Capitolo 14

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< dai andiamo a sederci che sono stanca > disse Emily aggrapandosi a me facendomi quasi cadere
< ahahahahah hai visto come ballava> disse ridendo senza fermarmi
< Sì ahahahahah o dio non riesco a smettere di ridere mi fa male la pancia > disse Jess piegandosi in due.
Ci dirigemmo al tavolo trovando Dylan, jack e Susan? Si Susan era proprio lì sulle gambe di Jack, giusto avevo dimenticato che era una festa per lei. No io non sono gelosa ma c'è comunque quel fastidio forse rabbia per come lui tratte le donne? O perché odio loro due e avrei preferito esserli lontana anche se a guardarli sono davvero perfetti insieme, lo stronzo e la troia.
< ragazze siete davvero ubriache marce> disse Dylan guardandosi sorridendo, non eravamo poi così ubriache forse abbiamo un pó alzato il gomito ma si vive una volta sola giusto?
< Ciao Jess sono felice che tu sia venuta, anche se non potevi mancare a questa festa è grandiosa solo che avrei preferito che venissi senza qualcuno> disse lei guardando me e Emy
< mi dispiace ma se non vuoi che loro  ci siano, noi c'è ne andiamo. Se non vuoi che vengano alle tue feste allora neanch'io verrò.> disse Jess seriosa
< ma dai scherzavo sono felice che voi siate venute insieme a Jack e con Daniel> disse Susan sforzando un sorriso
< mi chiamo Dylan, Susan quante volte te lo dovrò dire> disse lui sbuffando
< è lo stesso > disse lei alzando le spalle
Sentì una risata da parte di Jack che ricevette in cambio un'occhiataccia da Dylan.
< permesso > disse Susan
spingendomi con la spalla andando a sederci sopra a Jack
< uff ma proprio con loro dobbiamo stare?> disse in modo che io la sentissi, in risposta fu ignorata 
Sì alzo con una bevanda in mano infastidita camminando verso di me buttandomi " accidentalmente" la bevanda addosso
< ops non ti ho vista, ma va beh non importa adesso possiamo dire che siamo pari anche se i tuoi stracci non sono di firma com'era i miei> disse falsamente pentita
< ma come...> disse Emily pronta ad andare addosso a lei ma la fermai
< che ti ho fatto di male, non l'avevo fatto apposta a buttarti il caffè addosso e ti ho anche chiesto scusa che altro vuoi? È da quando sono arrivata che c'è l'hai con me. Sai cosa sei? Sei sola una stronza che corre verso a ragazzi come lui> dissi indicando Jack < che solo ti usano, sei un'oca senza cervello aprì gli occhi > dissi tutto senza pensare che anch'io fui sbalordita di me stessa, se non avessi bevuto non avrei mai detto quelle cose e la cosa peggiore è che mi piaceva questa sensazione
< come osi a parlarmi così, sei solo una troia sfigata, sai mi sono informata bene su di te e ho scoperto che la piccola santallerina qua è  solo una poveraccia senza un soldo con una madre depressa e un padre alcolizzato, tu non hai una vita non hai niente e io cara mia ho tutto soldi e una famiglia  > disse con un sorriso soddisfatto
La musica si era fermata e tutti ci stavano guardando come faceva a saperlo? Abbassai la testa sentendo pizzicarmi gli occhi non potevo farmi vedere debole e darli questa soddisfazione così me me andai via correndo sbattendo con le persone sulla pista, presi una bottiglia dalla mano di qualcuno che si lamentò. Uscì fuori e lasciai scivolare le lacrime non pensavo che anche se sarei andata via la mia infanzia mi avrebbe tormentato, camminai  bevendo tutta la bottiglia senza fermarmi finendola tutta, mi fermai ad un muro dove non trovai nessuno mi sedetti avvicinando le gambe al petto ed appoggiai la testa lì. Il freddo iniziava a sentirsi, perché cazzo mi sono lasciata convincere a mettere questi stupidi vestiti? Lo sapevo che avevo sbagliato un'altra volta a venire qua, non so perché ma quando ci sono queste feste alla fine mi ritrovo a piangere.
Sentì qualcuno sedersi vicino a me che mi vece sobbalzare dallo spavento, perché era qui? Vuole concludere facendomi piangere di più? Non voglio che mi vede in questo stato non voglio essere debole. Nei suoi occhi grigi leggevo compassione?  Preoccupazione?
< Hey ssh ssh non piangere > disse avvolgendo le braccia intorno ed un profumo buono avvolse le mie narici
< t-ti p-prego vai via Jack> dissi tra i singhiozzi < non voglio che mi guardi con compassione, mi serve qualche minuto da sola e starò bene> dissi infine
< anche il mio... era un alcolizzato  > disse guardandomi negli occhi
< c-chi?> chiedo
<mio padre diventò un alcolizzato quando mia madre se ne andò per colpa sua, Jess è sempre stata la più forte ma io no... c'è l'avevo col mondo con tutti mi sentivo solo, così mi esolai da tutti. Sentì Alison sei la prima che racconto ste cose e non so perché con te mi sento strano e tutto questo è davvero frustante>
Tra noi calò il silenzio, c'era solo il rumore dei miei singhiozzi rimasi immobile a quelle parole.
< tu mi hai rubato il primo bacio > dissi abbassa voce non volendo che lui mi sentisse
< cosa? > tentativo fallito < il tuo primo bacio? Dopo quello che è appena successo e dopo quello che ti ho detto ti stai lamentando per questo?  ahahahah tu sei davvero strana> rise < aspetta un secondo vuol dire che non hai mai avuto un fidanzato e adesso mi dirai che sei vergine?> disse guardandomi ma senza ricevere nessuna risposta da parte mia < Allora è così sei vergine, da una parte l'avevo capito ma ad arrivare ad un primo bacio questa non l'avevo mai sentita > rise come se avesse letto una barzelletta davvero divertente,
E questo mi fece salire la rabbia nelle vene
< ALLORA? CHE C'È DI MALE, EH SI NON HO MAI BACIATO NESSUNO, NON HO MAI AVUTO UN FIDANZATO E SONO ANCORA VERGINE HO SEMPRE IMMAGINATO IL PRIMO BACIO COME LE FAVOLE LO SO CHE PUÒ SEMBRARE SMIELATO MA QUESTA SONO IO> dissi senza vergognarmi  <E SAI PERCHÉ NESSUNO SI AVVICINAVA A ME? DICEVANO CHE ERO UNA POVERACCIA COME HA DETTO LA TUA AMICHETTA POCO FA, ED HA RAGIONE, CHI SI AVVICINEREBBE A UNA COME ME CHE NON HA NIENTE, NE VESTITI FIRMATI, NE UNA CASA,
CON DEI GENITORI TUTTI FELICI E CONTENTI > dissi tutto velocemente con le lacrime che minacciavano ancora di uscire.
Lui si avvicinò velocemente a me prendendomi il viso tra le sue mani, e con un gesto veloce  premette le sue labbra con le mie, spalancai gli occhi dalla sorpresa, tentai in tutti i modi di separarlo ma non ci riuscì. Il bacio iniziò a diventare dolce, delicato ma allo stesso necessario, le nostre labbra si muovevano in sintonia, cerco l'accesso alle mie labbra, da una parte sapevo di sbagliare ma allo stesso tempo sapevo che era giusto, così lasciai che la sua lingua incontrasse la mia e fu come una lotta di dominazione. Mi prese in braccio e mi appoggio al muro. Si stacco da me e respirammo affannosamente e ci guardammo, io suoi occhi grigi con i miei azzurri
< io mi avvicinerei a te> disse sussurando senza distogliere lo sguardo.
Scesi subito da lui e andai più in là cercando di non farmi vedere da lui. E lì  vomita l'anima, senti Jack prendermi i capelli
< vai via non guardare> dissi appena finì
< sai sono un'ottima raccoglitore di capelli io> sorrise
Vomitai ancora finché nel mio stomaco non c'era niente da far uscire.
< stai bene? > disse porgendomi un fazzoletto
< Grazie > dissi pulendomi la bocca, buttai il fazzoletto nel bidone vicino che c'era. La testa iniziò a girarmi e  dopo il buio totale.


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