Capitolo 12

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Apro l'anta dell'armadietto e nuovamente vedo cadere un foglio dai bordi irregolari, mi abbasso per raccoglierlo ed è piegato in due, lo apro e ne leggo il contenuto

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Apro l'anta dell'armadietto e nuovamente vedo cadere un foglio dai bordi irregolari, mi abbasso per raccoglierlo ed è piegato in due, lo apro e ne leggo il contenuto.

'Ciao Ally, volevo ringraziarti ancora per la giornata di ieri, i momenti che abbiamo passato insieme sono stati meravigliosi, grazie.
Nath.
Ps. La prossima volta cerca di non ribaltarti ;)'

Un sorriso spontaneo nasce sulle mie labbra, continuo a fissare il bigliettino ed a rileggere il contenuto, non so cosa abbia passato lui ma sono sicura che non sia nulla di semplice, nella sua voce avevo percepito tanto dolore, vorrei riuscire a capire perchè Jenni mi aveva detto che è scorbutico, guarda e risponde male. Sono sempre più confusa. Poso il bigliettino in una bustina insieme al precedente, in questi giorni me li porterò di sicuro a casa. Recupero i libri per le lezioni inserendoli nello zaino.

«Ciao Ally» la voce di Nath arriva alle mie orecchie, sussulto e chiudo l'armadietto di scatto, cammino a passo spedito verso di lui e non appena siamo vicini lo stringo in un abbraccio caloroso.

«Sono io a ringraziare te.» si raggela per un attimo ma poi avvolge le sue braccia attorno a me. «Ho apprezzato tanto il bigliettino.» non dice una parola e mi stringe ancora più a lui e appoggia la sua testa sulla mia.

«Per le prime tre ore non abbiamo lezione, i prof sono assenti.» sciogliamo l'abbraccio e lo guardo negli occhi «Ti va di andare nell'aula comune? Dopo dovrebbero salire anche Brandon e gli altri.»

«Certo, va bene, allora lascio giù i libri.»
Poso i libri nell'armadietto e lo seguo raggiungendo l'aula.

Entriamo e quasi è vuota, solo un paio di sedie sono occupate. Questa stanza mi da una sensazione di relax, nonostante ci troviamo a scuola. Le enormi vetrate lasciano entrare la luce naturale. Davanti ad esse c'è una scrivania con tre sedie. Sulla sinistra sono disposti due tavoli con tre sedie per lato. Sulla destra invece ci sono due grandi divani e davanti ad essi dei piccoli tavolini con degli sgabelli. Tutto sui toni dell'azzurro e bianco.

Raggiungiamo il secondo divano, quello vicino alla vetrata e non facciamo in tempo a sederci che la voce di Jacob risuona per la stanza.

«Ciao amico, ciao anche a te Ally.» sistema meglio lo zaino sulla spalla e si passa una mano sui capelli quasi del tutto rasati mentre ci raggiunge, seguito da Brandon, Elia e Stefan.

Ci sediamo e alla mia destra c'è Nath, invece sulla sinistra si è seduto Jacob, di fronte ci sono gli altri, Stefan è sullo sgabello, invece Brandon ed Elia hanno preso le sedie dalla scrivania davanti alla finestra.

«Oggi ci siete tutti agli allenamenti?» chiede Elia squadrando tutti i suoi amici. Si guardano straniti e poi è Stefan a prendere parola.
«Si, perché?»

«Oggi creeremo la formazione per la prossima partita fuori casa, la squadra che dovremmo affrontare è davvero forte. Dobbiamo impegnarci al massimo.» il suo tono di voce è molto serio. «E poi ci saranno i coach dei college, dobbiamo fare bella figura se vogliamo continuare seriamente con il football ed avere una borsa di studio.» batte ripetutamente il piede per terra.

Luce nell'oscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora