Via da qui

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È ormai passata una settimana da quando zia ha lasciato questo mondo per andarsene su un altro. Ancora devo realizzare il tutto. Questa è un'ennesima batosta per me. Fede è nel suo letto che dorme un sonno da far invidia, ma io? Io non riesco a dormire più; la mia mente continua a vedere le tragiche scene dell'incidente aereo. Non riesco più a togliermele dalla testa. Maria con gli altri stanno sempre in mia compagnia perché sanno che io ho bisogno di loro, specialmente adesso, ma dei miei genitori neanche l'ombra. Eppure lo sapevano che zia è morta, li ho avvisati appena Fede me l'ha detto. Infondo meglio così, d'altronde non avrò nessuno che rompe i coglioni con i continui scleri. Fede si sta svegliando, sento i rumori che provoca ogni volta che si sveglia. Eccolo già giù in camera, in pigiama sexy.
"Buongiorno Lou" mi bacia dolcemente le labbra.
"Buongiorno" ricambio a quel bacio.
Si mette dolcemente dietro di me cercando di farmi passare tutto quello che sta succedendo. Ma non capisce un emerito cazzo! Vorrei vedere se fosse successo a lui una cosa del genere! Mi scollo da lui in modo nervoso.
"Scusa Fede ma non è di certo il momento di fare queste cose, lo sai benissimo."
"Lou vorrei fare qualcosa per tirarti su di morale, ma non so cosa fare. Sto provando di tutto e tu diventi sempre peggio. C'è altro che sta succedendo, me lo sento. Che succede?"
"Niente di che."
Fede si allontana da me per poi gettarsi a terra e mi parla con aria nervosa:
"Lou mi dici che cazzo hai? Ti conosco ormai e so che c'è qualcosa che tieni nascosto. Dillo una volta per tutte porco Dio!"
"Vuoi sapere davvero che cazzo mi sta succedendo?"
"Sì cazzo."
"Mia zia è passata a miglior vita e non so come metterla perché è difficile togliere dalla mente un ricordo simile! E inoltre i miei possono presentarsi a momenti alla porta per poi farmi una merda più totale! E sarò nella merda ancora più grande se ti vedranno qua, ma a me di questo non importa perché ci sei tu e ci siamo promessi di aiutarci sempre a vicenda anche nei momenti più difficili! Ma non sono pronto a dei loro scleri che sono diretti a me! Capisci adesso?"
"Sì adesso capisco, ma ricordati che loro saranno sempre i tuoi genitori e mal che vuoi sono stati loro a metterti al mondo."
"Mi pento di essere nato da una madre che ha problemi mentali e da un padre che ogni sera sta in un bar per ubriacarsi. Ogni sera lei mi sclerava contro e lui mi metteva le bottiglie al collo dicendomi che mi avrebbe ammazzato se non fossi andato via un giorno. E così scappai, secondo me non se ne sono neanche accorti che me ne sono andato di casa."
"Un momento tu sei andato via di casa perché sei scappato, non perché ti hanno offerto una borsa di studio! A dirlo prima no?"
"Mi vergogno delle mie origini."
"Ti capisco, infondo io ho una madre che non si ricorda più neanche della mia esistenza!"
Piombo in lacrime tra le sue braccia chiedendo scusa per tutte le cose brutte che ha passato con me e lui continua a rassicurarmi, poi se ne esce con questa frase:
"vivo di emozioni che tu, non sai nemmeno di darmi."
La mia vita ha finalmente trovato un senso da quando ho incontrato lui. Lui è il mio bene più prezioso e con lui so che posso fidarmi, infondo è il mio ragazzo.
Mi stacco dalle sue braccia e suona il campanello. Dalla porta riesco a capire che sono due persone. O cazzo.
"Fede eccoli, sono arrivati."
"Tranquillo Lou, sono qui con te. Vuoi che vada ad aprire io?"
"No, ma ti chiedo solamente di essere pronto ad ogni evenienza."
"Lo sono."
Apro la porta e vedo che sono i miei genitori.
"Ah siete voi" dico con aria scocciata.
"Che c'è non sei felice di vederci?" Dice quell'essere che mi ritrovo come padre.
"Certo ed anche tanto!" Dico con aria sarcastica.
Entrano in casa senza chiedere neanche il permesso e trovano Fede seduto al tavolo mentre messaggia con Benji. Chiudo la porta e noto che si sono già seduti a tavola.
"Posso farvi un caffè?" Domando loro e poi annuiscono. Vorrei stuzzicarli per vedere la loro reazione. Sono tanto curioso di sapere quale potrebbe essere.
"Fede, amore mio, fai un attimo i caffè? Se li faccio io, sai che la casa potrebbe saltare in aria" gli faccio un occhiolino nel significato che so quello che sto facendo.
"D'accordo." Fede si alza e si mette alla cucina preparando i caffè.
"Un momento scusa, lo hai chiamato amore mio?" Dice mio padre con aria sorpresa.
"Sì hai qualche problema? Fattelo passare!" Replico alzando la voce.
