Everything Is Changed

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Da quel giorno la mia vita cambiò, ero solo più un vegetale. Però non mi bastava, volevo provare un altro dolore, magari fisico, che coprisse quello psicologico.
Così, un giorno, presa dalla rabbia verso mia mamma che continuava a ignorarmi totalmente e anche verso mio padre che mi aveva abbandonato in quel modo, lontano da me e senza possibilità che io potessi salutarlo, presi una lametta e la appoggiai al polso. Avevo paura, pensavo che fosse una cosa sbagliata e insensata, non avevo mai capito tutte quelle ragazze che per smettere di provare dolore, si provocavano altro dolore. Ma in quel momento per me era l'unica cosa giusta da fare.
Così mi presi coraggio e feci un taglio nella pelle del mio polso. La lametta affondò come se la pelle fosse burro, in quel millesimo di secondo non provavo neanche dolore.
La mia mano si mosse velocemente in modo da provocarmi meno male possibile. Era la prima volta che lo facevo, ma non sarebbe neanche stata l'ultima.
A scuola mettevo sempre delle maglie a maniche lunghe oppure felpe, anche se alcuni giorni avevo veramente caldo a causa del sole che spaccava le pietre.
L'unica persona che mi poteva scoprire in quel periodo era Luca, ma tanto non sarebbe mai riuscito a capirlo perché facevo di tutto per non perdere anche lui.
Mia madre non lo avrebbe mai notato, anche quando uscivo lei non si accorgeva di niente. Certo questo mi dispiaceva, e anche molto, ma io non potevo fare nulla per farle cambiare idea; e questo mi demoralizzava.
Nonostante questo, però la mia relazione con Luca andava avanti e, più passava il tempo, più io e  lui diventavamo uniti. Un giorno andammo a fare una passeggiata, eravamo arrivati in un parco in cui non c'era nessuno, così ci siamo appoggiati ad un albero, io misi la testa sulle sue ginocchia e iniziammo a parlare. Però, ad un certo punto, mi si sollevarono le maniche della felpa e lui vide i miei tagli.