Gatta ci cova.

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La notte è ormai passata e io dormo insieme a lui nel suo letto di ospedale. I raggi del sole penetrano tra le veneziane della stanza. Sono le 6:45. Qualcuno che bussa alla porta? Chi sarà mai? Sarà la madre? Non credo, dato che non si è degnata di una visita da quando Fede è in ospedale. Continua a bussare. Mi alzo scocciato e vado ad aprire. E' il medico.
"Buongiorno dottore."
"Buongiorno, come vi sentite?"
"Un po' indolenzito mentre Fede sta bene, dorme beato. E lei?"
"Io sto bene, grazie."
"Mi dica, come mai è qui così presto?"
"Sveglialo che è ora di dimetterlo."
Il mio cuore comincia a battere forte dalla contentezza e il criceto dentro la mia testa inizia a girare sulla ruota più veloce di prima.
"Ma non è presto?" Dico con aria gioiosa.
"Sì che è presto, per le 11:00 deve lasciare la camera chiaro? Prima di lasciare l'ospedale c'è bisogno che vi rechiate dalla caposala per avvertirla."
"D'accordo sarà fatto."
"Buona giornata" dice il medico mentre esce dalla porta.
"Anche a lei" e chiudo la porta.
Dopo che la porta è chiusa do un urlo di gioia facendo svegliare di colpo Fede e forse anche gli altri pazienti. E se saranno vecchi? Muoiono prima senza soffrire dato che sarà venuto loro un infarto a causa mia. Mi sento sollevato se è così.
"Che cazzo hai da urlare alle 6:55 di mattina, per giunta di lunedì?" Fede dice il tutto con aria molto nervosa e assonnata.
"Scusa ma non sapevo contenere la gioia" e mi getto tra le sue braccia.
"A cosa è dovuta tanta gioia?"
"Alza quel di dietro chiamato culo e preparati che alle 10:30 si lascia quest'ospedale!"
"Mi dimettono?" E la sua voce acquista un timbro felice.
"Sì, sei contento?" E gli sorrido.
"Ovvio che lo sono" e ricambia quel sorriso "sì ma come ce ne andiamo? Sai com'è: non voglio farmela a piedi."
"Tranquillo ho provvisto già a tutto sciocchino, Benji sarà qui sotto alle 10:30 a portarci a casa mia."
"A casa tua?" Fede improvvisamente diventa triste ed abbassa lo sguardo.
"Sì a casa mia, perché sei diventato triste?" Mi metto a cavalcioni sul letto.
"Niente ma volevo vedere quella puttana di mia madre." E diventa nervoso.
"Lo so ma lei ha detto che dovevi venire da me perché non era a casa, ma in serata dovrebbe tornare."
"Lou sono due anni ormai che dice che dovrebbe tornare, ma non l'ha mai fatto. Non almeno quando io ero a casa. Ormai la sua vita è il suo nuovo fidanzato che la distrae continuamente da me e da tutti gli altri. So che comunque è mia madre ma mi manca, quello stronzo non interessa altro che portarsela a letto per vedere mia madre che gli apre le gambe davanti a lui."
"Fede stammi a sentire bene, tua madre verrà a casa a prenderti. E se non viene andrò personalmente io da lei e le dico che non deve permettersi di lasciarti così. Hai 21 anni e comunque sei suo figlio e non deve fare tutto questo, deve comunque pensare a te! Lo sai che io sono determinato e quando mi metto in testa una cosa faccio di tutto per ottenerla!"
"Lou anche se non verrà almeno starò con te che sei l'unica persona con cui preferisco stare oltre che a Benji, ma solo con te voglio costruirmi un futuro ed essere felice."
"Fede stai tranquillo che risolveremo tutto" e gli mollo un bacio su quelle labbra secche.
"Su adesso muovi il culo che ce ne andiamo da qui."
"Un momento tu devi andare a scuola!"
"Non fa niente saltare un giorno e poi zia è al corrente di tutto tranquillo" e gli lancio un sorriso malizioso.
"D'accordo, prepariamoci."
Fede si alza dal letto e inizia a prepararsi. Mentre lui si prepara e prende le sue cose, che naturalmente io e Benji abbiamo portato, mi reco dalla caposala per dirle che alle 10:30 lasciamo la camera.
Ok con la caposala ci ho parlato e sono le 10:15 già. Cazzo come passa veloce il tempo! Non credevo fosse già così tardi. Faccio una cosa in camera e noto Fede vestito molto bene. Porco Dio, questo ragazzo ti fa rimanere a bocca aperta in tutto e per tutto! La bellezza è una cosa che gli appartiene e che gli apparterrà per sempre. Sono felice di averlo come ragazzo.
"Fede allora ti va di fare colazione prima di andarcene definitivamente da qui?"
"Sì mi va anche per perché ho una fame immensa e penso di mangiare anche te a momenti" e fa una di quelle risatine malefiche che a me stanno tanto sul cazzo.
"Andiamo Fede" lo prendo per il braccio trascinandolo fino al piano bar.
"Allora che prendiamo?"
"Io preferirei un bel cornetto al cioccolato bianco e tu?"
"Lo stesso. Paghi tu?"
"Ma come sei tirchio oh, mamma mia! E va bene." Mi avvicino alla cassa, pago e dopo mi reco al bancone. Fede sta seduto a leggere un giornale e mentre mi avvicino a lui con i due sacchetti contenenti i cornetti il mio cellulare squilla e Fede mi fissa.
"Prendi questi" lancio a Fede i cornetti e rispondo "Maria, quale onore! Buongiorno!"
