Io sono una ragazza come tante ma, nascondo un passato disastroso che mi ha segnato.
Avevo quattro anni quando mia mamma si schianto con la sua mini Cooper contro un albero.
Mio padre dopo un anno dall' accaduto trovò subito un' altra donna bella e ricca, soprattutto ricca.Era quel genere donna perfetta che faceva voltare tutti per la strada, quel genere di donna che ogni uomo ne avrebbe bramato il possesso.
Era alta un metro e settantasei e aveva un corpo snello e atletico.
I suoi capelli erano biondi con striature ramate e lisci come la seta.
I suoi capelli odoravano sempre di ribes e limone.
I suoi occhi erano blu come il mare e, quando era brutto tempo, il loro colore mirava in grigio.
Questa donna dalle magnifiche sembianze si chiama Iris.
Mio padre, l'uomo fortunato che l'aveva spostata e la tiene ancora come moglie, si chiama Oscar.
Questa è la mia storia, la storia di Anna Montecchi, sedicenne di Miami.Ho gli occhi azzurri e i capelli castano scuro quasi neri.
Ho tante amiche e ,insieme a loro faccio parte della squadra delle cheerleader della mia scuola. Ho una vera e propria ossessione per Theo James ma anche per il rosa e per le gonne.
Ho un ragazzo di Cedrick che mi sta tradendo con una di quelle solite ragazze che vanno un po' con tutti.
La mia media scolastica non è molto alta ma nonostante questo andrò alla prestigiosissima scuola: Miami College, io e tutte le mie amiche ci ritroveremo lì. Anche perché sono tutte ricche quanto me.
La mia vita, dopo che mio padre si è risposato, ha girato on torno ad un unico obbiettivo: puntare sempre in alto.
Io sono la leader di un gruppo di ragazze tutte mie amiche e io prendo decisioni per loro che eseguono tutti i miei ordini e non mi fanno mai mancare niente.
Si vestono con vestiti alla moda scelti dalla sottoscritta, il loro smalto e le loro unghie devono essere perfette come le mie, il loro trucco deve essere indimenticabile e le loro scarpe devono essere con tacco e paillettes.
Tutte le volte che vedo qualcuno con qualcosa che mi piace lo ottengo con la forza e le mie amiche (o i milioni di ragazzi che mi sbavano dietro) mi coprono le spalle e vengono incolpati al posto mio.
Due giorni a settimana la divisa è obbligatoria.
Non è brutta ma in confronto ai vestiti del nostro gruppo può venire definita una spazzatura.
I giorni in questione sono il lunedì e il venerdì.
Grazie al cielo le scarpe, il trucco è lo smalto si possono utilizzare a piacimento altrimenti avrei immediatamente cambiato scuola e con me sarebbero venute anche le mie amichette.
Il restante della settimana ci si poteva vestire a proprio piacimento, anche se bisognava indossare obbligatoriamente una parte della divisa.
Io e il nostro gruppo utilizziamo una spilla, nonostante quest' ultima non venga ritenuta un simbolo dell' uniforme scolastica, ma ovviamente i miei genitori sono andati a parlare col presidente e immediatamente, solo per noi, è stato ammesso l'utilizzo della spilla nei tre giorni centrali.
Chiunque al di fuori di noi si azzarda ad utilizzarla verrà punito prima da me e poi dal preside in persona.
Molti di voi mi potranno semplicemente classificare come una persona viziata e infantile ma per me questa qui si chiama vita. Si chiama rispetto o essere leader sin da piccole.
Questo qui sarà il mio secondo anno al college e sento che sarà un anno fantastico e pieno di incredibili emozioni. Oppure, se mi sbaglio (cosa che non succede MAI) sarà un anno come quello dell' anno scorso dove ho solo dovuto comandare quel branco di fesse che sono le mie amiche (comunemente chiamate cagnolini).Mi piace da matti l'idea che mi seguano ma così è un po' troppo ma comunque non glielo dirò mai altrimenti potrei perdere la mia super popolarità e qualche stupida avvoltoio-ragazzina potrebbe rubarmi il posto.
Comunque mi trovo bene a questo college e nonostante possa essere triste una storia come la mia infanzia vi garantisco che con questa vita di vizi e pregi non me lo ricordo nemmeno.
Ma il problema è quando sto per addormentarmi, allora comincio a pensare a mia mamma la mia vera mamma. Le mie compagne di stanza se ne accorgono subito e nonostante siano così stupide mi riescono sempre a rallegrare e a farmi dimenticare tutto.
Ma quest' estate è stata un po' triste visto che non ho potuto vedere nessuna delle mie amiche e, di conseguenza, non ho mai avuto qualcuno che mi consolasse.
I miei genitori mi trascurano a volte specialmente quando sto tanto tempo con loro.
Mi sento come se per loro non esistessi motivo per il quale mi riducono cosí. Da piccola ero vittima di bullismo da parte di ragazze super snob che ho sempre odiato.
Non capivo il perché si potesse diventare cosí cattive con altre coetanee ma adesso ho capito. Ci si comporta cosí per riempire un vuoto che ci si porta dentro.
Io vorrei un ragazzo, ma non uno di quelli bellissimi e perfetti ma uno, seppur imbranato, che mi faccia capire cosa vuol dire essere amate veramente un uomo che non mi cerca solo per i soldi.
Quindi questo è il mio passato che non augurerei a nessuno, ma adesso si va avanti.
Non bisogna vivere ne l passato altrimenti ci prederemmo le cose nel presente e nel futuro.
I miei sogni? Mi piacerebbe vivere in una casa sulla spiaggia con l'uomo che amo. Mi piacerebbe baciarlo quando tutto il cielo si tinge di colori spettacolari. Mi piacerebbe abbracciarlo e dirgli quanto lo amo nella spiaggia davanti alla nostra casa. E d'inverno, mentre lui mi stringe per riscaldarmi, mi piacerebbe addormentarmi cullata dalle sue braccia. Ma questi sono solo sogni che una come me non potrebbe mai raggiungere, non credo che me li meriterei.
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RomanceCose succede se un bad boy è una ragazza snob si dovessero incontrare in un college e tra loro ci dovesse essere un mistero. Un mistero che solo loro potranno svelare. Una sorprendente storia d'amore che (spero) appassionerà i lettori. E se dopo, al...