Lo squillo della sveglia perfora i miei timpani, afferro un cuscino portandolo sopra alla faccia e allungo una mano cercando di spegnerla alla cieca, ma l'unico risultato che ottengo è il mio telefono che cade per terra, sbuffo rumorosamente spostando il cuscino e lo raccolgo, per fortuna non si è fatto nemmeno un graffio.
Rimango a fissare il soffitto per pochi minuti ma il brontolio emesso dalla mia pancia mi convince ad alzarmi, infilo le ciabatte a forma di unicorno e mi dirigo in bagno per lavare la faccia e per cercare di svegliarmi. Una volta finito scendo le scale per raggiungere la cucina e a metà strada incrocio Aron, che ha una faccia più stravolta della mia, ci scambiamo solo un cenno con la testa dato che tutti e due odiamo parlare di prima mattina.
«Buongiorno Ragazzi, se volete per colazione c'è il tiramisù avanzato da ieri.» ci accoglie raggiante nostra madre, non so dove trovi tutte queste energie, solo Jasper ha preso da lei.
«Va bene mamma, grazie.» taglio corto ma le lascio un dolce bacio sulla guancia prendendo il piatto che ha in mano. Solo dopo aver fatto colazione o nel mentre, inizio a carburare e a parlare.
«Buongiorno fratelli come state? Emozionati per oggi? Oggi è una giornata...» Non fa in tempo a finire la frase che Aron lo interrompe.
«Jas fratello caro, ti voglio bene lo sai, ma ti prego mutati, mi sono svegliato da neanche dieci minuti e sai che non sopporto conversare appena sveglio.» una risata involontaria esce dalla mia bocca, e anche da quella di Jasper. Nonostante Aron sia il più allegro della famiglia al mattino è intoccabile.
Con la forchetta prendo una piccola porzione di tiramisù, la porto alla bocca e mi esce un mugolio, è delizioso. «Mamma ti sei superata.» non dice nulla ma si avvicina lasciandomi un bacio fra i capelli per poi ritornare appoggiata al bancone a sorseggiare il suo caffè mentre legge il giornale del giorno, come da sua abitudine.
«Jasper.» alza il viso puntando lo sguardo nella mia direzione «Io sto bene e si sono emozionata, tu?» mi ringrazia silenziosamente «Stessa cosa, lo sono ancora di più dopo aver saputo la storia dei nostri genitori.» accenno un sorriso.
Una volta finito di mangiare poso il piatto nella lavastoviglie, esco dalla cucina e saluto mio padre che sta seduto sul divano con il telefono in mano, contraccambia e un sorriso s'impadronisce del suo volto.
La sera
Ho passato tutto il giorno in ansia per questa serata. Finisco di acconciare i capelli che ho reso ondulati in una mezza coda, afferro la borsa, è blu con la tracolla sottile tempestata di piccoli diamanti argento e infilo i tacchi del medesimo colore, nonostante non sopporto le scarpe alte oggi faccio un'eccezione e raggiungo la mia famiglia in salotto.«Con quale miracolo sorellina, anche oggi in perfetto orario.» mi prende in giro Aron e come risposta riceve solo un dito medio. Usciamo e due taxi ci aspettano parcheggiati davanti all'ingresso di casa, i nostri genitori salgono sul primo e noi sul secondo, mi accomodo vicino al finestrino per guardare le vie illuminate, ancora stento a credere che Santa Monica sia diventata casa mia.
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Luce nell'oscurità
RomanceA volte i migliori avvenimenti avvengono dalle notizie inaspettate. Quando Allyson White riceve la notizia del suo trasferimento, da Forks a Santa Monica, per via del lavoro dei suoi genitori non ne potrebbe essere più entusiasta. Stanca della monot...