Storia 71

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"Dove sei?!" urlo.

Nel panico, corro attraverso la fattoria abbandonata. Non riesco a trovarla. Non nella vecchia casa. Non nel granaio. Corro verso il campo vuoto, con il cuore in gola. Mentre osservo l'area, inciampo su una montagna di terra e cado. Alzandomi intuisco: è una fattoria abbandonata, sono inciampato su della terra mossa di recente.

Mi accovaccio ed inizio a scavare con le mani freneticamente. Dopo poco tempo colpisco qualcosa di duro. Legno.

"Sei lì?!" urlo premendo l'orecchio sul legno. Sento un pianto soffocato. Comincio di nuovo a scavare, ma capisco che ci sto mettendo troppo tempo. Mi guardo in giro e vedo una capanna da giardino. Scatto verso di essa e apro la porta. Vedo una pala, ancora sporca di terra. Probabilmente quella che quel bastardo ha usato per seppellirla. La prendo.

Corro indietro ed inizio a scavare con determinazione. Presto la cassa di legno è libera dalla terra. Lancio la pala e la apro. Lei mi guarda con gli occhi spalancati. Legata. Imbavagliata. Ma viva. Sospiro di sollievo. Grazie a Dio è viva.

Tiro fuori dalla mia borsa il mio straccio ed il cloroformio. Mi accovaccio e lo metto sul suo viso. Lei si agita e dopo sviene. La carico sulla mia spalla.

"Ah, diavolo!" dice mio fratello quando torno indietro al camion con un sorrisetto. "L'hai trovata!"

"Già. Me l'hai quasi fatta!" rido.

"Okay. È il mio turno. Dove l'hai messa?"

Gesticolo verso il torrente. "Lì da qualche parte. Annegare è un problema"

"Idiota!" dice, per poi mettersi a correre. Sorrido, guardandolo andare. Adoro giocare a nascondino.

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