"Certo che ho qualche problema! Tu sei nato per essere etero non omosessuale! Prepara le valigie che te ne torni con noi su a Milano!"
"È la mia di vita, per cui sono io a decidere quello che cazzo mi pare e piace di fare!"
"E io sono tuo padre e ti ordino di tornare con noi a Milano!" Mi afferra il polso stringendolo sempre di più.
"Lasciami stare idiota!" Urlo chiedendo aiuto a Fede che è a pochi metri da me.
"E invece no, ti lascerò andare soltanto quando ti sarai deciso di tornare a casa tua."
"Questa è casa mia adesso!"
"Oh non credo proprio!"
"Invece devi crederci perché qui non ho nessuno che mi sclera addosso dalla mattina alla sera, qui ho gente che mi amano e che mi vogliono bene, qui non ho nessuno che si rinchiude in dei bar per ubriacarsi e puntarmi la bottiglia al collo!"
"Brutto deficiente" e mio padre mi lancia una sberla gettandomi a terra. Gli occhiali mi volano e il mio viso si riempie di lacrime.
"Adesso basta! Non hai il diritto di trattarlo così! Che cazzo di padre sei?" Fede molla tutto per poi urlargli contro.
"Sono un padre che vuole bene a suo figlio."
"Certo, quindi picchiare un figlio oppure puntargli una bottiglia al collo per te significa dimostrare affetto!? Ha bisogno di qualcuno che lo cresca per bene e che gli dia amore e tutto ciò di cui un ragazzo come lui ha bisogno! Di certo non ha bisogno di un padre alcolizzato e di una madre che ha problemi mentali!" Fede è talmente nervoso che a momenti potrebbe prenderlo a pugni.
"Chi cazzo sei tu per dirmi tutto questo?" Dice mio padre.
"Sono l'essere che gli dà amore e di tutte le attenzioni di cui ha bisogno."
"Ma per favore, sei solo un moccoso che non fa altro che creare problemi!" E mio padre inizia a ridere.
"Ah sono un moccoso? Sai che ci sta? Il caffè lo prendi da un'altra parte" -Fede gli rovescia la macchinetta del caffè su di lui- "e adesso andatevene, a meno che non vogliate che chiami la polizia e vi denuncia per quello che avete fatto a Luigi."
"Noi ce ne andiamo, ma sappi solo che ti sei messo contro una persona sbagliata" -si avvicina a me e poi mi alza per il polso- "e con te faremo i conti una volta tornati a casa" e mi getta sul pavimento.
"Ho detto di andartene non di fargli del male!"
"Me ne vado tranquillo."
"Vaffanculo!" E immediatamente Fede sbatte loro la porta.
"Muoviti a fare le valigie che domani si parte" dice vicino a me aiutandomi a rialzarmi.
"Dove andiamo?"
"Ovunque, basta che andiamo via da qui."
"Saremo solo io e te?"
"Nella buona e nella cattiva sorte" mi sorride.
"D'accordo. Ma con il contratto? Come la metti? Non voglio che tu rinunci al tuo sogno!"
"Mi sono già messo d'accordo con Benji, mi farà sapere appena dobbiamo andare a firmarlo."
"Sì ma dove andremo?"
"A casa mia."
"Mi prendi per culo vero?"
"Non qui."
"E dove scusa?"
"A Modena, mio padre prima di morire mi ha lasciato casa sua. Per cui adesso è mia e voglio andarci a vivere con te."
"Andiamo allora, che voglio andare via da qui."
"Perfetto, sarà la nostra prima pazzia insieme."
"Sì" sorrido e vado di sopra a preparare le valigie e prendere il necessario. Passano alcune ore prima che io sia pronto. Scendo di corsa verso la porta di casa e mi ritrovo Fede elegante per una fuga.
"Metti le valigie qui, dove sono le mie."
Annuisco e ubbidisco.
"Bene adesso usciamo e chiudi la porta a chiave."
Ubbidisco.
"Adesso dammi la mano."
Gliela do.
"Pronto?"
"Sono nato pronto."
"Bene allora andiamo."
Iniziamo a correre mano nella mano per non si sa dove.
È in assoluto la cosa migliore che abbia mai fatto finora.
"Fede devo dirti una cosa."
"Dimmi."
"Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per non tornare mai indietro. È quello che sto facendo con te."
"Lou."
"Sì?"
"Ti amo."
Interrompe la nostra corsa e andiamo in un vicolo privo di luci. Mi sbatte contro il muro ed inizia a baciarmi. Altro che morte e genitori malati di mente, lui è esattamente colui che mi dà tutto ciò di cui ho bisogno.

*SPAZIO PER ME*
Ragazzi e ragazze, sono tornato! Non vi libererete facilmente di me hehehehehe. Le vacanze stanno letteralmente volando😱 merda e io che volevo rimanere a casa. Ah dimenticavo: buon ferragosto!❤️
Siete la mia famiglia e non vi lascerò mai, per cui ho deciso di essere buono e di dirvi il nome del fandom (il nome può contenere effetti collaterali ed è stato consigliato da Sveva detta Cibo): LOUSERS. Vi piace vero?😎 Grande Sveva🔝 
Ho intenzione di fare un sequel, che ne dite? Dite la vostra nei commenti. Ciaone a tutti✋🏻❤️
L.

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