~STEVE'S POV~
Mi svegliai sentendo un profumo di cioccolata calda. Mi girai verso il comodino dove, in bella vista, c'era il classico bicchiere di cartone su Starbucks.La cioccolata calda di quel posto ha un sapore così buono. Avevo prvato a prepararla a casa ma senza i giusti macchinari non si riusciva mai a raggiungere quel sapore paradisiaco che si aveva in bocca quando si beveva la cioccolata di Starbucks. Sopra c'era il nome di Anna, a quanto pare aveva deciso di lasciarmi un regalino e svignarsela subito dopo. Chissà cosa le stava passando per la testa in quel momento esatto, lui la voleva li con lei, voleva stringerla, guardarla negli occhi e parlare. Parlare di tutto i problemi che avevano, delle cose che lui faceva male in modo da cambiare, avrebbe fatto tutto questo per lei. Avrebbe fatto di tutto pur di rimanere insieme a lei, di renderla felice.
Presi la cioccolata e bevvi un sorso e mi ustionati la lingua. Quando avevo quasi finito la cioccolata vidi la maniglia abbassarsi leggermente e vidi una chicca bionda infilarsi tra lo spiraglio della porta. Allora appoggia frettolosamente il cartone sul comodino, mi infilai sotto le coperte e fondi di dormire. La sentii entrare, suiciderà la porta e con posso leggere avvicinarsi al mio lento. Sentii il rumore del legno scricchiolare una bontà che lei si sedette sulla sedia.
La sentii avvicinarsi a me è imprecare quando sbatté la seduta contro il comodino facendo cadere i residui della cioccolata e producendo un gran rumore. Io finsi di rigirarmi e borbottai qualche frase incomprensibile. Lei corsi di fuori e dopo pochi istanti la sentii di nuovo vicino a me mentre cercava di ripulire tutto. Poi quando ebbe finito si rilassò e si risedette. Poi mi prese per mano e me la accarezzò per un po' mentre mi continuava a ripetere sottovoce quanto fosse dispiaciuta, che era stato un errore enorme, mi prometteva che ne avremo parlato come mi fissi svegliato. Ma l'unica cosa che continuavo a pensare era se ci fosse mai andata a letto, voglio dire un conto è baciare un conto è fare altre cose, per non dire altro. Lei come se mi avesse letto nel pensiero mi disse che non erano andati oltre i preliminari e questo mi rincuorava. Diceva che lei non se la sentiva, e grazie ai cielo. Non c'è la facevo più a fare finta di dormire, convegno solo abbracciarla e cullarla tra le mie braccia. Allora lei sfiorò le sue labbra sulla mia fronte e io mi "svegliai". Lei mi guardò con aria preoccupata e io con voce impastata dal finto sonno dissi " Buongiorno amore mio " le brillarono gli occhi quando la chiamai così. "Buongiorno, scusa non vivevo svegliarti è solo che mi mancava toccarti e non resistevo più..." non la feci finire di parlare che la baciai, non un bacio delicato ma uno pieno di passione. Poi ci staccammo e lei mi guardò con aria preoccupata e, senza aggiungere altro cominciò il suo racconto:"La relazione con Lucas è cominciata meno di due mesi fa, Lucas è quello ragazzi con i capelli biondi e gli occhi neri che di solito indossa vestiti jeansati. Era il compleanno di una e tutto stavano facendo gli auguri a questa qui si cui io nemmeno ne conoscevo l'esistenza, le davano i regali e l'abbracciavano io mi sentivo di troppi visto che non conoscevo la festeggiata e così mi ero nascosta in un angolo cercando di non farmi notare. Volevo chiamarti avevo già preso il telefono per comporre il numero, chiederti come stavi quando, vidi un ragazzo avvicinarsi. Era da tempo che ci provava con me e io avevo sempre pensato che dopotutto non era così brutto come ragazzi ma, come ben sai, il mio cuore appartiene ad un altro" disse guardandomi con fare ovvio "Su avvicina a me e dopo qualche minuto di chiacchiere lui si appiccica alle mie labbra, voglio dire chi si accolla, non su staccava più io lo supponevo via ma lui niente, non si muoveva. Alla fine decisi di assecondarlo. Devo dire che baciava proprio bene e così pensai: per 8 ore al giorno io vorrei baciare Steve ma se non posso a causa della lontananza allora potrei baciare Lucas. All'inizio continuavo a pensare che era una persona idea ma, una settimana dopo, quando dissi a Lucas che avevo in fidanzato lui disse che non c'erano problemi anzi, gli faceva piacere fare la parte dell'amante. Così la nostra relazione ebbe inizio. Ogni volta lui mi incitava a continuare, ad andare oltre al bacio altrimenti che relazione segreta sarebbe stata? Ma io proprio non ci riuscivo, ti amavo troppo. Ogni volta che lui cercava di infilare le mani sito la maglietta io mi ritraevo, come potevo non farlo." Mi stava guardando con gli occhi gonfi, pieni di lacrime, non sapevo come reagire, voglio dire una che ti dice: non potevo scopare con uno perché avevo già un fidanzato, sinceramente è un po' inquietante. Allora le accarezzai una guancia e con lo sguardo la incitai a continuare. "Volevo smetterla,non ce la facevo più, stava diventando sempre più ossessivo, voleva di più, voleva che uscissimo insieme e tutte queste cose da coppietta e, ogni volta che io gli dicevi di smetterla o che non dovevamo più frequentarci lui mi mostrava una foto in cui io sono a cavalcioni su di lui completante vestita ma comunque promettente e diceva che, se io avessi smesso di vederlo lui l'avrebbe fatta vedere a tutti. Io non sapevo più cosa fare, volevo dirtelo ma mi avresti preso per una puttanella ma io non lo ero ne lo sono. Lui continua a ricattarmi, poco fa gli ho portato la sua macchina che avevo utilizzato per venirti a cercare, lui mi ha inseguito, sono riuscita a scappare per poco ma a quanto pare mi tiene in pugno. Non so più cosa fare." Dopo questa frase scoppiò in lacrime e mentre io la consolavo il mio cervello stava elaborando un unico pensiero, trovare quel verme e schiacciarlo, fino a vederlo scomparire. Lo avrei distrutto ma non adesso. La vendetta è un piatto che va servito freddo e per il momento avrei pensato a rimettermi e ricominciare una solida relazione con Anna. Ma come prime cose il giorno dopo avrei cercato di chiamare mia sorella o mia madre visto che nessuno delle due erano venute a trovarmi cosa che, mi sembrava molto strana visto che erano le mie referenti in caso di emergenza come questo. La terza era ovviamente Anna quindi questo vuole a dire solo una cosa, avevano chiamata mia madre e mia sorella ma entra,be non avevano risposto. Come era possibile non lo so visto che mia madre porta il telefono sempre con se. Effettivamente ora che ci penso l'avevo provata a chiamare ma non aveva risposto. Non lo so, mi sto preoccupando, magari è solo un falso allarme. Mi ero perso nei miei pensieri così bene che non mi ero nemmeno accorto che Anna si era addormentata sdraiata a canto a me. Ogni tanto era ancora scossa da qualche singhiozzo, la volevo aiutare, l'avrei aiutata e basta. Nessuno poteva farle del male e sperare di passarla liscia.Ehilà ho deciso di farvi una sorpresa e pubblicare oggi, probabilmente pubblicherò anche dopodomani, farò quel che posso. Commentate e votate per farmi sapere se vi sta piacendo!!!
Un bacio
A~
STAI LEGGENDO
LEI+LUI
RomanceCose succede se un bad boy è una ragazza snob si dovessero incontrare in un college e tra loro ci dovesse essere un mistero. Un mistero che solo loro potranno svelare. Una sorprendente storia d'amore che (spero) appassionerà i lettori. E se dopo, al...