"Bene ragazzi su con le penne che il tema di oggi è: la mia vita" dice la prof mentre penso ad altro. Dunque vediamo la mia vita. Non c'è molto da sapere su di me. Mi sono trasferito qua a Salerno tre settimane fa e io e mia zia viviamo in un condominio abbastanza grande per due persone. E come se non bastasse mi piace un ragazzo che non sa neanche della mia esistenza. Cosa fare per vederlo e fargli sapere che io al mondo ci sono, non saprei proprio. Scrivo tutto su un foglio, ma poi lo accartoccio e lo lancio nella spazzatura facendo rimbalzare la pallina di carta sulla testa della prof e poi canestro nel cestino. Lei si gira e io alzo le spalle dicendo "scusi prof". La campanella suona e il mio compito è stato consegnato. All'uscita vengo raggiunto da una mia amica, Maria, che mi chiede come mai io stia sempre con la musica nelle orecchie, soprattutto mentre sono in classe. E io le rispondo facendole notare che la musica è tutta per me e che senza di lei sarei uno psicopatico irradente. "Lou", beh questo è il soprannome che mi ha dato lei e non so neanche io il motivo, "stasera pizza, come ogni fine settimana". Nel pronunciare queste parole camminiamo verso il cancello d'uscita del cortile scolastico."D'accordo Maria, a stasera". E dopo questa frase la saluto.Riprendo il mio iPod, infilo le cuffiette e metto Love Me Like You Do, dal film 50 sfumature di grigio, e mi incammino verso casa. Controllo il telefono per controllare qualche messaggio, ma ci sono 4 chiamate perse da mia zia, per sapere che fine avevo fatto dato che era 1 ora che non tornavo a casa, e un messaggio di Maria che mi diceva che alle 20:30 sarei dovuto andare a casa sua per la pizza. Le scrivo un ok, ma prima di inviarlo sbatto in un ragazzo e il mio iPod cade a terra insieme al telefono. Mi alzo e noto che anche i libri mi sono caduti. "Porca puttana" urlo ad alta voce. "Scusami non ti avevo visto, tutto apposto? Ero troppo impegnato a rispondere a mia madre. Adesso ti do una mano a raccogliere tutto" dice il ragazzo. "Grazie tutto apposto, tranquillo faccio da solo" replico tenendo gli occhi abbassati. Alzo lo sguardo e noto che quel ragazzo è Federico Rossi, il ragazzo che mi piace. Arrossisco nel guardarlo e mi perdo nella sua bellezza.Mi alzo e lui mi stringe la mano presentandosi."Piacere sono Federico Rossi, ma per tutti Fede.""Piacere Luigi Petti, ma puoi chiamarmi Lou.""D'accordo Lou, dov'è che abiti?""Abito a 50 m da qua""Bene allora andiamo, ti accompagno.""Che?" -dico con tono sorpreso- "non disturbarti tranquillo." "È il minimo che possa fare per farmi perdonare.""Tranquillo è tutto apposto, davvero.""Dai muoviti andiamo."Faccio un cenno con la testa e ci avviamo verso casa mia. Sotto al portone d'ingresso mi saluta con un batti 5 e poi mi chiama amico e alla fine ci scambiamo anche i numeri."Ciao Lou, ci sentiamo dopo su whatsapp.""Ciao Fede." Cazzo sa che esisto. Entro in casa, getto la borsa sul letto, afferro il telefono e invio un messaggio a Maria: "è successa una cosa bellissima Stasera ti racconto." Dopo due secondi arriva la sua risposta: "Sono molto curiosa e non vedo l'ora che arrivi stasera."Oh anche io.
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Un amore diverso
FanfictionLuigi,soprannominato Lou, è il classico ragazzo con le cuffie nelle orecchie 24 ore al giorno; Fede, il principe azzurro ideale che tutti sognano. Ma Fede non sa dell'esistenza di Lou, ma un improvviso incontro cambierà totalmente le loro vite...