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Era mercoledì, mio padre sarebbe partito venerdì per andare a pubblicizzare quel cavolo di libro, nonostante mia madre avesse quell'idea assurda che mio padre avesse un'amante.
Comunque entrai in classe, mi aspettavano sei ore prima di uscire. Alla prima ora avevo scienze, anche se era bella come materia per tutta l'ora pensai a tutte le cose pazzesche, strane e assurde che mi erano capitate questa settimana.
Pensavo a Luca che, non so come, ha iniziato a parlarmi, pensavo a Samantha che continuava a stressarmi, non so ancora perché; e infine pensavo alla mia famiglia che stava cadendo piano piano in un burrone infinito.
L'ora passò in un attimo, e per fortuna mancava solo più un'ora di arte all'intervallo. Anche quest'ora passò velocemente e così andai alle macchinette. Oggi non incontrai nessuna persona strana o estremamente figa durante l'intervallo, per alcuni versi mi è andata anche bene.
Passarono altre quattro ore, così tornai a casa; ero stanca e non volevo parlare con nessuno, così me ne andai in camera, feci i compiti e me ne andai a dormire (forse dormivo troppo in questi tempi), mi svegliai verso le 18:30 e mia madre non era in casa, strano dato che ormai non aveva più un lavoro. Non mi feci molte domande e andai a guardarmi la TV. Appena accesi la tele e mi sedetti, mia madre girò la chiave nella serratura e entrò in casa senza neanche salutarmi, quanto la odio quando fa così. Le chiesi come mai prima non era a casa, ma non ricevetti alcun tipo di risposta... bhe detto sinceramente non me ne fregava molto, non so perché, ma so solo che è lei che ci rimette se continua a trattarmi male.
Comunque poco dopo arrivò mio padre, era l'ultima sera che lui cenava con noi prima di andare in America.

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