A volte i migliori avvenimenti avvengono dalle notizie inaspettate.
Quando Allyson White riceve la notizia del suo trasferimento, da Forks a Santa Monica, per via del lavoro dei suoi genitori non ne potrebbe essere più entusiasta. Stanca della monot...
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«Buongiorno.» entro in cucina salutando ancora mezza addormentata mentre sfrego la mano destra sugli occhi.
«Ciao a te bella addormentata.» mi deride Jasper, che come al solito è allegro già di prima mattina, non capisco seriamente come faccia.
«Ti conviene mangiare in fretta perché siamo in ritardo.» sgrano gli occhi e scatto verso le scale aggrappandomi al corrimano, per salire più velocemente percorro gli scalini a due a due, entro in camera recupero lo zaino, fortunatamente l'avevo preparato ieri sera e mi avvio alle scale, scendo la prima rampa e mi accorgo di aver dimenticato la sacca per educazione fisica, sbuffo sonoramente alzando gli occhi al cielo e corro nuovamente in camera rischiando di cadere un paio di volte.
La cerco ovunque ma non la trovo, dietro la porta, sulla sedia della scrivania, di fianco e sopra al letto, per ultimo entro in bagno e la trovo ma non mi faccio domande sul perché sia li, sono talmente disordinata che non mi sorprende.
Controllo velocemente che ci sia tutto e corro giù saltando l'ultimo scalino, entro in cucina afferro al volo una brioche al cioccolato dal piatto posizionato in centro al tavolo, saluto tutti e raggiungo Jasper in macchina.
«non ti ho mai vista correre così veloce» sogghigna mentre mette in moto l'auto «ah ah ah... fanculo» alzo il dito medio e nel mentre addento finalmente la brioche e mio fratello parte verso scuola. «Ciao Ally, ci vediamo dopo» fa una pausa ma riprende subito a parlare «Ah prima di andare, se devi uscire anche oggi avvisami in anticipo» scuoto la testa divertita «sisi va bene, ci vediamo dopo» gli lascio un bacio sulla guancia e raggiungo Nathaniel che è appoggiato al muro delle scale.
«Ma ciao Ally» mi guarda mentre ride «Ciao» lo guardo accigliata «perché ridi?» «Sei sporca di cioccolato sul naso» sghignazza puntandomi con l'indice «Oh merda» tolgo lo zaino da una spalla facendolo arrivare davanti a me, lo apro in fretta per cercare i fazzoletti ma non li trovo, nella confusione la sacca di motoria mi scivola dalle mani cadendo per terra.
«Vieni qui» mi giro alzando lo sguardo e vedo Nath pronto con un fazzoletto in mano, mi avvicino piano a lui e delicatamente passa il pezzo di stoffa sul mio naso pulendolo dal cioccolato.
«Grazie» sento le gote andare a fuoco «ero in ritardo questa mattina e ho fatto tutto di corsa» inizio a farfugliare portando una mano sulla testa grattandomi distrattamente «stavo anche per dimenticare la sacca»
«figurati, comunque non devi imbarazzarti per così poco» mi fa l'occhiolino e un tenero sorriso si allarga sul suo viso ma subito dopo mi punta un dito contro «menomale che ieri sera ti ho ricordato della sacca» sorrido e scuoto la testa «dai andiamo in classe» fa passare un braccio sotto al mio e mi conduce all'interno della scuola. Una strana sensazione di felicità mi pervade. Mentre attraversiamo il corridoio molte persone ci fissano, mi imbarazzo un po', alzo lo sguardo verso Nath ma la sua espressione felice e spensierata non è cambiata e non sta dando peso agli sguardi della gente, guarda dritto avanti a sé continuando per la sua strada. Cerco di fare come lui e di ignorarli. Arriviamo in classe e questa volta mi siedo accanto a lui senza pensarci due volte.