Quell'abbraccio è stato un qualcosa a dir poco meraviglioso, questo genere di roba è come droga che lo Stato debba legalizzare. Due braccia calde, così calde da riscaldarmi abbastanza. Maria è affacciata alla finestra a godersi il momento e intanto scatta qualche foto. All'improvviso Fede si stacca e io domando per colpa di quale Santo lo abbia fatto, ma appena si stacca, sul suo bellissimo viso nasce un sorriso che ti addolcisce il cuore. Sento arrossirmi.
"Direi che ti ho preso appena in tempo" e inizia a ridere.
"Direi di si" faccio una piccola risata.
In quel momento nelle mie cuffiette era riprodotta L'Amore Esiste di Francesca Michelin. È adatta a questo momento.
"Ehm che ci fai qui?"
"Lou sono le 22:20, non me la sentivo di lasciarti fino a casa da solo. Scusa."
"Ma che sei: il Christian Grey che ama dominare su tutto e su tutti, e che sa dove si trovano i suoi amici?" dico con aria spaventata.
E all'improvviso mi arriva uno schiaffone.
"Aia!"
Che cazzo ti viene in mente oh!? Come se le tue mani fossero leggere. Sembra che al posto delle mani abbia due palette.
"Non osare più dirlo chiaro? Odio quel tipo e odio anche i suoi modi di fare!" e il suo tono di voce inizia ad arrabbiarsi.
"Magari potevi benissimo dirmelo invece di darmi uno schiaffone! E per giunta fa anche male!"
E mi avvio dietro di lui cercando di tornarmene a casa, ma lui afferra la mia mano bloccandomi. I miei occhi si spalancano e inizio ad essere felice.
"Scusami Lou, non volevo davvero" e abbassa lo sguardo.
Mi giro verso di lui e mi esce un sorriso.
"Tranquillo, stavolta sei perdonato."
"Grazie" mi tira a sé e mi stringe ancora in un abbraccio.
Cazzo. Di nuovo. Perché? Mi vuole morto questo ragazzo? Spero proprio di no.
"Allora andiamo a mangiare un bel gelato?" sorride.
"Certo andiamo pure" sorrido a mia volta.
"Fede io ho la ritirata alle 23:30" e inizio a diventare triste.
"Tranquillo basta che posso passare del tempo con te" e mi sorride.
Cazzo un altro di quei sorrisi che ti ammazzano.
Tiro un sospiro e propongo la prima gelateria che incontriamo sulla strada. Lui il gelato lo sceglie cocco Nutella, mentre io pinguino e kinder cereali. Usciamo dalla gelateria e ci avviamo sulla spiaggia libera. Prende la sua maglia e la butta sulla sabbia.
"Su siediti" e mi fa cenno di sedermi.
Mi siedo.
Dio che bello: seduto sulla spiaggia con il ragazzo che mi piace; la brezza marina e la luna che si rispecchia nell'acqua limpida. Tutto questo è molto romantico.
"Allora raccontami un po' di te" dice mentre tira giù l'ultimo morso del suo cono gelato.
Che? Oddio, e tutto di un colpo il gelato freddo piomba nel mio stomaco.
"Beh ho 16 anni, il resto lo sai. Vivo qua a Salerno con mia zia da 3 settimane perché mi è stato offerto un ottimo piano di studio allo scientifico. Sono il classico tipo che sta sempre con le cuffiette nelle orecchie, compreso quando è in classe."
"Interessante, vuoi sapere di me?"
Oh caro mio io di te so già tutto!
"Certo dici pure"
"Allora ho 21 anni e ho terminato l'anno scorso gli studi, mi sono diplomato nella tua stessa scuola con 80. Ero abbastanza bravo." -cazzo era un secchione figo- "se ti servono ripetizioni chiedi pure ahahahah. Amo la musica e un giorno spero di riuscire a farmi conoscere in tutta Italia. Questo è il mio sogno. Ecco è tutto" si stende e mi invita a fare lo stesso. È un cielo senza nuvole e pieno di stelle. Mi mette un braccio sulla spalla destro e mi indica un paio di stelle "guarda quella costellazione è l'Orsa Minore." Si ma a me, caro mio, non me ne frega neanche un po'. Mi appoggio sulla sua spalla. Si sta così bene. Certo è anormale stare stesi sulla spiaggia a febbraio, in pieno inverno; ma con lui andrei a Cortina per sciare d'estate. Mi addormento.
"Lou svegliati" mi sveglio e mi ritrovo un Fede tutto sorridente.
"Che ore sono?" lancio uno sbadiglio.
"Il tuo coprifuoco sta per scadere, sono le 23:20"
"Cazzo devo andare, è stata una bellissima serata, grazie Fede."
"Aspetta dove intendi andare?"
"A casa mia forse?"
"A casa da solo non ci vai, io abito nella casa affianco a quella di Maria. Quindi passo di là e ti accompagno."
Ecco perché era là allora. Ci alziamo e ci incamminiamo verso casa.
"Fede come mai, cioè..." -Luigi trova le parole porca puttana!- "Come mai hai voluto passare del tempo con me stasera?" tiro un respiro di sollievo.
"Mi sei risultato simpatico dopo il nostro incontro fuori dal normale. E credo che saremo buoni amici." Mi sorride. Un'altra volta. Ma mi vuoi morto Federico?
"Ah scusa"
"Tranquillo. E io?"
"E tu cosa?"
"Ti sono simpatico?"
Cazzo gli dico? Sono innamorato di te?
"Sì e anche molto" lo guardo sorridendo.
Siamo arrivati sotto casa mia. Di già? Merda.
"Grazie mille della serata Lou."
"Grazie a te Fede" e gli lascio un bacio sulla guancia e scappo nel portone.
"Cazzo hai fatto? Ma sei coglione?" e la mia vocina interiore mi dice quelle parole.
Appena arrivo vicino alla prima finestra delle scale noto che è ancora lì. Immobile. Ma sorride e se ne va. Allora non è stata una cattiva idea quella del bacio!
Invio un messaggio a Maria: gli ho dato un bacio sulla guancia. Ti lascio una buonanotte <3
E dopo due secondi: grande! Il prossimo sarà sulle labbra. Notte <3
A quelle parole sorrido. Già, sulle labbra. Mi spoglio e zpoi metto il pigiama. Mi infilo a letto, spengo le luci e chiudo gli occhi in attesa di un sogno.
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Un amore diverso
FanfictionLuigi,soprannominato Lou, è il classico ragazzo con le cuffie nelle orecchie 24 ore al giorno; Fede, il principe azzurro ideale che tutti sognano. Ma Fede non sa dell'esistenza di Lou, ma un improvviso incontro cambierà totalmente le loro vite...