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~STEVE'S POV~
Vidi un lungo tunnel di fronte a me, lo percorsi e raggiunse la fine, dovevo scegliere dove andare destra o sinistra. Io volevo rivivere volevo tornare ed espirare aria, ad abbracciare l'unica che ho amato.
Volevo tornare alla vita normale, anche se con più pericoli e problemi.
Presi la destra e sperai con tutto il cuore che quella fosse la libertà da questo oblio. Come feci cento metri per quel tunnel mille agonie si impossessarono del mio corpo.
Mi faceva male la testa come se mi avessero lanciato un macigno, non riuscivo a muovere bene le gambe e le mani, non le riuscivo a chiudere. Avevo scelto la porta sbagliata, stavo soffrendo come non mai. Non c'è la facevo più. Potevo lasciarmi andare, dovevo lasciarmi andare. Al diavolo l'amore questa sofferenza non l'avrei subita di nuovo.
Così mi sdraiai e mi lasciai andare.

~ANNA'S POV~

Ero andata a prendere un po' di caffè. Ero stata tutto il giorno e la notte accanto a Steve. Gli avevo tenuto la mano, mi ero addormentata carezzandogli la mano, gli disegnavo piccoli cerchi.
Mi stavo rilassando e sgranchendo un po' le gambe. Ero così stanca, avevo provato a chiamare la madre e la sorella ma nessuno mi aveva risposto. Mi dava irraggiungibile eppure le avevo sentite diverse volte la settimana scorsa. Poi vidi tutti i medici correre verso una stanza, quella stanza. Li seguii e quando mi accorsi dove stavano entrando quasi svenni. Era Steve, sul monitor che controllava il battito del cuore vidi una linea rossa, una linea dritta, senza nemmeno una piccola curva ad indicare il suo cuore battere. No, non poteva farmi questo, non poteva lasciare tutto. Non poteva abbandonare tutto ciò che aveva costruito. Io non volevo lasciarlo andare, non lo avrei promesso, entrai nonostante tutti i medici mi cercassero di trattenere, io urlavo, continuavo ad urlare sempre più forte. Vedevo altri medici che cercavano di rianimare il corpo ma senza risultati apparenti.
Continuavano a parlarsi mentre tutto quello che volevo che facessero era lasciarmi parlare con lui, fargli sentire la mia voce.
Poi di colpo sentii il familiare bip del cuore che batteva, si era ripreso. Finalmente vedevo la linea muoversi, il peggio era passato. Ora stavo aspettando che i dottori finissero di fare le analisi. Dopo un po' mi addormentati e sprofondati in un suonano pieno di incubi. Mi corrodevano dentro, mi facevano sentire male, non riuscivo a parlare, gridare, volevo solo svegliarmi, eppure non ci riuscivo. Ero angosciata. Poi sentii una mano strattonarmi, mi svegliai e guardai negli occhi il dottore che mi si stagliava davanti.
Aveva gli occhi di uno strano colore tra il verde è l'azzurro, erano ipnotici. Per fortuna lui distolse lo sguardo e io lo imitai. Mi disse che Steve di era svegliato, e io non vedevo l'ora di vederlo. Quando entrai nella stanza e lo vidi lì, pieno di fili ma con gli occhi aperti, mi scesero le lacrime e gli saltai addosso, per quanto lo si possa fare con un malato. Poi dopo un po' lui si staccò e mi baciò, non me lo aspettavo, pensavo che dopo quello che era successo mi avrebbe cacciato, lo avrei accettato. Invece, lui mi baciava. *io bho, dico una parola di troppo a mia madre e lei non mi parla per ore, se non giorni e lei lo tradisce e va tutto a gonfie vele* Lui mi guardò dritto negli occhi e mi disse "Ti amo, non mi abbandonare." lo guardai e gli risposi "Come potrei mai, quello con Lucas è stato un malinteso, io amo solo te e mi raccomando non mi giocare più scherzi di questo genere" ci guardammo per un altro po' e poi lui, con voce rauca mi disse "Sono stanco ora, l'argomento Lucas lo prendermi più avanti ma promettimi che mi dirai tutto, dove sbaglio è se mi vorrai lasciare. Buonanotte" "Certo" gli dissi con voce flebile quasi impercettibile ma vedendolo annuire capii che aveva sentito. Capii finalmente che si era addormentato quando, sul suo viso gli apparve un sorriso sereno. E mentre lui dormiva io riflettevo sui mali della vita, sui mali che si commettono e su quelli che avevo commesso.

S\A
SONO LEGGERMENTE MOLTO IN RITARDO CON IL CAPITOLO ED È ANCHE CORTO, MA NON HO AVUTO TEMPO. MI FARÒ PERDONARE PUBBLICANDO PIÙ SPESSO E FACENDO PUBBLICITÀ ALLE VOSTRE STORIE. SCRIVETEMI QUA SOTTO QUALE STORIA VOLETE CHE PUBBLICIZZI.

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