Capitolo 20

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Appena suonò la campanella non esitai più di tanto a scappar via da scuola, soprattutto dopo tutto quello che era successo.                                                 
Come al solito aveva da poco smesso di piovere e sull'asfalto della strada c'erano ancora piccole pozzanghere d'acqua.                                                                                            
Mi avviavo verso casa, con le cuffie nelle orecchie, sperando che in qualche modo la musica diventasse più forte dei miei pensieri.                                                      
Iniziai seriamente a preoccuparmi di me stessa, del mondo intero. Sentivo che Harry non mi aveva detto tutto e continuava a tenere nascosto qualcosa di pericoloso, ma ovviamente erano solo delle mie supposizioni. Non lo avevo mai visto così preoccupato, forse addirittura spaventato ma oramai non era più cosa che mi interessava.                                                    
Stavo sola per le strade di Charlston City e non mi dispiaceva così tanto, ma infondo avrei preferito la compagnia di Alexis.                                                                    
Con aria strana, mi aveva detto che aveva una faccenda importante da sbrigare, infatti così era.                                                                                                        
Rimase a scuola, dove regnava un silenzio tombale, dopotutto era vuota.                       
Il suono del tacchetto delle ballerine che indossava, rimbombava per tutto il corridoio. A passo veloce, si recò in palestra dove c'era Harry.                           
Il ragazzo stava lì a fare a pugni col sacco recentemente sostituito.                                  
Prima sganciava il destro, poi il sinistro e ancora una volta il destro.                   
In questo modo sfogava la sua rabbia senza far male a nessuno.                                      
Alexis si soffermò sull'uscio della porta ad osservare come intensamente era dedicato a quell'attività.                                                                                        Strinse forte i libri al suo petto e lentamente si avvicinò al ragazzo.                            
"Ehi, che ci fai ancora qui?"disse Harry lasciando cadere una goccia di sudore sul suo petto.                                                                                                
"In realtà stavo per andarmene..."                                                                                       Il sole che stava per tramontare, illuminava la stanza mentre i colpi del ragazzo spezzavano il silenzio.                                                                                                  "Harry..." sussurrò Alexis "sai, stamattina ho finalmente capito che non potrò mai avere una possibilità con te..."  
La ragazza angosciata, continuava a sorridere fissando il basso e stringendo sempre più i libri a sé. Il ragazzo dagli occhi brillanti, sorpreso si spostò dal sacco e si asciugò il sudore con un asciugamano.                                  
"Non so il motivo per cui non vi parliate più, nessuno dei due ha intenzione di rispondermi, ma so di per certo che vorrei tanto essere guardata nel modo in cui tu guardi Emy... Sono stata una stupida a non accorgermene prima, chiedevi sempre di lei, volevi sapere tutto e ho sbagliato perchè ho lasciato la mia migliore amica per te. Quindi, Harry, ho deciso che finchè le cose non saranno risolte non potremo stare più così insieme..."                                                                                       
La ragazza con gli occhi velati di tristezza, si voltò e se ne andò, lasciando Harry incantanto dal gesto che aveva appena fatto.                                                                
Il giorno dopo, sentii nonna Margaret urlarmi nelle orecchie perchè ancora una volta avevo fatto tardi a scuola.                                                                                   
Ancora mezz'addormentata, addentai un pancake e corsi fuori.                                   
Fuori al cancello della scuola vidi Alexis aspettarmi.                                                           
Era poggiata ad un muretto, portava i capelli legati per far risaltare la bellezza della sua collana di perline.                                                                                              "Buongiorno, Emy!" disse la ragazza avvicinandosi in un batter d'occhio.                      
La vedevo stranamente allegra, ritornò a parlare come non mai e ammetto che mi mancava.                                                                                                Stare in compagnia di Alexis mi metteva di buon umore soprattutto dopo che si era scusata con me per avermi "abbandonata" in questi ultimi giorni, promettendomi che non si sarebbe avvicinata più ad Harry.                                                                                       
Prima di andare in mensa, girai un po' per i corridoi in cerca della ragazza. Avendo due corsi diversi, non eravamo riuscite ad incontrarci.                          
"Ehi, guarda chi si rivede!" disse Josh apparendo dal nulla "Chi stai cercando?"                                                                                           
"Non sono affari tuoi, Josh."                                                
Anche se continuavo a comportarmi in modo sempre più freddo e acido, me lo ritrovavo sempre tra i piedi. Mi camminava appiccicato ed io non sapevo che fare, speravo solo di incontrare Alexis il prima possibile.                              Quando poi mi arresi, inziai ad andare verso la mensa ipotizzando che potesse trovarsi lì.                                                                                                              Ma proprio nell'ultimo corridoio che Josh ed io stavamo varcando, vidi la solita scena di Karen attaccata come una sanguisuga ad Harry.                                           
Mi fermai portando gli occhi in cielo, mentre vedevo un sorrisetto formarsi sul viso del ragazzo dagli occhi tenebrosi.                                                                   
Da lontano vidi Alexis salutarmi con la mano e farmi cenno di andare da lei e così con animo e coraggio fui costretta a passare davanti a quei due.                     
Più mi avvicinavo più il mio passo si allungava, tanto che quando mancava poco per essere di fronte a Karen e Harry, avevo intenzione di camminare ancora più veloce.                                                                                         
Tutti erano fuori a pranzare e Josh era in mia compagnia, due fattori che facevano risaltare maggiormente la mia presenza in quel maledetto corridoio.                                                                               
Quando finalmente pensai che era fatta, sentii la borsa di Josh cadere violentemente sul pavimento e la sua mano afferrare il mio polso.                                      
Agilmente mi voltò verso di lui, dopodiché posò l'altra mano sui miei fianchi portando il mio bacino al suo, finchè nel giro di pochi secondi, mi ritrovai le sue labbra sulle mie.                                                                                         
I miei occhi rimasero spalancati mentre i suoi erano chiusi per goder meglio quell'attimo. Non ebbi il tempo di pensare a cosa fare, se stare al gioco o prenderlo a schiaffi. Ma oramai era troppo tardi.                                                    
Sentii lentamente le sue labbra staccarsi dalle mie. L'espressione che ora aveva disegnata sul volto, era un miscuglio tra soddisfazione e piacere.                   
Riprese la sua borsa e sorridendo guardò Harry morire dentro.                                               
"Dovresti usare quei rossetti a frutta, così la prossima volta le tue labbra avranno un sapore ancor più buono." scherzò il ragazzo dopo che ci eravamo allontanati da Harry.                                                                                  
Ancora sorpresa da quell'atto, mi voltai lentamente e con estrama calma risposi: "Avvicinati ancora una volta a me e sei un uomo morto." gli sorrisi e andai finalmente da Alexis che ancor più sconvolta di me, osservava Josh ridere della situazione.                                                                                
Tra Harry e Josh, non sapevo più che fare, l'unica cosa sicura era che prima o poi la soddisfazione di mollargli uno schiaffo ad entrambi, me la sarei tolta.  

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