LVIII

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"Micol?" Maura guarda Jane annuire tirando su con il naso. "Non sei costretta..." continua Maura guardando Jane con occhi dolci mentre nella sua testa sta unendo i puntini "Hai il diritto, come tutti di avere i tuoi segreti, non è che non sapere tutto del tuo passato possa cambiare quello che abbiamo...". Alex si avvicina alle due donne per coprirle con l'ombrello. Odia andare là, perché ogni volta, Miss Jane se ne torna a casa a pezzi. Jane sorride debolmente alla delicatezza di Maura. "Ti parlo di lei perché è un pezzo importante della mia vita che mi ha portato a questo momento qui, con te..." Maura si avvicina un altro po' alla sua ragazza e la prende per il braccio. "Non voglio tu riviva quel dolore per raccontarmi cosa è successo, odio vederti soffrire!" Jane capisce che ha davvero trovato la donna giusta per lei. Annuisce e tira fuori dalla borsa una busta bianca un po' ingiallita e la da a Maura. La donna la prende e la apre curiosa, ne tira fuori il contenuto e a stento trattiene un singhiozzo. È la vecchia ecografia di un bambino. Alza gli occhi ormai traboccanti di lacrime e vede Jane annuire tra le lacrime. "Quella è la mia bambina...prima che..." dice con voce spezzata. Maura la prende tra le braccia e piange insieme a lei. "Piccola...mi dispiace tanto Jane, qualunque cosa sia successa, deve essere stato terribile!" Jane stringe la presa sulla sua ragazza e si lascia cullare dalle sue braccia. Oltre a Poppy, Maura ha il potere quasi taumaturgico di calmarla. Alex assiste alla scena con il cuore dolorante. Odia non poter essere di conforto a Miss Rizzoli; soprattutto dopo tutto quello che la donna ha fatto e continua a fare per lui e Mark. "Miss...si sta facendo freddo, la prego, si faccia portare a casa..." Alex spera di scuotere la donna. Si sta facendo molto buio e fa davvero freddo. "Si, amore andiamo a casa, parleremo con calma davanti ad una cioccolata calda, ok?" Anche Maura comincia ad avere freddo. Jane scioglie l'abbraccio e annuisce asciugandosi le lacrime ma prima deve dirle un'altra cosa in privato. "Alex, precedici in macchina, saremo lì a breve..." Jane prende l'ombrello dall' uomo e prende Maura sottobraccio. Alex fa come detto e si avvia verso la macchina. "Jane, dovresti davvero..." Maura è sulle spine ma Jane la blocca mettendole una mano sulla bocca "Credo...io..." Jane non sa come dirlo, non sa cosa resterà di loro, una volta rovesciato quel vaso. "Jane, ora mi stai davvero preoccupando..." Maura fissa la sua ragazza che scioglie la presa dal suo braccio e si abbassa per sfiorare con le dita della mano il nome di sua figlia inciso nel marmo. "Credo...di essere incinta..." sussurra così piano che Maura a stento coglie le sue parole. "Che cosa?" Sbotta avvicinandosi a Jane che non osa guardarla. Le sue dita tremano per via del freddo e della pioggia. Jane si volta verso la sua ragazza cercando nel suo volto qualcosa che non trova. "Hai...detto...incinta?" ripete scandendo ogni parola. Jane annuisce stringendosi nel cappotto ormai fradicio. Maura si avvicina alla sua ragazza e la prende per il gomito facendola voltare. Jane si volta ma abbassa lo sguardo. Maura le prende il viso con le mani e si fa guardare. "Non so che reazione ti aspetti da me Jane, so solo che ti amo e ti sosterrò qualunque decisione tu prenderai. Ma dimmi...tu come stai?" Jane non si aspettava una reazione così calma e non ci ha davvero pensato. "Io...non so, non ci ho davvero pensato. È successo tutto così...io...credo che..." Maura sorride debolmente e le sfiora il viso con la mano. "Hey, non dobbiamo decidere adesso, hai tutto il tempo che desideri e io starò con te, qualunque decisione prenderai, senza giudizi di sorta...voglio solo che tu sia felice, possibilmente insieme a me!" Sbotta dando un buffetto sulla guancia. Jane sorride alzando gli occhi al cielo. "Maura Isles...ma che devo fare con te?" La prende in giro prima di tirarla in un abbraccio. "Grazie, Maura..." sussurra Jane baciandole la guancia. "Sempre..." Maura si stringe più forte alla sua ragazza, consapevole delle molte cose che devono essere elaborate ma è certa che se la cosa fosse vera, lei starebbe con Jane. Ama già Poppy come fosse sua, un altro bambino sarebbe stato solo più amore da dare. "Andiamo a casa e poi parleremo di tutto ciò che vuoi, ora ho davvero voglia di quella cioccolata!" Jane prende Maura sottobraccio ma prima si volta e saluta la sua bambina. "Ciao Micol, la mamma torna presto..." Maura le si avvicina. "Ciao tesoro, stai tranquilla, mi prenderò cura della mamma e di Poppy, alla prossima!" dice prima che Jane la prenda per mano e la trascini via. Salgono in macchina che sono fradicie ma non importa. Jane si mette a cavalcioni su Maura e comincia a riempirle il viso di baci. "Jane...".

Cuore Rosso PapaveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora