spesso gli chiedeva come facesse a non patire il caldo.
Semplicemente provava a resistere, come per "onorare" il suo stile punk.
Si guardò intorno, osservando le persone che camminavano per i marciapiedi, guardare come la gente parlava dei propri affari, forse in parte importanti, in un posto così aperto.
Aperto, è questo uno dei tanti modi in cui veniva descritto Michael. Tutti sapevano tutto di lui, e tutti parlavano di tutto, con lui.
E in verità preferirebbe avere qualche cosa nascosta, non per essere misterioso sotto lo sguardo dei tanti seguaci che aveva, ma per avere qualcosa di suo.
Abbassò il capo verso le sue Dr. Martins, anche esse nere, e si mise a riflettere.
Lui aveva qualcosa di suo, di nascosto. Aveva la sua pallina di pelo bianca, Trè.
I suoi pensieri si spostarono poi su una persona.
Luke.
Luke era suo?
Era il suo piccolo segreto?
Lo considerava piccolo, non solo per quell'anno di differenza, ma per il fatto che, anche se era poco più alto di lui, era più fragile.
Aveva un sottile corpo, le gambe parevano quelle di una ragazza, il che non dispiaceva al ragazzo, la vita stretta, anche se aveva le spalle larghe e le braccia poco muscolose.
E piccolo non solo fisicamente.
Non era la prima volta che vedeva il biondo, certe volte si perdeva a fissarlo durante le lezioni.
Michael era stato bocciato il primo anno, quindi si ritrovava nella sua stessa classe.
Lo guardava mentre stava in silenzio a seguire la professoressa, a fare un piccolo sorriso al posto di un saluto quando una loro compagna di classe lo salutava.
E non solo, lo vedeva nei corridoi mentre si stringeva nelle spalle terrorizzato, mentre si schiacciava per passare tra gli altri ragazzi, ma soprattutto quando i bulli lo prendevano di mira.
E quando succedeva, Michael stava male. Aveva sempre provato a difenderlo indirettamente, certe volte ci litigava con quei ragazzi, per dirgli di lasciarlo stare, rischiando pure di essere pestato.
E non sapeva come mai faceva questo per un perfetto sconosciuto.
E quando conobbe Luke, esplose.
Era fantastico, per Michael.
Non si accorse nemmeno del tempo passato a pensare che si ritrovò di fronte la sua dimora, una casa modesta a un piano.
Provò ad abbassare il pomello della porta, ma era chiusa.
Aggrottò le sopracciglia, ci solito i suoi genitori lo avvertivano quando uscivano.
Fece scivolare una mano nella tasca sinistra dei pantaloni e sfilò la chiave che i genitori gli avevano duplicato e aprì la porta, facendo qualche passo all'interno e chiudendola dietro di se.
Non era solo.
Un piccolo animaletto che stava dormendo appallottolato a terra aprì i suoi occhioni azzurri, stiracchiandosi il corpo, tirando le zampette, per poi sbagliare teneramente.
Il ragazzo sorrise, sedendosi a gambe incrociate vicino il micio. -Buon giorno micino.- sussurrò, accarezzandogli il pelo. Trè si alzò sulle due zampe e con le zampe posteriori si aggrappò sulla gamba del ragazzo, provando ad arrampicarsi.
Michael mise entrambe le mani sul ventre del gattino, e si sdraiò a terra tenendolo in aria, abbassandolo poi sul suo petto.
Dopo quel bacio, Luke e Michael non si parlarono, e appena il moro scese le scale il biondo gli disse di prendere Trè.
I suoi genitori inizialmente insisterono per portarlo via, ma il ragazzo ci era talmente affezionato che promise ad entrambi che si sarebbe preso cura lui del micio.
Il gattino si sdraiò sul petto di Michael, chiudendo nuovamente i suoi occhi Luke.
Il ragazzo gli aveva nominati così, Occhi Luke, perchè gli ricordavano tanto i suoi diamanti, gli ricordavano lui, la pietra piú preziosa.
Fissò il soffitto, pensando a cosa stesse facendo in quel momento il biondo.
Forse stava studiando, forse era da un amico.
E si sentiva un poco geloso, perchè lo voleva per se, ma così sarebbe stato troppo egoista.
Ma I suoi occhi erano oramai incantati nel vedere I suoi, così vicini,
voleva sentire il suo cuore battere insieme al suo per creare quel ritmo perfetto,
Voleva sentite le sue dita affusolate sulla pelle, perchè gli creavano brividi dietro la schiena,
Voleva stringere a se quel piccolo corpo,
Voleva ancora sfiorare quelle sottili e screpolate labbra con le sue rosse e carnose,
Voleva semplicemente lui, con se.
Bien
Un po di pensieri di Kitten col Cat
(Cos) non fanno male. (?)
Cooomunque, vi rivelo chi ezzere ragazza di China man (devo smetterla)
AAAAALLORA, la ragazza è praticamienta mia sorella.
YeH.
È veramente zimile a Lucazzo Hemminchia (questa non é una mia trovata, è una sua inventiva, picchiate lei) ed è fissata con Calum da quattro anni, sooooooooooo
I Melum. (????????)
Megan e Calum
calumegan
Mmmmmmmmh
Oks
Stalkeratela un poco, si chiamisce YouSavedMeCalum e fa storie.
Fa cose.
Beh. Ok. La smetto, addioh.
~MichaelButNotClifford
