Un altro colpo, un altro gemito di dolore. Le urla, le immagini sfuocate, le mani tremanti, i capelli spettinati.
Luke si accasció a terra, riparandosi la faccia con la poca forza che aveva.
Le risate lo stavano circondando, si sentí girare la testa, e appoggió una mano a terra tenendosi l'altra sullo stomaco. Respirava a fatica, il cuore batteva come un treno in piena corsa, senza freni, che rischia di scontrare ed esplodere.
Un altro calcio, un altra lacrima. Buttó la testa sul pavimento sporco e freddo, guardando a fatica le mattonelle verdi a chiazze nere.
-Hey Clifford vieni anche tu a divertirti.- Luke sentí dei passi farsi piú vicini, e alzó lo sguardo al cielo, vedendo due smeraldi brillare tra tutti gli altri occhi. Un altra cosa notó, prima che le sue palpebre chiudevano i suoi occhi.
La chioma blu.
Ora non era piú l'alba, il sole che splendeva e dava luce ad un giorno nuovo, ma bensí era la notte, quella che Luke tanto amava, quel momento dove lui poteva stare da solo, e pensare a tutto, a perché le persone sono cosí crudeli, a doppia faccia. Questa cosa non si saprá mai.
Continueremo a creare oggetti per uccidere noi stessi.
Si sentì sollevare e riaprì gli occhi, trovando I suoi occhi più vicini di prima. Michael lo stava portando via tenendolo in braccio a modo sposa, quasi volesse ammirare ogni suo lineamento, che per lui erano perfetti.
Luke boccheggiò qualche volta cercando le parole giuste da dire, perchè non si era mai immaginato questa situazione, un ragazzo stupendo che ti salva da un branco di tempisti, che ti urlano dietro, e che piano piano si arrendono all'inseguimento.
Si sarebbe aspettato una risata in più, un calcio in più, una lacrima in più. Invece, in quell'istante, per lui si era fermato il mondo, e finalmente stava iniziando a girare nel verso giusto. Un piccolo gesto, ma che puó avere un significato immenso. Mike smise di correre, e posó Luke su una panchina. Erano usciti da scuola, arrivando al parco.
-Grazie Michael..- sorrise timidamente.
-Non ringraziarmi.- Mike ricambió il sorriso, guardandolo negli occhi. Non potè fare a meno di pensare a quanto fosse naturale e perfetto quel sorriso, messo su un viso altrettanto meraviglioso.
Luke si avvicinò lentamente a lui chiudendo gli occhi, facendo unire le loro labbra perfettamente. Aveva capito che era il pezzo del puzzle mancante, che non doveva lasciarsi scappare.
-Luke?- Il biondo scosse la testa.
-Si? - Guardò Mike, capendo di aver solamente sognato ad occhi aperti.
-Andiamo dal nostro micio.-
Nostro. Questo era perfetto.
