P.o.v.Samantha.
Io non riesco a capire piú niente,Giuseppe mi a difeso,a mentito per me,ma cosa gli sta prendendo.S=perché?
Lo allontano confusa.
G=cosa?
Mi aiuta ad alzarmi.
S=perché hai mentito per me,ti faccio pena?
Stringo o pugni mentre le lacrime si fanno spazio sulle mie guance.
G=no ma cosa hai capito.
Blocca le mie parole con la mano,ora non ci capisco piú niente per davvero.
S=allora se non ti faccio pena,perché lo fai?
Mi asciugo gli occhi.
G=se solo sapessi.
Mi asciuga una lacrima che é scesa senza il mio permesso.
S=sapere cosa?
Gli tolgo la sua lurida mano dalla mia faccia.
G=sappi solo che ti voglio bene.
Mi volta le spalle e sparisce salendo in camera sua.
Rimango li con la bocca aperta senza sapere cosa fare o cosa dire,l'unica cosa da fare e seguire il consiglio della madre di Ivano.
P.o.v.Ivano.
Ho deciso di preparare qualcosa da mangiare e andare da Samantha per mangiare con lei,posiziono tutto in una borsa di paglia e esco di casa,chiamo Samantha con lo sconosciuto per farle uno scherzo.S=pronto chi é?
Dopo un pó risponde.
I=pranzo a domicilio.
Camuffo la mia voce.
S=io non ho ordinato pranzo a domicilio.
Si giustifica.
I=affacciati.
Ritorno alla mia solita voce e lei ride dopo di che si affaccia.
S=scemo sali.
Mi fa segno con la mano.
I=sorpresa.
Le mostro la borsa.
S=sei il solito.
Mi bacia la guancia.
I=mangiamo ho fame.
Mi tocco la pancia.
G=Samantha a mangiare.
Urla dietro la porta suo fratello.
S=aspetta.
Mi indica di stare zitto e si avvicina alla porta aprendola un pó.
G=vieni a mangiare,sai che a mamma da fastidio che fai tardi.
Le ricorda.
S=non ho fame grazie lo stesso.
Chiude la porta e si avvicina a me.
I=mangiamo?
Comincio a posizionare i piatti a terra.
S=mangiamo.
Si siede difronte a me.
É la volta buona di dirgli la veritá.P.o.v.Samantha.
Ivano ha preparato un pranzo stupendo e squisito,pollo,pasta al sugo,insalata e fragole con la cioccolata.