Capitolo 15

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Osservo il mio riflesso nello specchio mentre mia madre, alle mie spalle, con il ferro sta definendo le onde dei miei capelli

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Osservo il mio riflesso nello specchio mentre mia madre, alle mie spalle, con il ferro sta definendo le onde dei miei capelli. Questa sera ci sarà l'Homecoming e l'ansia mi sta divorando. Il ricordo dell'ultimo ballo vissuto a Forks non è dei migliori, ed è questo che provoca così tanta preoccupazione in me.

É ancora il centro dei miei incubi. Spero con tutto il cuore che questa serata sarà talmente bella ed indimenticabile da farmi mettere in secondo piano l'esperienza orribile vissuta. Non dico dimenticare, perché purtroppo per quello che è successo non credo che sarà mai possibile.

«Come ti senti?» la voce di mia madre mi risveglia dai miei pensieri.
«Non lo nego, sono agitata.» inizio a muovere le mani senza un senso logico.
«Andrà tutto bene tesoro, sai che per qualsiasi cosa puoi chiamarci. E noi correremo subito da te.» Posa il ferro sul lato del lavandino per poi stringermi da dietro in un abbraccio.

«Grazie mamma.» rafforza ancora di più la presa. Lei, come tutto il resto della mia famiglia, non sa cos'è successo all'ultimo ballo a cui sono andata, quando mi sentirò pronta glielo rivelerò. Ma non è questo il momento.

La vedo avvicinarsi all'armadio e recupera l'abito lilla che avevo comprato tempo fa con Jenni. Tolgo la vestaglia appoggiandola sulla sedia e infilo il vestito, mia mamma chiude la cerniera e resto a fissare la mia immagine nello specchio. Questo abito è meraviglioso, lilla con lo scollo a cuore molto pronunciato, lo tiro su il più possibile e mia madre sghignazza.

Cade morbido e finisce sopra alle ginocchia, in vita ha una cintura formata da dei petali che in alcuni punti scendono dando un po' di movimento.

«Sei bellissima.» Nel suo tono percepisco un velo di malinconia ma con il suo solito sorriso dolce sulle labbra. Delle lacrime minacciano di cadere dai miei occhi ma le rimando indietro. Non faccio in tempo a risponderle che la porta si apre di scatto rivelando Aron, che si appoggia con nonchalance allo stipite della porta.

«Aron.» Quasi urlo «lo sai che esiste una cosa chiamata bussare, vero?» In tutta risposta lui alza le spalle sorridendo.
«Ally, ho una domanda molto seria per te.» con uno scatto si stacca dallo stipite e viene nella mia direzione mentre mi volto.

«Va bene ragazzi, io scendo.» la mamma scuote la testa divertita, ed appena è fuori riporto lo sguardo su mio fratello.
«Allora, come dire.» si gratta il mento
«A parole tue.» lo prendo in giro, prima sembrava così sicuro di se ed ora non parla.
«La tua amica bionda» lo guardo accigliata, anche se ho già intuito dove vuole arrivare.

«Jenni, si chiama Jenni.» i suoi occhi s'illuminano.
«Che bel nome che ha, comunque si lei» porta una mano sul suo ciuffo castano portandolo all'indietro «Ecco, mi piacerebbe conoscerla.» devo dire che non me lo aspettavo, però sono contenta soprattutto perché penso che a Jenni faccia piacere.

«Va bene, glielo chiederò, ma se ti rifiuta non ti dispererai vero?» so già che al novantanove per cento la risposta da parte della bionda sarà un Si. Pero voglio stuzzicarlo un po'.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 09 ⏰

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