"Aee ma che buongiorno! Stiamo qua sotto da 10 minuti, vi volete muovere?"
"Un momento come stiamo?" E la mia bocca diventa a forma di o, Fede mi fissa e inarca un sopracciglio.
"Si io e Benji muovetevi!" Attacca la chiamata.
"Un momento come tu e Benji? Deficiente rispondi!" Incredibile, mi ha attaccato il telefono in faccia. Qui gatta ci cova, quei due per me non la raccontano giusta!
"Direi che è ora di andare non è vero?" E sorride.
"Direi di sì e a quanto pare saremo in quattro."
"In quattro? E chi è l'altra?"
"Maria."
"Un momento Maria e Benji?"
"Sì, non me la raccontano giusta quei due!"
"A beh, puoi stare tranquillo che neanche io sto capendo la relazione con quei due."
"Un momento se tu solo ora sai che si conoscono!" E la mia bocca diventa di nuovo a forma di o.
"Questo è quello che pensi tu."
"Stronzo dici."
"Sentivo e vedevo tutto."
"E perché non ti sei svegliato prima?"
"Perché volevo vedere voi che stavate combinando."
"Brutto stronzo" e la mia mano parte per mollargli un bel ceffone "allora sia chiaro: mentre tu te la godevi a spiarci, questo essere qua era enormemente preoccupato per te."
"Dai scusa."
"Uffà ma come fai a pronunciare la parola scusa e dopo mi passa tutto?"
"Perché io sono Fede e sono il tuo ragazzo" fa l'occhiolino e sorride. Cristo santo che rabbia però!
"E io sono Luigi Petti, muoviamoci che quei due hanno chiamato altre quattro volte e mi stanno letteralmente girando le palle!" Ci incamminiamo verso l'ascensore, premo il pulsante, attendiamo alcuni secondi e le porte si aprono. A quanto pare ci sta abbastanza gente. Entriamo dentro. Sento il suo respiro così vicino a me.
"Lou posso darti una cosa che avrei voluto darti mentre vi spiavo?"
"Certo che puoi." Si avvicina e mi bacia. La sua lingua esperta diventa padrona della mia bocca e la gente ci fissa.
"Vorrei dire qualcosa a tutti voi che ci state fissando in questo momento" dice Fede mentre io mi metto dietro di lui per non essere visto "quello che avete visto è vero, è un bacio con altrettanto di lingua! Siamo felicemente fidanzati e non ci importa del vostro giudizio, per cui se volete dire qualcosa ditecelo in faccia, senza fare i pettegolezzi." Le porte dell'ascensore si aprono e la gente esce, compresi noi. Usciamo dalla struttura e Benji con Maria suonano il clacson dell'auto per farsi notare. Entriamo in auto e veniamo accolti da un caloroso buongiorno ma tutte le domande di quei due sono rivolte a Fede. Troppe domande per 5 minuti di auto. Fortuna che siamo arrivati in tempo. Entriamo in casa e faccio segno alla forse coppietta di accomodarsi sul divano. Io e Fede rimaniamo all'in piedi davanti a loro.
"Abbiamo una domanda per voi" dice Fede. Benji e Maria ci guardano con uno sguardo strano.
"Voi due state insieme? Vorremmo saperlo perché qui gatta ci cova!" Replico verso quei due.
Si guardano per un po' e Maria risponde:
"Ebbene sì, ci siamo fidanzati poco dopo che Benji è entrato in ospedale per la prima volta."
"Ma vi conoscevate da appena due minuti!" Dico con voce sorpresa.
"Lo so ma appena l'ho vista me ne sono innamorato e non volevo che qualcun altro godesse della sua bellezza" replica Benji.
"D'accordo per cui io sto con Luigi, tu stai con Maria... Siamo la famiglia perfetta" dice Fede sorridendo.
"Un momento la famiglia perfetta non ha un pranzo!" Dico io.
"Tranquillo Lulù che ho provveduto a tutto! Ilaria e Martina saranno qui tra poco a portare il tutto. Senza roba a cui voi siate allergici tranquilli. E si fermano a mangiare con noi, mi dispiaceva poi" dice Maria tutta contenta.
"Senti cara Lulù chiami qualcun altro" e alzo il dito medio rivolto verso di lei "e poi d'accordo che si fermano, basta che dopo possiamo giocare a Just Dance. Uh Benji ho una chitarra di sopra, che ne dite se suonaste un poco? Vi prego" e faccio gli occhioni dolci a Fede mentre Maria li fa a Benji. I due si guardano e acconsentono. Vado di sopra a prendere la chitarra per poi consegnarla a Benji. Inizia a suonare e Fede inizia a cantare. Quella voce è davvero bellissima ed è come un canto di una sirena che ipnotizza gli esseri umani, ma sono io quello ad essere ipnotizzato dalla sua splendida voce. Lo fisso con sguardo innamorato. Sembra un piccolo, piccolo si fa per dire, panda che canta. Lo amo troppo e sono sicuro che questo è solo l'inizio di una fantastica storia d'amore tra me e lui.

*SPAZIO PER ME*
Eccomi di nuovo qua, ho aggiornato! Sono nell'orario norma no? Beh sono l'1:05. Scusate il ritardo ma ho avuto problemi per cui niente aggiornamento :/ . A che ora avete letto il capitolo? Susu commentate in tanti/e. Vi voglio bene.

PS: il nome per coloro che mi seguono è Fegi, sarà il nome provvisorio perché a breve rivelerò il mio vero nome ;)
Sogni d'oro
L.

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