Capitolo 15

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"Era il 1959, l'anno scorso se è più comodo dire così. Ero fidanzata con uno dei ragazzi più famosi della mia scuola superiore. Si chiamava Carter. Carter Smith. Era il ragazzo più dolce di questo mondo, o almeno che io avessi mai conosciuto. Avevo parecchi amici una volta, anche se può sembrare stupido detto da una che è finita qui dentro. Durante una festa della Mansfield University, alla quale ci eravamo imbucati con degli amici di Carter, stavamo facendo una passeggiata lungo la piscina della confraternita ZZT. Stava parlando con altre ragazze intanto e appena io volevo dire qualcosa lui mi bloccava, ignorandomi e continuando a parlare con loro. Non prestavo attenzione a ciò che stava dicendo ma sembrava preso dall'argomento quindi non intervenni.
Mi sembrò la cosa migliore. Continuavo a fumare quell'unica sigaretta che mi fu concessa in vita e aspiravo ignorando il fastidio del dover condividere il mio ragazzo durante una festa. Stavo semplicemente provando a fumare e non mi sembrava tanto male. Poi, da ingenua che ero, volevo sembrare una ragazza con un certo tono, avendo una sigaretta in mano. Non so quante balle stavo immaginando per giustificare a mia madre l'odore di fumo addosso ai miei vestiti.
Tornando al punto, il problema si piazzò quando capii che, girandomi, vidi una ragazza ubriaca baciarlo. Dire che fossi arrabbiata sarebbe un totale eufemismo. Sapevo solo che non sapevo come reagire. Buttai semplicemente il mio drink addosso a Carter e la sigaretta a terra. Quando lui si staccò da lei, il che successe molto velocemente, per raggiungermi calpestò la sigaretta e tutto ciò che ricordo dopo quella scena sono le fiamme. Per lo spavento caddi in piscina e, non sapendo nuotare, essendo l'acqua alta due metri e mezzo, e annaspando aria, nessuno si accorse di me ma ricordo che quel rosso di lingue di fuoco era spaventosamente visibile anche da sotto una notevole quantità d'acqua. Nessuno ebbe l'idea di buttarlo in piscina mentre io svenni e lui morì. Come se fosse stato mandato al rogo, capisci? Come se di lui non fosse rimasto altro che cenere." Sussurrai l'ultima frase come se fossimo stati in una camera piena di gente con le orecchie ben aperte per origliare solo noi, invece che in una stanza con solo due persone a sussurrare.

"Ti hanno dato della piromane ingiustamente, quindi." Mi tenne la mano corrugando la fronte.

"Beh, tecnicamente sono stata io a lanciare per terra quella sigaretta e a buttare il drink addosso a lui. Non sono poi così tanto innocente." Scrollai le spalle per non soffermarmi sui vari flashback. "Ho fatto si che accadesse anche se non ne avrei mai avuto la minima intenzione." Ed era vero.

"Ma sei innocente Emma, è una cosa stupida mandare una persona normale come te in un posto come questo pieno di pazzi come.. noi." Mi guardò come se volesse sottolineare la parola: noi, che comprendeva sempre anche lui.
"E tu? Sei pazzo?" Lo guardai mentre studiai la sua espressione che non lasciava ombra di dubbio. Voleva farmi paura. Ma avevo capito che lì, tra quelle mura, c'era di peggio, molto peggio della paura.

"Pensavo che fossi arrivata da sola ad una conclusione ragionevole." Mi sussurrò lentamente all'orecchio. "Sono matto da legare. Letteralmente." Sghignazzò.

"A che gioco stai giocando, Cameron?" Finalmente chiesi dopo tanto tempo che volevo porgli quella dannata domanda.

"Io gioco e basta, Emma. Il mio gioco non ha un nome. Se vuoi, puoi giocare." Sussurrò con voce roca e provocante sulla mia pelle.
"Ma se non vuoi, basta dirlo. Io soddisfo la gente. So cosa le stimola e ciò che piace a loro." Mi guardava con l'ardere di insolite fiamme negli occhi.

"Quindi dovrei fare sempre una scelta?" Mormorai socchiudendo gli occhi concentrandomi sulle espressioni che il suo viso assumeva durante la conversazione.

"La vita, è già in sé una scelta, Emma." Le sue parole sagge mi colpirono. Sospirai appena.

"Non mi dispiace la tua compagnia, Cameron. A volte sai ascoltare, a volte sei odioso ma comunque non intendo rifiutare." Lo guardai.

Stolen ➳ Wattys 2016 WINNERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora