< se devi comportarti in questo modo non mi interessa stare qui con te.. non so neanche perché sono venuta qua, non so chi sei e non ti conosco affatto, sto cercando di essere gentile con te quando tu mi tratti male, chi ti credi di essere? Il re del mondo? Anch'io ho dei sentimenti e il modo in qui mi tratti te non mi piace affatto volevi essere amici? Beh questo non è il modo giusto di esserlo> sbuffo infastidita, mi sembra di aver tolto un peso .
< e tu miss perfetina chi ti credi di essere te? Pensi di essere arrivata qua e di sapere tutto di tutti, hai mai pensato che io a te non dovrei dire niente di niente tu per me non sei nessuno, non mi interessa niente di te, mi facevi solo pena. Io non sono il ragazzo che si fa amiche delle ragazze, io le scopo hai capito bene zuccherino?>
Sento gli occhi pizzicarmi, Non voglio sembrare debole davanti a lui, ma non c'è la faccio.
< NON CHIAMARMI ZUCCHERINO> urlo tra le lacrime.
Mentre lui fa un passo avanti io ne faccio uno indietro finché non sento più il terreno sotto e mi manca il respiro, non so nuotare e come una stupida non guardavo dove guardavo e sono finita in acqua.
Mentre i miei occhi si spegnevano ma i ricordi di quel giorno erano ancora vivi nella mia mente..
Oggi mammina aveva avuto una idea di andare al mare non so perché ma non mi ricordo di esserci mai andata ma avevo visto tante foto. Il viaggio in macchina è durato 2 ore.
< svegliati principessa siamo arrivati> apro di colpo gli occhi e salto fuori dalla macchina.
Il cielo splendeva, la sabbia era bianca e vedovo da qua tante belle conchiglie e l'acqua di un azzurro splendido
< dai dai muoviamoci!> dissi prendo le mani di mamma e papà
< zuccherino io vado un secondo là> disse papino indicandomi un bar vicino alla spiaggia
Rimango delusa volevo che mi insegnasse a nuotare.
Dopo aver preso un ombrellone e aspettato papino per mezz'ora mi addormentai
< ANCORA LA DEVI SMETTERE, TUA FIGLIA HA BISOGNO DI UN PADRE E TU NON CI SEI MAI VAI SEMPRE A BERE BASTA NON C'È LA FACCIO PIÙ CON TE!> le urla di mia madre mi svegliano dal sonno
< non mi parlare in quel modo chiaro? Adesso prendo la bambina e andiamo a nuotare mi hai capito?> ringhia panino
Sembrano tutti e due arrabbiati
<N-non p-pu-uoi non in quelle condizioni> balbetta mammina e sembra che stia per piangere e non mi piace affatto.
Vengo sollevata dallo sdraio e vedo papino che mi fece un sorriso forzato
< adesso andiamo a nuotare > disse mio padre, la puzza di alcol si sentiva tantissimo e quando è così non è molto gentile con me
Annuisco non voglio farlo arrabbiare di più
L'acqua in primo impatto è fredda ma poco un pó è calda vedo che non siamo vicino alla riva dove ci sono altri bambini ma più in là..
< adesso zuccherino mio io ti faccio scendere e tu nuoti> senza lasciarmi il tempo di rispondere vengo immersa dall'acqua non sento il fondo e l'aria inizia a mancarmi cerco di risalire per prendere fiato ma l'acqua non me lo permette
< pa... ti.... aiutami>
Ma di lui nessuna traccia....
< 1.. 2.. 3... respira cazzo>
Apro gli occhi di colpo e sputo tutta l'acqua che avevo in bocca.
Due braccia grosse mi abbracciano
Alzai lo sguardo e vidi quei grigio dei suoi occhi e il suo naso che sfiorava quasi il mio mi vennero dei brividi
< stai tremando tieni> si tolse la sua maglietta e me la passò
<è meglio se ti togli quegli che hai addosso>
< C-cosa?> balbetto, cerco di calmarmi e prendere aria, dopo tutto che ha detto prima adesso pretende che mi spogli davanti a lui? Aggrotto le sopracciglie e lo guardo
< non intendevo quello cazzo, puoi cambiarti dietro a quel cespuglio>
Mi dirigo subito lì e lo guardo in caso mi stia guardando, ma niente.
Mi cambio in fretta in casi lui venga qua, esco dal cespuglio la sua maglietta non copre tanto e mi sento nuda prendo i vestiti e li metto per terra. E lo vedo rivolto verso la cascata, vedo la sua schiena perfetta ma sembra stressato visto che è rigida, tossico per farmi notare è quando si gira rimango paralizzata vedendo i suoi addominali e le sue braccia muscolose coperte solo in un braccio con tatuaggi, si girò con un sorriso malizioso, i suoi capelli gocciolavano
< tesoro per caso vuoi una foto?> disse squadrandomi da testa e piedi le sue guance presero colore, ma sarà per il freddo.
Abbasso la testa imbarazzata
< i-io v-volevo ringraziarti p-per avermi salvata> balbetto
< ma come fa una ragazza della età a non saper a nuotare> rise, ma vedendo che io non lo trovai divertente si zittì
< io ehm ho paura dell'acqua>
Tra noi cala un silenzio imbarazzante
Ci sedemmo nel prato e dopo mezz'ora il ragazzo lunatico vicino a me decise di parlare
< quando mia madre se ne andò di casa io scappai mi sentivo solo non so come mi sono ritrovato qua> fece un sorriso amaro, perso nei suoi ricordi
< io.... mi dispiace > e lo pensavo davvero so come si sente, mi avvicinai di più a lui e gli strinsi la mano, abbassò lo sguardo sulle nostre mani e dopo su di me, sembrava che ci guardammo negli occhi per un'eternità, pian piano si avvicinò fino a far toccare i nostri nasi, non riuscivo a muovermi ero come ipnotizzata.
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Crazy Love
Teen FictionAlison Parket ragazza di 18 anni arriva il momento della partenza di andare all'università di Seatle Central University aspettava questo momento da troppo tempo, doveva cambiare vita per non ricordare i brutti ricordi del passato, ma non sapeva che...