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" Ti chiami Federica, vero?" "Sì e te invece?" Chiesi io, ma come faceva a sapere che mi chiamavo Federica? "Io mi chiamo Luca" Disse lui e io non stavo neanche ascoltando perchè ero ipnotizzata da quei suoi occhi azzurri, era un ragazzo alto, con capelli biondi e occhi azzurri.
Suonò la campenella che annunciava la fine dell'intervallo e io tornai in classe. Mi aspettavano ancora quattro ore di scuola.
Alla quinta ora chiesi se potevo andare andare in bagno.
Mentre ero in corridoio notai che c'era sempre la stessa ragazza che mi stava fissando. Io entrai in bagno e lei mi seguì. Subitò mi spinse contro il muro e mi disse: "STAI LONTANA DAL MIO LUCA" Io avrei voluto tirarele uno schiaffo ma ero bloccata dalle sue parole, subito dopo continuò a parlare:" E PRIMA CHE ME NE VADA RICORDATI CHE NON TUTTE LE TUE AMICHE SONO PERFETTE". Ma che cavolo voleva dire? Chi diavolo era lei? E perchè ce l'aveva con me?
Io me ne tornai in classe dopo essermi lavata la faccia e appena mi sedetti mi ripetevo in mente quelle sue parole, passò così il resto dell'ora e anche di quella dopo.
Quando tornai a casa non notai nessun biglietto sul tavolo quando urlai:" Mamma sei a casa?!" Subito dopo mi rispose mia madre:" Sì sono in cucina, oggi hanno mandato tutti via prima" Ero stranita da quella situazione ma non avevo una cazzo di voglia di parlare con niente e nessuno, così me ne andai in camera.

Everything Is ChangedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora