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E fu così che lui vide tutti i tagli che c'erano sotto le maniche della mia maglia. Aprì la bocca, ma io lo blocchai subito e gli spiegai tutta la storia e perché avevo incominciato a farmi quei maledetti tagli sulle braccia.
A mia sorpresa lui mi capì e così restammo ancora del tempo in quel parco. Però noi due insieme avremo dovuto fare qualcosa. Così pensammo a cosa potevo fare per non essere più autolesionista.
Finalmente decidemmo cosa fare: io sarei andata in un centro per il recupero, anche mentale, delle persone autolesioniste; però prima avrei dovuto dirlo all'unico genitore che mi rimaneva: mia madre.
Un giorno, arrivata da scuola, decisi di parlare a lei; iniziai dicendole: "Mamma ti devo dire assolutamente una cosa. Io, poco dopo la morte di papà , sono diventata autolesionista. Così insieme a Luca, il mio attuale ragazzo, abbiamo deciso che dovrei frequentare un corso di recupero per gli autolesionisti."
Perché ero stata così fredda con mia madre? Beh lei fa così con me da molto tempo, così ho deciso di usare il suo stesso metodo.
Lei non disse niente, annuì solamente e poi si girò di spalle. Bene mia madre non mi avrebbe visto per molto tempo e si è pure rifiutata di darmi un addio.
Comunque una settimana dopo io e Luca andammo a parlare al "fondatore" di questo centro. Lui mi disse che avrei potuto incominciare il mese dopo.
I giorni seguenti passarono in fretta e in questo modo arrivò anche il nuovo mese. Mi toccava andare al corso.
Mi accompagnò Luca e, detto sinceramente, non avevo la minima idea di quanto tempo sarei restata là, magari anche degli anni.
Salutai Luca e entrai attraverso la porta, stavo andando incontro al mio futuro.
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